Tutte le novità di Italia’s Got Talent, da Alessandro Cattelan alla finale in diretta su Disney+
La new entry Alessandro Cattelan, i giudici storici e i conduttori Aurora e Fru raccontano curiosità e retroscena della nuova estagione del talent show Disney+.
È stata presentata oggi a Milano la quattordicesima edizione del talent show Italia’s Got Talent, per la seconda volta ospitato da Disney+. Il gruppo aggiornato dei giudici al tavolo — la new entry Alessandro Cattelan, Elettra Lamborghini, Mara Maionchi e Frank Matano alla sua decima edizione — insieme ai conduttori Aurora e Fru dei The Jackal, hanno presentato oggi la nuova edizione dello show, in onda questo autunno, rispondendo alle domande della stampa dopo una piccola anteprima di venti minuti dalla prima puntata, che introdurrà Cattelan la banco con un “sogno disneyano” molto speciale.
Alessandro Cattelan, per la prima volta al tavolo dei giudici di un talent, siederà accanto alla cantante Elettra Lamborghini e ai veterani del format Mara Maionchi e Frank Matano, riconfermati per scovare i migliori talenti italiani. Alla conduzione tornano Aurora e Fru, al ritorno su piattaforma streaming dopo il successo di Pesci Piccoli 2, che porteranno ironia sul palco e dietro le quinte, accompagnando i concorrenti nel loro percorso.
Cosa aspettarsi dalla nuova stagione di Italia’s Got Talent
La nuova stagione di Italia’s Got Talent debutterà venerdì 1 settembre in esclusiva su Disney+ in Italia, con una nuova puntata disponibile ogni settimana. La finale sarà un test importante per la piattaforma: la puntata conclusiva sarà trasmessa in diretta streaming il 27 ottobre, segnando la prima volta per uno show di intrattenimento su Disney+ in Italia. Le nove puntate di questa stagione saranno ripartite in sei audition, due semifinali e ovviamente una finale.
Un'altra novità importante è che il pubblico potrà votare il vincitore tramite un'app dedicata, che permetterà di interagire in tempo reale. Durante la messa in onda del programma, sempre attraverso l'app, il pubblico potrà votare la performance più giocosa, che verrà premiata durante la finale con il premio Let's Play assegnato da Fru e Aurora. Ad aumentare la rilevanza del pubblico da casa e in sala ci saranno sempre due Golden Buzzer assegnati dal pubblico in teatro durante le semifinali, uno per ciascuna. L'altra grande novità è ovviamente l'arrivo in giuria di Alessandro Cattelan.
Alessandro, nella tua carriera sei stato conduttore di talent, poi performer e ora anche giudice. Come ti trovi in questo nuovo ruolo?
Alessandro Cattelan - È stato incredibilmente facile inserirmi, perché mi sono trovato a lavorare con persone che conosco molto bene. Con Mara ho fatto per anni X Factor insieme; Frank ed Elettra li conosco da tempo e sono sempre stat tra i miei ospiti preferiti nei miei talk. Stesso discorso per Fru e Aurora. Lavorare di nuovo con la produzione Fremantle è stato un piacere, mi mancavano. È stato tutto molto semplice, devo dire, mi sono adattato subito.
Elettra, questo è il tuo secondo anno come giudice. Cosa ti ha fatto innamorare di questo programma?
Elettra Lamborghini - L'ambiente è sicuramente molto motivante e mi trovo a mio agio. E poi, parliamoci chiaro, chi non vorrebbe essere un giudice di Italia's Got Talent? Quest'anno mi sono trovata ancora meglio, anche grazie a un livello altissimo di concorrenti. Con Alessandro, come ha detto lui, ci conoscevamo già, quindi per me è un onore essere di nuovo qui e fare la giudice con lui accanto.
Mara, che cosa porti di tuo a Italia's Got Talent?
Mara Maionchi - Devo dire che i giudici sono molto creativi. Cattelan è stato una sorpresa, molto divertente. Con Elettra oggi ci siamo vestite apposta con lo stesso colore. Mi sono trovata bene con tutti e mi sono divertita molto. Anche se è un format che si ripete, non è mai la stessa cosa, c'è sempre qualcosa di diverso che lo rende piacevole e mai noioso.
Frank, sei un veterano del programma. Dopo tanti anni, cosa ti stimola ancora?
Frank Matano - Sono felicissimo di fare qualcosa per così tanto tempo; di solito in palestra duro un mese. (ride) Facendo i conti, è come se avessi fatto cinque anni di elementari, tre di medie e ora fossi al primo anno di liceo. Sento che c'è ancora molto da imparare, perché Got Talent ti permette di esprimerti in tante forme ed è bello mettersi in gioco. Le performance sono tutte diverse e a ognuna puoi dare qualcosa di differente.
Gianluca e Aurora, dopo un primo anno di rodaggio, come è andata questa seconda edizione?
Aurora - C'è grande intesa tra di noi, è questa la nostra forza. L'anno scorso c'era l'ansia di entrare in un programma gigante, un programma che, lo sottolineo sempre, ho vissuto anche da concorrente, quindi per me si chiude un cerchio. Quest'anno ci siamo divertiti molto, c'è grande spontaneità. Siamo felicissimi dell'ingresso di Alessandro; a diciotto anni gli scrissi un messaggio dicendo: "Voglio diventare come te da grande". Ed eccoci qua.
Fru - La difficoltà di quest'anno è stata condurre davanti ad Alessandro. È come cucinare un piatto di pasta per Carlo Cracco: senti una pressione enorme. Ho lavorato principalmente per ottenere la sua approvazione.
