Quiet on Set: a maggio su Discovery+ la scioccante docuserie sugli abusi ai minori protagonisti su Nickelodeon

Una discesa all'inferno: arriva la docuserie sugli abusi ai piccoli protagonisti di Nickelodeon

Quiet on Set a maggio su Discovery la scioccante docuserie sugli abusi ai minori protagonisti su Nickelodeon

Se siete stati bambini negli anni ’90 quanto state per vedere rovinerà i vostri ricordi d’infanzia.

Sono le parole di una delle ex protagoniste dei programmi per bambini di una delle reti tematiche più famose al mondo.

La docuserie Quiet on Set: The Dark Side of Kids TV arriverà su Discovery+ dal 10 maggio per svelare scioccanti decenni di violenze e abusi sui minori.

Quiet on Set: a maggio su Discovery+ la scioccante docuserie sugli abusi ai minori protagonisti su Nickelodeon
La locandina della docuserie Quiet on Set: The Dark Side of Kids TV

Nel primo episodio, che abbiamo visto in anteprima e che si limita a introdurre l’ambiente e le persone di cui si parlerà, ci viene ricordato quanto sia importante immedesimarsi in quel periodo.

Prima di internet, prima della TV in streaming, prima dei canali tematici in Italia, negli Stati Uniti c’era Nickelodeon. C’erano Nickelodeon e Disney: i due canali dedicati ai bambini e ai ragazzi. Seguiti da intere generazioni.

Dietro i programmi di successo di Nickelodeon, come Zoey 101, iCarly, Drake & Josh e tanti altri, c’era sempre lui: il produttore Dan Schneider. Premiato, seguito, osannato da tutti.

Davanti allo schermo: ciò che nessuno stava notando

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Per quanto si cerchi sempre di negare l’evidenza, la TV ha cresciuto milioni di persone. Ragazzini che, una volta ritenuti abbastanza grandi per restare a casa da soli, mentre i genitori lavoravano e non potevano permettersi una babysitter, avevano soltanto la TV che faceva loro compagnia. E negli Stati Uniti, quella TV si divideva fra Nickelodeon e Disney. Risulta davvero strano che nessun adulto all’epoca si fosse accorto di quanto stava succedendo sullo schermo.

Dan Schneider, giovanissimo, aveva iniziato come attore. Per via del suo fisico non esattamente asciutto, gli veniva sempre segnata la parte del “ragazzo cicciottello”, che a lui non bastava: voleva dimostrare di essere uno sceneggiatore di talento. Ne ebbe l’occasione come co-creatore e protagonista dello show Segni particolari: genio. Dopo quelle esperienza, venne contattato da Nickelodeon per scrivere un programma di sketch dedicato ai bambini, una sorta di versione junior del Saturday Night Live. Il programma, intitolato All That, ebbe un enorme successo.

Ma non era tutto rose e fiori, anzi.

La nuova docu-serie che svela i meccanismi degli anni ’90 in TV, va chiarito subito, ci parlerà di bambini di 8, 9, 10 anni. Chi lavorava a Nickelodeon nei programmi di Dan Schneider, infatti, aveva al massimo 14 o 15 anni: era, nel migliore dei casi, un teenager. Quindi non un adulto strutturato, non una persona in grado di opporsi a qualcuno che aveva un’autorità smisurata e un potere infinito sul suo destino di attore.

Iniziamo dal principio: le discriminazioni dietro le quinte

Quiet on Set: a maggio su Discovery+ la scioccante docuserie sugli abusi ai minori protagonisti su Nickelodeon
Dan Schneider ritira uno dei numerosi premi che ha vinto

Prima di entrare nei dettagli di quanto ricordato dagli ex bambini che avevano lavorato per lui, con questo primo episodio Quiet on Set ci racconta di come si comportasse Dan Schneider sul set.

Ai telespettatori italiani, i volti delle persone che oggi parlano di quanto succedeva, non diranno molto. Ci sono giornalisti, sceneggiatori, ma anche ex star dei programmi - che vantavano i nomi di Ariana Grande e Amanda Bynes.

La Bynes ha recitato in film come Hairspray - Grasso è bello, Sydney White - Biancaneve al college e Easy Girl, accanto ad  Emma Stone. Ma aveva iniziato a lavorare da bambina, per Nickleodeon.

Quando Dan Schneider creò The Amanda Show, nella stanza degli sceneggiatori c’erano tre autori: un uomo e due donne, che si dividevano lo stipendio. Oltre alla facile deduzione che secondo Schneider le donne valevano la metà di un uomo, scopriamo tutta una serie di umiliazioni, atti di bullismo e crudeltà ai danni delle due ex sceneggiatrici dell’Amanda Show, che ci parlano apertamente.

Dan Schneider era simpatico a tutti, amico di tutti, il classico compagnone. Ma nascondeva una personalità instabile, volubile, e comportamenti a dir poco inopportuni sempre più diffusi.

Lascio scoprire a voi la sua storia, insieme alle storie drammatiche, tanto da far male, che Quiet on Set ci racconterà. Ma ci tengo a sottolineare come tutto, quando è avvenuto a telecamere accese, sia documentato: mentre i protagonisti parlano di un certo episodio in TV o di una specifica sequenza di un programma, noi la vediamo.

Ci troviamo di fronte, col passare degli episodi, a questioni sempre più scottanti e ad eventi sempre più sconvolgenti. Non avremo la versione di tutti gli ex protagonisti. Amanda Bynes, come forse saprete, si è ritirata molti anni fa dalla carriera di attrice dopo aver ricevuto una diagnosi di schizofrenia.

Del resto, tutto inizia circa 10 anni fa, nel 2014, quando le prime denunce raggiungono Dan Schneider e il suo magico ruolo protetto di produttore e autore d’oro inizia a sgretolarsi.

Scopritelo dal 10 maggio su Discovery+, con questa docu-serie da non perdere.

8

Voto

Redazione

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Quiet on Set: a maggio su Discovery+ la scioccante docuserie sugli abusi ai minori protagonisti su Nickelodeon

Quiet on Set: The Dark Side of Kids TV è la sconvolgente docuserie statunitense, in arrivo in Italia a partire dal 10 maggio su Discovery+, che racconta decenni di abusi ai danni dei minori, appena bambini, protagonisti di tanti programmi per i loro coetanei in TV. 

L'autore e produttore di Nickelodeon Dan Schneider, creatore di programmi di enorme successo come Zoey 101, è finito al centro di uno scandalo in seguito alle denunce degli ex interpreti dei suoi programmi. Programmi che hanno visto la partecipazione di volti molto famosi anche in Italia, come quelli di Ariana Grande e Amanda Bynes.

Nel primo episodio, Quiet on Set inizia a raccontarci dei molti comportamenti discriminatori e inopportuni esercitati da Schneider sul set, a danno delle colleghe. Un primo passo per entrare nel mondo del programmi per ragazzi, in un ambiente in cui il successo conferiva enorme potere, e in cui - come vedremo negli episodi a seguire - quel potere è stato in grado di coprire, oltre al bullismo e alla discriminazione, anche atroci abusi ai danni dei bambini, con la presenza di criminali sessuali sul set e altre orrende storie che con i bambini non dovrebbero mai avere a che fare.

La docuserie è ben fatta, documentata, supportata da testimonianze e prove in video, pronta a trascinarci in un girone infernale che nessuno ha denunciato fin troppo a lungo.