Dopo essere rimasti in coma per parecchio tempo, ci svegliamo nel letto dell'infermeria di un carcere. Un ragazzo si ferisce di proposito per venirci a parlare. Ci racconta che la gang di cui facevamo parte si é dissolta, che tutte le imprese svolte sino ad allora sono state vane e soprattutto che vuole aiutarci ad evadere assieme a lui.
Questo il breve epilogo di Saints Row 2, esposto a suon di cut scene mosse dal motore grafico del gioco a cui assisteremo quando per la prima volta avvieremo una nuova partita.Non appena concluso verremo immediatamente catapultati nel vivo dell'azione, dato che la situazione stessa non permette di fermarsi a riflettere più di tanto. Naturalmente in questa prima fase verremo assistiti da un tutorial che ci spiegherà e ci inviterà a svolgere le azioni di base, per prendere confidenza con i comandi, come ormai ogni buon gioco dovrebbe saper fare.Così uscire di prigione non sarà un'impresa particolarmente ardua. Una volta usciti troveremo una Stilwater (la città dove si svolgono gli eventi) un po' cambiata. La Ultor, una sorta di multinazionale molto potente, ha preso il sopravvento prendendo possesso di alcune delle strutture più importanti della metropoli. Ma avremo modo di scoprire tutte le novità cittadine pian piano, con lo svolgersi delle missioni e dei tanti piccoli lavoretti che saremo chiamati a svolgere.
I contenuti del gioco non sono decisamente adatti ai più piccoli
Finalmente i mezzi aerei...e che divertimento distruggere dall'alto!
Il gioco é appena cominciato e subito ci ritroviamo nel bel mezzo di un'evasione
Tornando alla storia principale, che lega gli eventi di questo secondo capitolo, dopo essere tornati a casa le prime cose da fare saranno quella di aiutare a fuggire un altro nostro compagno della vecchia gang durante lo svolgimento di un processo (che lo avrebbe visto colpevole al 100%) per poi ricostruire dalle fondamenta la gang dei Saints. Per farlo dovremo prima di tutto trovare una nuova base operativa. Partiremo con delle catapecchie, che dovranno essere ripulite anche dai barboni che ci vivono dentro, per poi poter aspirare a dimore sempre più dignitose.
Come anticipato, già dalle prime fasi possiamo scoprire alcuni nuovi aspetti che sono stati introdotto in Saints Row 2. Uno di questi é la gestione dei domicili. Oltre a poterne comprare diversi sparsi per la città, ora potremo anche decidere di abbellirli e agghindarli per renderli più lussuosi. Potremo cambiare i mobili, la zona tv...sino a farla diventare una casa da vero pappone. Lo stile quindi non sarà indotto solamente dal vestiario ma anche dal lusso delle case, delle auto e della stessa gang. Potremo infatti decidere con quali mezzi e con quale stile di vestiti andranno in giro i componenti della nostra banda. Più punti stile significheranno più rispetto.
E maggiore il rispetto, maggiore saranno i benefici a cui potremo accedere, come ad esempio l'arruolamento di più membri della banda che ci assisteranno nelle missioni, come avveniva nel primo capitolo.entre si prosegue con le missioni riguardanti la storia principale, riconquistando man mano ogni quartiere della città, ci si può di tanto in tanto concedere un diversivo: missioni alternative che vi faranno guadagnare un gruzzoletto, oltre al rispetto e a qualche succoso bonus.
Alle modalità già presenti nel primo Saints Row, quali lo scortare con la limousine personaggi famosi mentre nei sedili dietro una prostituta provvede a sollazzarli, piuttosto che la protezione degli spacciatori di droga, piuttosto che le missioni da killer, se ne aggiungono di nuove. Come nel caso di quelle provenienti dal primo capitolo, anche tra quelle originali ne troviamo alcune più riuscite di altre. Sicuramente galvanizzanti sono quelle in cui potremo manovrare l'elicottero (una tra le notevoli aggiunte in quanto a mezzi, oltre agli aeroplani ad elica, alle barche ed alle moto), per blastare i nemici dall'alto con una sorta di Apache armato di mitragliatore e missili guidati, ma ci si potrà divertire anche manovrando un ATV infuocato mentre si cerca di infiammare tutto ciò che si parerà sul nostro percorso oppure spargendo il contenuto marrone dell'autospurgo sulle proprietà per farle deprezzare o sulle persone per regalargli un profumato dispiacere.
