Sense8

Avevamo lasciato i nostri Sensate ai festeggiamenti del nuovo anno, dopo lo speciale di Natale di 124 minuti rilasciato da Netflix proprio sotto le festività. Il loro legame si rafforzava tra scandali, sorprese e la "fuga" da Whispers, mentre noi telespettatori tornavamo ad appassionarci a questi 8 protagonisti, alle loro vite e al singolare quanto affascinante modo di condividere le loro esperienze ed incontrarsi senza essere fisicamente presenti in un determinato luogo. La seconda stagione, di cui abbiamo avuto di modo di visionare in anteprima i primi sei episodi, rafforza ancora di più il concetto di "unione", sottolineando quanto le nostre differenze siano un punto di forza e non una debolezza. Un tema molto importante per le sorelle Wachowski che, sebbene già chiaramente toccato in passato, verrà approfondito nelle nuove puntate che verranno pubblicate su Netflix il 5 Maggio

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Un ritorno in grande stile

Lo speciale natalizio "Buon fottuto anno nuovo" uscito il 23 Dicembre 2016 è servito da collegamento e trampolino di lancio per la seconda stagione e lo si può tranquillamente considerare come il primo episodio della stessa, creato a tavolino per colmare il "gap temporale" tra la prima stagione (uscita nel Giugno 2015) e la seconda (in arrivo questo Venerdì). Un periodo di tempo considerevole e giusto per girare una serie con così tante location e particolarità, ma che ha subito anche qualche ritardo dovuto ad alcuni problemi sorti durante le riprese e che ne hanno rallentato la produzione. Avrete notato subito infatti che Capheus non è più interpretato da Aml Ameen, che aveva lasciato bruscamente la serie - pare - per problemi avuti con la regista e co-produttrice Lana Wachwoski; a sostituirlo troviamo Toby Onwumere, che riesce a far brillare il personaggio egregiamente.

Il re-cast (affrontato con simpatia anche all'interno della serie) non turba minimamente la visione della stessa, lasciando ogni interazione inalterata mentre ogni episodio ci immerge sempre di più nel mondo dei nostri amati Sensate. Tra le new entry nel cast incontriamo anche l'italiana Valeria Bilello, in un ruolo molto particolare e diverso da quello in cui siamo abituati a vederla. Le difficoltà che gli 8 dovranno affrontare sono tante, ma quello che questa stagione vuole dirci è che il coraggio è la nostra vera arma e che l'unione fa la forza: non si deve mai avere paura di essere sé stessi e celebrare la propria diversità ogni giorno, perché è ciò che ci rende persone migliori, uniche.

Sense8
Una cella, ma anche il mondo intero

Connessi dall'alba dei tempi

Qualcuno potrebbero pensare che Sense8 sia solo un grande manifesto di propaganda omosessuale condito da orge, sesso e un sacco di arcobaleni ma si sbaglierebbe di grosso: Sense8 dispone di un grado di sensibilità che poche serie possono vantare, unita ad una bella dose di azione (che non guasta mai), una fotografia ed una colonna sonora perfette e una trama che diventa sempre più fitta, facendoci intendere come tutto sia collegato (bene) e molto più ampio di quello che pensiamo. Senza finire nello spoiler, questa nuova stagione vi aprirà lo sguardo a nuovi mondi, portandovi a empatizzare ancora di più con i nostri Sensate. Non è difficile inoltre vedere quanto le sorelle Wachwoski siano dietro la cineprese ma anche in mezzo ai protagonisti stessi, raccontate dalle loro storie e dalle loro paure. Lo ammettiamo, la prima stagione ci aveva lasciato perplessi in più punti: un grande potenziale malamente sfruttato, insomma. Ma questi nuovi episodi hanno invece reso giustizia ad un prodotto ottimo sotto diversi punti di vista, forse anche un po' sottovalutato. Adesso dobbiamo solo vedere dove questi cattivi e questa espansione di trama ci porteranno e se gli autori sapranno giocarsi bene le loro carte.

Sense8
Il cast durante il gay pride in Brasile

Il messaggio che Sense8 vuole dare è chiaro: non ci fermerete. Non importa quanti muri costruirete o in quale cella ci butterete, nessuno potrà limitare la nostra libertà ed impedirci di vivere la nostra vita come esseri umani. È davvero importante il lavoro che facciamo, con chi andiamo a letto o il dio che preghiamo? Insomma, Sense8 è tante cose: un thriller, uno sci-fi, ma anche un prodotto che cerca di smuovere le masse con argomenti attuali e impegnati, toccando corde sepolte a fondo dentro di noi e che, forse, era proprio ora che venissero suonate.