The Familiar Stranger, un horror psicologico raffazzonato e dimenticabile

Breve, privo di mordente e troppo confusionario per lasciare il segno

The Familiar Stranger, un horror psicologico raffazzonato e dimenticabile

The Familiar Stranger è un gioco probabilmente più lungo a spiegarsi che a giocarsi per intero. Sviluppato da Duanyang Wang, si propone come un horror psicologico nel quale interpreteremo tre diversi personaggi (o meglio, di uno sia la versione bambina sia adulta) tormentati da un'inquietante presenza nelle rispettive case. Il gioco si basa fortemente su The Mandela Catalogue, una web serie analogica del 2021 creata dallo YouTuber americano Alex Kister.

Similmente a un altro gioco recensito sempre su queste pagine, Go Home Annie, che si poneva nel vastissimo universo di SCP, The Familiar Stranger tenta di fare lo stesso senza tuttavia raggiungere gli stessi, apprezzabili risultati. Il suo pregio potrebbe essere far conoscere il contesto di riferimento a chi, come me, non ne sapeva nulla e nonostante sia premesso che aver visto The Mandela Catalogue non è obbligatorio per comprendere la (scarsa) narrazione che ci viene offerta, in realtà lo è perché quantomeno si contestualizzano le creature coinvolte e tutto sommato anche gli eventi in questione. Se proprio non la si vuole vedere, considerato che sono due stagioni, un rapido giro sulla wiki dedicata aiuta a sopperire a mancanze necessarie. Rendono piacevole il gioco? No, però aiutano a comprendere dove si colloca ed è già qualcosa.

The Familiar Stranger, un horror psicologico raffazzonato e dimenticabile

Quello di The Mandela Catalogue è un universo abbastanza espanso, anche se non al livello di SCP, e che può effettivamente avere il suo fascino se vi piacciono questo genere. Personalmente, dopo averla vista, non la considero di buon livello conoscendo altri migliori esponenti dell'horror analogico, soprattutto per l'uso di facili jumpscare, un doppiaggio poco credibile e una generale estetica che riporta all'anno di produzione (2020/2021) anziché ai primi 2000 che vorrebbe richiamare. Non sono però qui per parlare della serie.

Tornando a The Familiar Stranger, il gioco viene indicato durare due ore ma può essere completato in circa la metà del tempo. Consapevole che non è sempre la durata di un'esperienza a determinarne la qualità, sebbene qui siamo davvero in tempi molto ristretti, anche tenendo conto di questo non posso in alcun modo promuovere il progetto: l'esperienza si riduce a tre scenari dove le cose da fare sono estremamente semplici, tra esplorare seguendo le indicazioni "di missione" e risolvere banalissimi enigmi, il tutto condito da un'atmosfera che esattamente come la serie di riferimento si basa su facili jumpscare per provare a spaventare, fallendo nel tentativo.

The Familiar Stranger, un horror psicologico raffazzonato e dimenticabile

Ci sono anche indicatori che non sembrano avere posto nel gameplay, come quello della salute (non si può morire, tranne in un unico caso di inseguimento dove però è direttamente game over se veniamo raggiunti dalla creatura) o dell'accendino, nostro fedele compagno per illuminare il buio la cui carica è infinita e non spiega la presenza di un indicatore dedicato. Il sound design è molto discutibile, come i passi della bambina, nel primo atto, che sembrano quelli del mecha di Titanfall da quanto sono pesanti e rumorosi. Il doppiaggio, seppur ridotto a pochi secondi sparsi, lascia davvero il tempo che trova mentre le varie informazioni testuali sono spesso afflitte da un bug che ne impedisce la corretta lettura, fallendo dunque nel restituire quel poco di contesto che The Familiar Stranger presenta.

C'è davvero poco altro da dire, data la brevità dell'esperienza. Nei casi in cui si allunga un po' di più, è semplicemente perché non si sa dove andare (a causa di indicazioni vaghe come "nasconditi in una stanza" ma il gioco ne intende una precisa) o dove cercare quello che serve, posizionato a metà tra il caso e il comodo, a seconda dei punti di vista. L'impatto mentale sul giocatore è scarso, perché al netto dei jumpscare si capisce in fretta come la minaccia degli Alternate - i demoni mutaforma che cacciano gli umani per sbarazzarsene - sia fortemente scriptata e finché non compiamo determinate azioni non compaiono. Se siete conoscitori della serie e vi aspettavate un valido omaggio, sfortunatamente non è in questo gioco che lo troverete.

Versione Testata: PC

4.5

Voto

Redazione

The Familiar Stranger Cover.jpg

The Familiar Stranger, un horror psicologico raffazzonato e dimenticabile

Nel complesso, The Familiar Stranger è un gioco senza capo né coda, messo insieme alla buona, confusionario su quel poco che c'è da fare e che non mi sento affatto di consigliare, anche qualora dovessero essere fixati i bug. Con un mondo come quello di The Mandela Catalogue, piaccia o meno la serie, si sarebbe potuto creare qualcosa senza dubbio di più accattivante.

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