Meno accattivanti a nostro avviso sono le missioni in cui l'azione avviene prettamente mediante dei “corpo a corpo”, come ad esempio quando dobbiamo fare i gorilla delle star o quando decideremo di prender parte a degli incontri a mani nude nelle missioni denominate “fight club”. Ovviamente non mancheranno tutti quegli altri tipi di lavoretti che un degno clone di GTA presenta sempre tra le opzioni, come ad esempio i furti di auto specifiche o i lavori di pubblico servizio come il guidatore di ambulanze, di taxi, di auto della polizia e così via.nsomma, c'é davvero di che sbizzarrirsi ed in termini di varietà questo nuovo Saints Row non deluderà chi già aveva apprezzato il primo giretto a Stilwater.
In termini di gameplay il gioco si avvicina ed al contempo prende le distanze da GTA IV. Si avvicina perché come nell'ultimo episodio targato Rockstar avremo condizioni climatiche variabili, avremo un cellulare a disposizione (anche se utilizzato in maniera molto più blanda rispetto a quello in possesso a Niko Bellic), e anche la storia sarà leggermente più approfondita e meglio sceneggiata.
Il gioco é appena cominciato e subito ci ritroviamo nel bel mezzo di un'evasione
Aerei ed elicotteri sono potenti, ma occhio ai bazooka
Tanti i miglioramenti nei controlli, tra cui il poter prendere in ostaggio le persone
Ma Saints Row 2 rimane anche molto diverso da GTA IV proprio perché non approfondisce più di tanto tutti quegli aspetti “emotivi” che circondavano la vita di Niko Bellic, come ad esempio le relazioni interpersonali. on vi squillerà ogni 5 minuti il cellulare dove un vostro conoscente vi chiede di uscire con lui, non ci saranno posti in cui accedere ad internet e cercare “l'anima gemella”...insomma verranno a mancare tutti quegli aspetti di contorno che sono stati molto apprezzati da alcuni estimatori, ma che sono stati anche molto criticati da una vasta schiera di videogamers.
Saints Row punta proprio su questo: evitare tutti gli aspetti che rendono la vita del proprio personaggio più oppressiva (sebbene donino maggior “realismo”), concentrandosi sugli aspetti che accendono il gameplay con l'azione più blastatoria (e a tratti “lollona”) possibile, passando da una missione all'altra, da un elicottero ad un fucile a pompa senza interruzioni che abbassino la frenesia, se non quelle che il giocatore stesso decide di concedersi per fare un giretto per la città, e per utilizzare le possibilità offerte da questo free-roaming come meglio crede.
Nel frattempo passano le ore e si prosegue zompando da una missione all'altra, avendo sempre premura di procurarsi le giuste scorte di munizioni e di cibo risanatore. Se poi ci si vuol concedere qualche distrazione ulteriore si può passare alla parte on-line, che però risulta più divertente per la sfruttabilità della cooperativa che non per l'on-line in stile deathmatch. Infatti, quest'ultima modalità risulta sì varia, e con vari obiettivi da seguire, ma sin troppo caotica e senza un filo conduttore da seguire. Sa un po' troppo di comparsa caotica sulla scena per poi fare ognuno quel che gli pare. L'organizzazione delle squadre rimane così uno spunto ideologico ma difficile da applicare e che mal si sposa con la natura caotica del gioco.
Discorso completamente diverso per la cooperativa. Finalmente potremo affrontare le missioni del single player assieme ad un amico. In due la possibilità di coordinarsi diventa reale e soprattutto molto efficace oltre che, evidentemente, estremamente divertente. Peccato solo non sia stato prevista la possibilità di giocarla in locale con lo split screen, ma comprendiamo che il motore di gioco, che già fa di tutto per nascondere dietro l'angolo eventuali “tagli”, avrebbe avuto qualche difficoltà a girare con due porzioni diverse dell'immensa mappa da caricare in estemporanea.
