The Night Agent 2 tradisce Netflix, i nuovi episodi nettamente inferiori alla prima stagione
Squadra che vince non si cambia. O, almeno, non si dovrebbe. Ma The Night Agent 2 lo fa
Spiace, e parecchio, perché è di Shawn Ryan (sì, lui, il creatore di quel capolavoro poliziesco che è The Shield). Ma la seconda stagione di The Night Agent, su Netflix dal 23 gennaio non è all’altezza delle aspettative, dopo la prima. Neanche lontanamente. Ma se non avete visto 24, forse…
La trama di The Night Agent 2
Conoscete il vecchio adagio: squadra che vince non si cambia? Ecco, in una serie TV la “squadra” non è il cast, è la formula. Pensate alle serie antologiche: interpreti e personaggi cambiano ogni volta, ma l’atmosfera e le regole di base restano le stesse. Se decidi di cambiare la formula narrativa, non otterrai mai lo stesso risultato della stagione precedente, che se ha avuto successo si definisce “vincente”. Otterrai una squadra destinata a perdere.
The Night Agent 2 cambia la formula, diventando una spy-story qualsiasi (salvo scopiazzare da 24, ma male: mai visto correre una spia con la pistola in mano in quel modo, in migliaia fra film ed episodi).
Noor (Arienne Mandi), Catherine (Amanda Warren), Javad (Keon Alexander), Solomon (Berto Colon), il Dottor Cole (interpretato da Jay Karnes, l’ex Dutch di The Shield)… Sono tutti personaggi che funzionano, ma che si muovono all’interno di una formula narrativa sbagliata per The Night Agent. Un conto è mettere un federale in una stanza per rispondere a un telefono che non dovrebbe mai suonare e che suona stravolgendogli la vita. Ben altro conto è metterlo sul campo e dimenticare quella stanza, se non per un paio di brevissime scene.
È cambiata la formula, ovvero la natura stessa di The Night Agent, e ciò che è diventato questa serie tradisce le aspettative del suo pubblico… Che a giudicare dal finale dovrà prepararsi a una terza stagione.