Si percepisce che il divertimento è la chiave di tutto. La mia domanda è: temete l'effetto "Corrida", ovvero avete incontrato artisti che, magari per l'emozione, si sono bloccati e hanno fatto una figuraccia?
Frank Matano - A Got Talent ci sono tutti i sapori. A parte il Golden Buzzer che scoprirete presto, le performance sono di alto livello, ma l'imprevisto è sempre dietro l'angolo.
Alessandro Cattelan - Ogni performance porta con sé un racconto. Gli autori fanno centinaia di audizioni e a noi arriva una selezione che cerca di portare sul palco storie sempre diverse, che non sono solo quelle in stile "Corrida".
Cosa ti ha lasciato questa esperienza dal punto di vista emotivo? Ti sei scoperto un giudice più cattivo o più buono di quanto pensassi?
Alessandro Cattelan - È un programma fatto di mille imprevisti. Dopo la prima giornata ho chiesto agli altri come fossi stato, e credo di essere quello che ha dato più "no" in assoluto. L'unica esperienza simile che ho avuto è stata osservare i giudici a X Factor, ma qui c'è più rilassatezza. Non c'è un clima di competizione, ma piuttosto la voglia di creare insieme una grande festa. Ho dato tanti "no" perché sono severo, ma il clima di fondo è di grande complicità e divertimento.
Sei più severo con te stesso o con gli altri? E che giudizio dai della tua precedente esperienza in Rai?
Alessandro Cattelan - Cerco di usare lo stesso metro di giudizio che ho per me stesso con tutti. L'ironia applicata alla vita è un tratto fondamentale, così come la severità: sono esigente con me e con gli altri. Riguardo all'avventura in Rai, la considero ottima. L'ho voluta con una motivazione precisa: venivo da un contesto in cui stavo benissimo, ma sentivo di aver dato e preso tutto il possibile. Volevo confrontarmi con qualcosa di nuovo, che ha avuto le sue difficoltà, ma era proprio quello che cercavo.
Qual è un talento che vi riconoscete, non necessariamente legato alla vostra fama, e qual è il più grande "no" che avete incassato nella vostra carriera?
Frank Matano - Per quanto riguarda i "no", una volta una radio importante mi propose di fare scherzi telefonici, ma voleva che usassi accenti diversi, snaturando quello che facevo. Gli dissi di no io, e quel rifiuto è stato importante perché mi ha permesso di seguire il mio percorso.
Mara Maionchi - Io non ho talenti particolari, ma sono brava a burraco. L'altra sera ho giocato con una signora di 90 anni e una di 88, ed è stata durissima. Il gioco è sempre stato parte della mia vita e della mia carriera. Riguardo ai "no", ne ho ricevuti tanti, ma molti mi hanno fatto bene. Ringrazio tutti quelli che mi hanno detto di no, perché poi c'è stato qualcun altro che ha detto di sì.
Elettra Lamborghini - Uno dei miei talenti nascosti è che sono la regina dell'idropulitrice. Quando inizio a pulire il muschio in giardino, non mi ferma più nessuno, è quasi una patologia. (ride) Per i "no", penso che tutti ricevano porte in faccia, ma è proprio da lì che trovi la forza per andare avanti. Io un po' me la lego al dito: se qualcuno mi dice no, faccio di tutto per dimostrargli che si sbagliava.
Alessandro Cattelan - Io non ho talenti particolari, se non quello di riuscire a dormire ovunque in poco tempo. E sono invisibile alle fotocellule dei rubinetti automatici dei bagni pubblici (ride)
Pensate che Italia's Got Talent stia contribuendo a ridefinire il concetto di talento in TV, spostandolo verso forme espressive meno convenzionali?
Fru - Sicuramente. La cosa bella di Italia's Got Talent è che continua a stupire. È nato prima di TikTok, quando forse l'impatto di certi talenti era ancora più straordinario perché non avevamo un'esposizione quotidiana a performance così particolari. Nonostante ciò, il programma ha saputo resistere e anzi, la sua presenza è diventata ancora più importante in un contesto così ricco di intrattenimento. Un'esibizione come quella a cui Alessandro ha dato il Golden Buzzer, per esempio, me l'ero persa. Quindi sì, ha ancora senso ed è importante che ci sia.
Qual è la caratteristica principale che cercate in un talento per dire subito sì o no?
Alessandro Cattelan - La risposta più semplice è l'effetto sorpresa. In qualsiasi esibizione, se c'è l'effetto sorpresa, ti porta a dire immediatamente di sì. Al contrario, qualcosa che non ti stupisce affatto ti fa dire di no. Quindi la parola chiave è sorpresa. Chi si esibisce deve darti l'idea che stia facendo qualcosa che solo lui sa fare in quel momento, e questo ti spinge a mandarlo avanti.
Mara Maionchi - Io non mi aspetto niente. Aspetto solo che chi sale sul palco riesca a sorprendermi e a coinvolgermi in qualche modo. Con i bambini ho qualche difficoltà in più a dire di no, con gli adulti mi sento più libera.
Elettra Lamborghini - Per me è un mix: deve emozionarti, colpirti a pelle e avere un elemento di novità. Deve essere un pacchetto completo.
Visto che la finale sarà in diretta dal Teatro Comunale di Vicenza, avete un po' di ansia?
Aurora - Moltissima. In realtà, anche se il nostro aspetto potrebbe tradirci, siamo dei grandi secchioni. Studiamo tanto e facciamo moltissime prove per ogni cosa. Anche il video più breve e apparentemente improvvisato nasce da tantissimo studio; lasciamo pochissimo spazio all'improvvisazione. Quindi sì, siamo tesi per questa sfida difficile, ma studieremo e ci prepareremo a fondo.