Sniper Elite 3

Sniper Elite 3
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Il mio occhio scruta l'orizzonte. Una sagoma, nascosta da alcuni raggi di luce e ignara di quello che sta per accadere, produce strani giochi di ombre. Focalizzo l'obiettivo. Calma. Mano salda. I polmoni inalano una bocca d'aria. Concentrazione e poi uno sparo che squarcia il silenzio. Il proiettile colpisce con precisione chirurgica la testa del nemico, un'altra vittima per i soldati dell'asse.

Quella appena descritta, in forma decisamente teatrale, é una delle tante situazioni in cui, giocando a Sniper Elite 3, ci siamo imbattuti. La serie dedicata ad uno dei ruoli militari più affascinanti di sempre, raggiunge il suo terzo episodio, piena maturazione del brand raggiunta? scopriamolo insieme.

Un cecchino nel deserto



Dopo aver esplorato e “cecchinato” l'Europa, Rebellion, team che cura lo sviluppo del gioco, ha deciso di trasportare le avventure del soldato Karl Fairburne nel bel mezzo della campagna nordafricana della Seconda Guerra Mondiale.

In questo contesto, snobbato da gran parte delle altre produzioni videoludiche a sfondo bellico, la storia reale si mischia a quella di fantasia. Durante la disperata difesa da parte del fronte alleato, davanti all'incensante armata di cingolati dell' Afrika Korps capitanati dal Generale Rommel, verremo a conoscenza di una serie di informazioni segrete che parlano di un particolare progetto, chiamato “Progetti Seuche” a cui sta lavorando l'esercito nazista, sotto la supervisione dal temutissimo Franz Vahlen. Questo gerarca nazista, é da sempre un fervido sostenitore delle armi chimiche ma, come scopriremo nel corso della storia, i progetti a cui sta lavorando sono molto più complessi e pericolosi.

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Sebbene Sniper Elite III non porti su schermo una vera e propria sceneggiatura da Oscar, la scelta fatta dagli sviluppatori riesce a riprendere ed inserire in un contesto credibile, molti degli elementi che hanno reso famosa la guerra nordafricana. Il pesante uso di carri armati, luoghi importanti come ad esempio Tobruk, la presenza dell'esercito Italiano e molto altro ancora sono dettagli che gli appassionati di storia riconosceranno con estremo piacere.

Purtroppo le otto missioni che vanno a comporre la campagna principale, non offrono una durata così corposa, assestandosi su una media di circa otto ore per portare a compimento il tutto a difficoltà standard. Come lecito aspettarsi da giochi di questo tipo, molto dipenderà però dall'approccio che decideremo di utilizzare all'interno delle varie missioni. Una scelta più lenta, ragionata allungherà sicuramente la durata della singola missione, rispetto ad uno stile più diretto.

Inoltre, per rendere più appetibile l'esplorazione delle varie aree di gioco, gli sviluppatori hanno pensato bene di inserire tutta una serie di variabili e collezionabili che puntano ovviamente non solo a rendere più completa l'esperienza di gioco, ma soprattutto a spingere il giocatore nell'esplorazione e nella raccolta di: diari di guerra, carte collezionabili, postazioni da cecchino oppure pezzi per le armi dai corpi dei cadaveri. Questi elementi aggiungeranno nuovi pezzi di puzzle per quel che riguarda la storia, e soprattutto, modifiche per il nostro arsenale.

Sniper Elite 3


Respira. Trattieni. Spara.



Vista la natura particolare del titolo, gli sviluppatori hanno pensato bene di andare a rifinire e migliorare quello che già di buono era stato fatto con il secondo capitolo della serie.

Come detto anche nel corso delle nostre anteprime, il gioco chiede un approccio ragionato, riflessivo e pianificatore. Le strade di Berlino avvolte dalle macerie, e la bucolica Europa della Seconda Guerra Mondiale, hanno fatto spazio a canyon, oasi, deserti e fortificazioni. Il cambio di ambientazione ha permesso agli sviluppatori di realizzare livelli di gioco più ampi, in cui l'approccio ai nemici e alle situazioni può essere studiato su diversi livelli e utilizzando svariati passaggi. Questa scelta, spinge quindi all'ennesima potenza il concetto che sta alla base della filosofia di Sniper Elite: marca, spara e riposiziona.

Attraverso il binocolo di ordinanza potremo marcare fino a sette nemici, in modo da averli sempre sotto controllo sulla mappa. Trovato il giusto appostamento, (magari vicino a qualcosa che fa rumore in modo da camuffare lo sparo) dovremo prendere la mira, trattenere il fiato per avere maggiore precisione e far secco il nazista. Se avremo eseguito tutta alla perfezione nessun allarme verrà fatto suonare, in caso contrario prima allerteremo le guardie che partiranno in esplorazione, e solamente nel caso in cui ci dovessero scoprire, partirà l'allerta vera e propria.

Essere scoperti, non significa cambiare stile di gioco. Pur avendo nel nostro arsenale granate e un fucile automatico (non si sa mai!) l'approccio classico alla sparatutto in terza persona é sconsigliato, mentre é molto meglio scappare, nascondersi e far cessare l'allarme. Una nostra icona ci segnalerà l'ultima nostra posizione nota (come visto anche nell'ultimo Splinter Cell) e questo ci permetterà di capire dove i soldati nemici stanno cercando, e sopratutto pianificare un'eventuale aggiramento.
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Il gioco inoltre, offre tutta una serie di supporti tattici (granate, mine antiuomo, mine anticarro ecc.) e una pistola silenziata. Questi elementi permettono anche un approccio stealth più diretto, che in alcuni casi, se combinati alle nostre doti da cecchino, rendono ancora più variopinta l'esperienza di gioco.

