Sacred 2 Fallen Angel Remastered, la nostra recensione!

Un'occasione per riscoprire un GDR storico: Analizziamo i ritocchi tecnici e l'impatto sul gameplay di un classico amato dai fan.

di Fabio Fundoni

Sacred 2 Fallen Angel Remastered, quanto migliora il mondo di Ancaria?

Direttamente dal lontano 2008 ritorna sulle nostre macchine da gioco il secondo capitolo di Sacred, una saga che ha riscontrato un discreto successo in passato e che ha avuto ben tre episodi principali, dimostrando di avere uno zoccolo duro di fan a supporto, per quanto l’ultimo (e non proprio riuscito episodio) sia datato 2014. Oggi siamo su queste pagine per farvi leggere la nostra recensione di Sacred 2 Fallen Angel Remastered (edizione Xbox Series X) titolo che, all’epoca, si poneva come alternativa a sua maestà Diablo, dimostrando buone qualità e una discreta inventiva, dando alla luce un più che discreto hack and slash. SparklingBit si è messa a lavoro confezionando una remastered nel vero senso della parola, che va a riprendere tutti i contenuti originali (espansione Ice & Blood compresa) e li rimette a nuovo, inserendo solo alcune piccole novità atte a migliorare alcuni elementi del gioco.

Siamo davanti a un prequel della saga, dove il mondo di Ancaria si trova in una pericolosa situazione in cui l’Energia T è al centro di lotte di potere, mentre sta corrompendo la stessa Ancaria. Sono disponibili ben sette personaggi da interpretare, ognuno di essi con la possibilità di giocare una campagna di Luce e una di Ombra, la prima dedicata al riportare la situazione alla normalità, la seconda a sfruttare l’occasione per conquistare il potere. Uniche eccezioni, la Serafina che può giocare solo la campagna Luce e l’Inquisitore che può scegliere solo quella Ombra. Interessante il fatto che, sebbene la struttura di gioco non sia modificata se non nelle abilità utilizzabili, tutta questa varietà dia un bel senso di personalizzazione, visto che le campagne avranno linee narrative differenziate.


D’altro canto il mondo di Sacred è sempre stato segnato da una buona scrittura di fondo, dove c’è una lore discretamente studiata intrisa da una ironia predominante che va a stemperare temi drammatici e catastrofici. Insomma, giocando a Sacred 2 si vivono delle avventure fantasy in un mondo sconfinato (la mappa è enorme), ma la sceneggiatura non risparmia battute sarcastiche che vanno a dissacrare gli stilemi del genere o rompono la quarta parete, magari prendendo in giro il gamer per troppo tempo inattivo, con il personaggio che non si fa problemi a fare battutine, tra l’altro grazie a un buon doppiaggio in italiano, come la mitica frase “è sempre così, prima l’ansia di installarlo e poi nemmeno ci giocano”. Come detto prima siamo davanti a un hack and slash classico dove si va avanti a colpire i nemici che ci attaccano, sfruttando tantissime armi e armature disponibili, più magie, abilità speciali e via dicendo.

Avremo a disposizione quest principali e una miriade di secondarie, con quest’ultime che vanno non solo ad ampliare le informazioni che avremo sull’ambientazione, ma soprattutto a darci punti esperienza adeguati per crescere e arrivare a fine trama senza troppi patemi. A inizio gioco abbiamo a disposizione due livelli di difficoltà, Bronzo e Argento, il primo davvero semplice e il secondo un po’ più impegnativo. Completando una campagna ad Argento potremo sbloccare il livello Oro e via dicendo, sino ad averne ben cinque con sfide sempre crescenti. Se dalle prime ore tutto vi sembrerà abbastanza facile, sappiate che alcune situazioni alzano di molto le possibilità di morire, per quanto i protagonisti sono immortali e avranno sempre un punto di respawn… a patto di non scegliere la modalità di gioco in cui la morte significa game over definitivo, naturalmente indicata solo per chi cerca una esperienza hardcore.


Sacred 2 Fallen Angel Remastered, vale la pena tornare a combattere?

Andiamo a vedere più nello specifico il lavoro di rimasterizzazione di cui ha goduto Sacred 2 Fallen Angel Remastered,a partire dalla grafica. L’impatto visivo è migliorato, ma è ovvio che mantenendo gli asset originali non si poteva sperare in un miracolo. Diciamo che la resa rende più adeguato ai pannelli moderni l’impatto visivo, con le texture, l’illuminazione e i poligoni che guadagnano in definizione e un discreto aumento nella distanza del campo visivo. A corredo di questo articolo potete osservare due screenshot dove potete vedere il Guerriero Ombra dell’edizione originale su Xbox 360 e quello attuale su Xbox Series X, così da farvi un’idea sul risultato. Niente da dire sul sonoro, dove le musiche sono discrete, ma senza picchi particolari e si gode di un già citato doppiaggio in italiano che completa una completa localizzazione nella nostra lingua. Purtroppo sono presenti alcuni problemi che vanno a dare un duro colpo alla qualità complessiva di Sacred 2 Fallen Angel Remastered, tra qualche sporadico crash e problema nei movimenti del personaggio, che in alcuni casi si è messo a camminare da solo verso un punto della mappa mentre stavo parlando con un mercante, come se ci fosse stato un input che avesse dato il via al classico pathfinding. 

Quello che però risulta più fastidioso è il problema legato ai comandi usati per cambiare arma durante i combattimenti che spesso non vanno a buon fine in quanto non vengono accettati se il protagonista sta ancora menando fendenti. In un simile hack and slash sarebbe molto importante, ad esempio, usare l’arco per colpire i nemici lontani e cambiarlo velocemente con spada e scudo nel momento in cui sono abbastanza vicini a noi, per poi, magari, passare a un’ascia a due mani per contrastare l’arrivo di un’orda inferocita di coboldi. Ecco, tutto questo risulta molto poco utile alla causa e persino frustrante, soprattutto quando ci si trova a combattere contro molti avversari e una gestione rapida ed elastica di armi, magie e abilità sarebbe gradita.Segnalo l’aggiunta della possibilità di aprire una mappa dinamica quasi a tutto schermo che potrete utilizzare mentre vi muovete e che aiuta a non perdere la bussola, ma in generale menù e interfaccia sono abbastanza caotici e non sembrano aver ricevuto una particolare ottimizzazione per l’utilizzo del controller, sebbene qualche piccolo passo avanti sia stato fatto rispetto l’originale. 


Sacred 2 Fallen Angel Remastered riporta alla luce quello che era un buon hack and slash e nonostante il lavoro di rimasterizzazione “pura” sia visibile e sia stato fatto anche qualche leggero miglioramento nella cosiddetta “quality of life”, sono rimasti dei difetti sostanziali che, a oggi, non possono passare inosservati. Se avete amato Sacred 2 o siete fan del genere, potrete divertirvi per qualche ora con questa nuova incarnazione del gioco, ma alla lunga alcuni problemi si fanno sentire, soprattutto perché stiamo parlando di un titolo che, per essere finito nella sua completezza, magari vivendo tutte le campagne dei vari personaggi, può richiedere facilmente più di 300 ore di gioco. Chissà, magari una futura patch potrebbe migliorare ulteriormente la situazione e rendere più gradevole questo ritorno al mondo di Ancaria, per quanto sia un viaggio indicato solo ai gamer più nostalgici.