Nel complesso il gioco si rivela quindi divertente, con dei controlli ben implementati, che permettono di gestire bene tanto le sparatorie quanto i voli in elicottero o le peripezie automobilistiche. I combattimenti all'arma bianca, seppur a loro volta approfonditi rispetto al primo Saints Row, rimangono forse la nota ancora meno riuscita, ma questo é un difetto generalizzato dei free-roaming molto ampi. Non avremmo disdegnato anche un maggior peso nelle vetture, onde rendere gli spostamenti per Stilwater più accattivanti. Si intravede qualche miglioramento nel controllo degli autoveicoli, ma ancora si girano gli angoli quasi come automan, con un freno a mano che non scompone mai le vetture, ma rende la guida sempre alla portata di tutti.
Tutti i mezzi saranno inoltre dotati di due nuovi optional in grado di aiutare il conducente nelle fasi più caotiche. Fanno la loro comparsa un cruise control, che ci permette di liberare il dito dall'acceleratore per mirare negli inseguimenti, ed un navigatore gps avanzato in grado di memorizzare le scorciatoie quando ce ne inventeremo qualcuna (ma quest'ultimo non ci ha soddisfatto granché presentandosi non sempre preciso e a volte persino controproducente).
I progressi grafici sono apprezzabili. Oltre alle sopra citate condizioni metereologiche, é stata migliorata la profondità grafica e la fluidità, con il motore di gioco che subisce molti meno rallentamenti anche nelle fasi più concitate. Qualche accorgimento “furbo” non scappa ad un occhio attento (come le macchine che scompaiono non appena si gira la visuale della telecamera), ma in compenso é stata eliminata buona parte dei bug ben più grossolani che facevano capolino nel primo Saints Row.
Lo stile tuttavia potrebbe risultare ancora un po' pacchiano, poco dedito alla sensazione di realismo, con colori molto accesi, pochi filtri, e modelli poligonali semplificati a donare una sensazione a tratti “giocattolosa”. Il tutto comunque rimane in stile con la tipologia di gameplay deflagrante, e con un umorismo decisamente scanzonato e lollone che porta a prendere gli atteggiamenti del gioco poco sul serio.
Non mancano ovviamente le stazioni radio da ascoltare sugli automezzi, con brani che comprendono tutti i generi, a seconda della stazione su cui ci si sintonizza. La scaletta é di buon livello e alterna i soliti titoli famosi a gruppi emergenti, anche se non mancherà per l'ennesima volta “Woman” dei Wolfmother (che ormai saranno diventati nababbi con i diritti delle loro canzoni inserite nei videogames).
Questo Saints Row 2 ha quindi tutte le carte in regola per donare parecchie ore di divertimento, semplice, variegato e “godereccio”. Chi ha già consumato il primo episodio sa di cosa stiamo parlando. E' pur vero che non abbiamo un qualcosa di rivoluzionario, che si tratta di un secondo capitolo fatto di tanti miglioramenti, tante aggiunte più o meno piccole che non alterano il pedigree rispetto al primo Saints Row. Ma é anche vero che il gameplay é talmente accattivante che passano le ore senza nemmeno accorgersene, e che si prosegue più volte di fronte a qualche imperfezione con un “chi se ne frega”, contagiati dallo spirito frenetico del gioco.
Anche la customizzazione della propria gang é approfondita...si può persino decidere l'"atteggiamento".
La personalizzazione é davvero dettagliata, sin nei minimi particolari
Finalmente si potrà riprendere dai checkpoint sparsi per le missioni, e non doverle ricominciare ogni volta da capo
Saints Row prosegue per la sua strada, immediata, deflagrante, sconsacrante, peccaminosa, spudorata, lollona. Si tratta di un Free-Roaming così vicino eppure così lontano da GTA IV. Gli manca forse un pò di atmosfera, di una storia accattivante. Ma di contro risponde con tanta immediatezza e divertimento spensierato. Una volta accettato lo stile grafico (a tratti plasticoso e con pochi filtri) ci si immerge nella realtà di una cittadina viva, pulsante e piena di lavoretti da fare, e la modalità cooperativa, che ora permette di affrontare le missioniassiemea degli amici, rende l'esperienza ancora più gratificante. Insomma si tratta del titolo adatto a tutti gli amanti del genere, con una spiccata propensione all'azione.
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