In base alla nostra bravura, i colpi migliori verranno ricompensati sia a livello visivo con la nuova versione della kill cam a raggi X (ancora più dettagliata di quella precedente), quanto in termini di punti esperienza che ci permetteranno di salire man mano di grado sbloccando nuove armi e oggetti da utilizzare nel set up iniziale pre missione.

Insomma, raccontato cosi tutto sembra funzionare alla perfezione, ma purtroppo durante la nostra prova ci siamo imbattuti in serissimi problemi di intelligenza artificiale che ha - in alcuni frangenti - minato la credibilità del contesto di gioco. Cadaveri non visti, rumori non sentiti e molto altro ancora non aiutano di certo una componente tecnica che, come vedremo tra breve, purtroppo soffre di altre imperfezioni.

Per rendere il tutto più intrigante, consigliamo quindi di togliere gli aiuti come l'assistenza alla mira, la fisica del proiettile e la mini mappa che ci segnala la posizione dei nemici. A patto ovviamente di poter sopportare una curva di apprendimento decisamente più ripida.

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Un cecchino multiformato.



Tolto il fatto che la campagna potrà essere affrontata in cooperativa (anche se le skin dei due personaggi totalmente uguali poteva essere almeno modificate!), una volta finita la storia, potremo cimentarci in una serie di varianti di gioco che faranno sicuramente la gioia di coloro che amano sia la competizione che la collaborazione.

In “sfide” avremo la possibilità di giocare una sorta di modalità orda chiamata “Sopravvivenza” in cui dovremo difenderci da ondate di nemici, sia in singolo che in cooperativa. Molto più interessante la modalità “Osservazione” in cui un giocatore farà il cecchino ed il compagno da spotter. Inutile dire che questa variante spinge decisamente l'acceleratore sulla collaborazione tra i due utenti.

Per gli amanti della competizione non manca un comparto multigiocatore più classico. A varianti classiche come deathmatch o team deathmatch, gli sviluppatori ne hanno aggiungete delle altre che riprendono più da vicino i tratti caratteristici del prodotto. In “Re della distanza” (affrontatile sia in squadre che da soli) vincerà la squadra che avrà compiuto le uccisioni da più lontano, mentre in “Senza Contatto”, come suggerisce la parola stessa, non ci sarà possibilità di scontri corpo a corpo, dovendoci quindi affidare unicamente al nostro fucile.

Durante la nostra prova il net code non ha subito particolari rallentamenti, anche se ovviamente il vero test dei server sarà al momnento del rilascio del prodotto.

Se quindi la varietà e la solidità nelle modalità di gioco non manca, purtroppo non possiamo dire lo stesso nella quantità di mappe. Indipendentemente dalla modalità scelta il numero di mappe selezionabili é due, un numero francamente troppo basso, anche per un titolo che non fa dell'esperienza multiplayer un perno centrale dell'esperienza di gioco.

In chiusura vi parliamo del comparto tecnico. La versione che abbiamo potuto testare é quella next gen del titolo, in particolare quella PS4 a 1080p come risoluzione. Sotto questo aspetto dobbiamo registrare un'ottima realizzazione degli ambienti di gioco: buoni dettagli, ottima illuminazione, discreta varietà e scorci davvero evocativi. Purtroppo però, come risvolto della medaglia, abbiamo dei modelli poligonali troppo scarni e poco dettagliati, una serie di compenetrazioni poligonali (a volte davvero grossolane), cali di frame rate e problemi con il modello fisico, che dimostrano come il titolo abbia forse mancato, nella fase finale dello sviluppo, una valida sessione di debug. Di sicuro, e non é la prima volta che lo dichiariamo purtroppo, anche in questo caso non ci troviamo davanti ad un titolo che ci farà bramare una console di nuova generazione.

Molto meglio il comparto audio con un ottima campionatura dei suoni e una discreta colonna sonora. Meno efficace il doppiaggio: piatto e assolutamente non in grado di donare carisma ai personaggi.

Nel complesso questo Sniper Elite III é sicuramente un gioco con delle meccaniche che funzionano, divertono e offrono qualcosa di diverso dai classici sparatutto. Se avete amato i capitoli precedenti, non farete fatica ad apprezzare questa terza incarnazione, anche se, da un team come Rebellion ci aspettavamo un codice più pulito e una quantità di contenuti maggiore. Una piccola occasione sprecata per migliorare una serie di per se già molto solida, peccato.

Sniper Elite 3

Sniper Elite 3
7.5

Voto

Redazione

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Sniper Elite 3

Sniper Elite III continua sull scia dei precedecessori, offrendo un gioco valido sotto l'aspetto del gameplay, divertente e diverso dal solito. Purtorppo il passaggio alla nuova generazione non ha particolarmente giovato al team di sviluppo, dato che ci troviamo davanti un prodotto con diversi bug di intelligenza artificiale e problemi tecnici. A questo si aggiunge una mancanza di contenuti, che saranno colmati solamente attraverso i DLC. Detto questo però, il gioco merita sicuramente di essere provato se siete fan o se vi piace il mondo dei cecchini.