Labubu, il fenomeno globale: tutto quello che c'è da sapere
Troppo brutto per non amarlo: benvenuti nel mondo di Labubu!
Negli ultimi anni, un curioso personaggio ha conquistato i cuori (e gli zaini) di migliaia di collezionisti e appassionati in tutto il mondo. Si chiama Labubu e il suo volto buffo e un po’ inquietante ha trasformato un semplice giocattolo in un vero e proprio fenomeno culturale e commerciale. Ma cosa si nasconde dietro il sorriso sornione di questa creatura?
Cosa sono i Labubu?
I Labubu sono pupazzi da collezione dal design ibrido tra il mostruoso e il tenero. Caratterizzati da corpi pelosi, occhi grandi, orecchie a punta e una fila di dentini aguzzi che formano un sorriso malizioso, si distinguono per uno stile inconfondibile: inquietante, ma adorabile, quasi ipnotico. Non sono semplici giocattoli, ma oggetti da esposizione, accessori di moda e talismani per chi li considera portafortuna.
Disponibili in diverse dimensioni, colori e serie tematiche, i Labubu fanno parte dell’universo chiamato The Monsters, una “tribù” che comprende anche personaggi come Tycoco, Zimomo e Mokoko. Molti di questi sono venduti in blind box, cioè confezioni chiuse che nascondono il personaggio al loro interno, incentivando lo scambio tra collezionisti e la caccia alle edizioni rare.
Quando sono nati i Labubu?
Il primo Labubu è comparso nel 2015 come parte di una linea chiamata “The Monsters”, distribuita dall’azienda How2Work. Tuttavia, il successo globale è arrivato nel 2019 grazie alla collaborazione con Pop Mart, colosso cinese dei giocattoli da collezione. Da quel momento, il brand ha visto una crescita esponenziale, fino a includere oltre 300 varianti di Labubu, alcune delle quali diventate oggetti di culto.
Qual è il Labubu più raro?
Il Labubu più raro mai prodotto, almeno fino al 2025, è una versione gigante alta 1,2 metri, di colore verde menta, venduta all’asta a Pechino per ben 170.000 dollari. Si tratta di una vera e propria opera da collezione, presentata durante il primo evento ufficiale dedicato a Labubu, che ha segnato un punto di svolta nella percezione del brand: non più solo un giocattolo, ma un oggetto d’arte contemporanea.
Accanto a questa edizione esclusiva, ci sono anche altri Labubu considerati estremamente rari, come le versioni “segrete” nascoste nelle blind box, figure non visibili nella lista ufficiale della serie e stampate in quantità molto limitata. Alcune di queste, grazie al loro design particolare, raggiungono quotazioni altissime nel mercato secondario, soprattutto tra i collezionisti asiatici e americani.
Chi ha creato i Labubu?
Il “papà” di Labubu è Kasing Lung, artista di origini hongkonghesi nato nel 1972 e cresciuto in Olanda. Dopo aver vissuto a Utrecht, si è stabilito ad Anversa, in Belgio, dove ha continuato a sviluppare il suo immaginario artistico. Appassionato di miti nordici e leggende gotiche, Lung ha fuso la sua visione con un’estetica da fiaba oscura, dando vita a un mondo di personaggi tanto strani quanto affascinanti.
La sua firma si riconosce in ogni dettaglio: dallo sguardo furbetto alla postura da piccolo folletto dispettoso, ogni Labubu è un piccolo pezzo d’arte contemporanea pensato per intrattenere e per evocare emozioni contrastanti. Ed è proprio questo equilibrio tra il tenero e il sinistro che ha reso Labubu un simbolo della cultura pop del nostro tempo.
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