Speciale Men in Black International

Fantascienza che sa far ridere!

di Roberto Vicario

L’agente J e l’agente K, rispettivamente Will Smith e Tommy Lee Jones, sono due personaggi entrati ormai nell’immaginario comune della cultura POP. A renderli famosi è stata sicuramente una delle saghe più apprezzate in ambito “cospirazioni aliene”: Men in Black.

Un franchise ricco, che arriva al cinema per la prima volta nel 1997 traendo ispirazione dall’omonimo fumetto di Lowell Cunningham. Si tratta a tutti gli effetti di una commedia fantascientifica, in cui i due agenti in nero (che per molto ufologi rappresentato agenti governativi che hanno il compito di coprire le tracce di avvistamenti ufo e alieni) si trovano a dover affrontare svariate minacce aliene.


Men In Black

La prima apparizione è, come dicevamo, targata 1997. K recluta un giovane brillante e dalla battuta pronta di nome James Edwards. James viene quindi a conoscenza dell’organizzazione dei MIB, e delle tante realtà aliene che popolano la terra, buone e cattive. A popolare la seconda categoria ci pensa Edward l’Insetto (Vincent D’Onofrio), primo vero villain della saga.

Il compito dei due agenti è quello di salvare la galassia, riportandola a degli alieni che viceversa minacciano la distruzione della terra, inoltre, il rapimento della dottoressa Laurel Weaver (Linda Fiorentino) porrà i due agenti anche nella scomoda posizione di doverla salvare.

In questa pellicola emergono tutti gli elementi caratteristici, che segnano in maniera indelebile la saga. I vestiti total black; il neuralizzatore; Frank il Carlino e tutta una serie di armi davvero al di fuori dell’ordinario. Ma a rendere il film un vero e proprio successo, con oltre 580 milioni di dollari incassati nel mondo, è l’unione dello syfy ad un concetto di commedy e buddy movie che la coppia Smith-Lee Jones riescono a rendere alla perfezione.

Oltre al successo commerciale, il film si aggiudica anche tre nomination agli Oscar del 1998, vincendo quello del “trucco”. Empire, il noto magazine americano, lo inserisce anche tra i migliori 500 film della storia.


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Men in Black II

Il secondo film tarda leggermente e arriva nelle sale solamente nel 2002, ben cinque anni dopo il primo lungometraggio. Dopo il finale del primo film la nuova coppia è formata da l’Agente J (ancora una volta Will Smith) e l’agente L (Linda Fiorentino). La nuova minaccia si chiama Seerlena, un’aliena arrivata sulla terra per trovare la luce di Zartha, che una volta distrutta le permetterebbe di distruggere anche la terra.

L’unico a conoscere l’ubicazione della luce è però K che, una volta “sparaflashato” è andato in pensione. Toccherà quindi a J de-neuralizzare l’agente K e insieme provare a sconfiggere Seerlena. Il film ottiene un ottimo successo in termini di botteghino, e a fronte di 140 milioni di investimento nella produzione, racimola oltre 440 milioni di dollari. La struttura rimane ovviamente invariata, così come la caratterizzazione, a tratti comica, dei vari personaggi.

Tra le particolarità di questo secondo capitolo c’è sicuramente quella legata al cammeo di Michael Jackson, che appare sotto forma di apprendista all’interno dell’agenzia, con l’ambizione di diventare l’Agente M.


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Men in Black III

Per il terzo film della saga, firmato dallo stesso regista dei primi due (Barry Sonnenfeld) bisogna invece aspettare ancora più tempo, e più precisamente dieci anni. Dopo essere scappato di prigione, Boris L’Animale, uno dei più acerrimi nemici dell’Agente K, torna indietro nel tempo proprio per uccidere il personaggio di Tommy Lee Jones, creando di fatto una nuova linea temporale.

In questo modo la razza di Bors (Bongloditi) invade la terra e all’Agente J non rimane che tornerà indietro nel tempo, più precisamente nel 1969. Smith ha solamente 24 ore di tempo per evitare la morte del giovane K; ad aiutarlo ci sarà un giovane alieno di nome Griffin, che ha il potere di vedere il futuro di ogni singola realtà.

Il regista ha sempre dichiarato che il terzo capitolo significava per lui la fine della saga, anche se Smith - come leggerete tra poco - la pensava diversamente. A pensarla diversamente sarà sicuramente stata anche la Sony e Steven Spielberg (anche produttore esecutivo del film), che a fronte di oltre 600 milioni di incasso worldwide, pensava già ad un quarto capitolo.


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MIB: International

Nonostante le idee di Smith e Lee Jones, e la conferma ufficiale da parte di Sony nel 2013 di un quarto capitolo, il film cade nel dimenticatoio, probabilmente per un ripensamento dello stesso Will Smith, che pare - secondo voci non confermate - che abbia candidato suo figlio Jaden come sostituto.

Attraverso un attacco hacker viene anche a galla il progetto chiamato MIB 23, un vero e proprio crossover tra la serie Men In black e quella di Jump Street. Le voci trovano conferma negli anni e, sempre grazie a Sony, scopriamo che uno spin-off farà precederà l’uscita di questo MIB 23 (nome ovviamente non definitivo).

Ecco quindi come si arriva a MIB: International, in uscita quest’anno, e più precisamente il 14 giugno prossimo. Diretto da F. Gary Gray, vede Chris Hemsworth e Tessa Thompson nei panni di due nuovi agenti della divisione: H e M. Nel cast troviamo anche Liam Neeson, Rebecca Ferguson e il ritorno nei panni dell’Agente O di Emma Thompson. Il film porterà il franchise in giro per il mondo, partendo da Londra. Una storia inedita, che racconterà quindi un nuovo capitolo di questa importantissima saga.


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