Frostpunk 2: la nostra recensione per console!
Il gelido gestionale arriva su console, starà a noi sopravvivere!
Frostpunk 2: quanto è fredda l'era glaciale su console?
È passato un anno dall’arrivo di Frospunk 2 sui nostri PC e in questo lasso di tempo abbiamo trascorso innumerevoli ore nel cercare di dare speranza al nostro popolo, così da riuscire a tenere in vita una Nuova Londra al collasso, trent’anni dopo i fatti narrati nel primo Frostpunk. Trasportati nuovamente in questo mondo alternativo, in cui a ridosso della fine del diciannovesimo secolo una implacabile era glaciale ha messo in ginocchio tutto il mondo, siamo pronti a tornare fra i ghiacci armati del controller della nostra Xbox Series X, così da potervi far leggere la recensione di Frostpunk 2 in edizione console! Nei panni del Sovrintendente avremo il difficile compito di fare tutto il possibile per far sopravvivere Nuova Londra, sfruttando un gameplay gestionale collaudato che non deve dimostrare più nulla nelle sue meccaniche. Se il protagonista ha davanti la grande sfida della sopravvivenza, i ragazzi del team 11 Bit Studios hanno dovuto lavorare alacremente per riuscire a portare Frostpunk 2 su console cercando di limitare probabili “strozzature” sia dal punto di vista tecnico che dei controlli. Sebbene i requisiti consigliati su PC non siano poi troppo esosi, far girare al massimo Frostpunk 2 richiede ancora oggi una macchina decisamente potente, inoltre non scopriamo certo adesso le difficoltà nell’adattare al controller una giocabilità nata per mouse e tastiera. Con qualche ovvia difficoltà, gli sviluppatori sono riusciti a trovare delle pregevoli soluzioni ai problemi, memori del buon lavoro fatto con la conversione del primo episodio del brand, ma andiamo a scoprire più nello specifico cosa ci aspetta in questa fredda avventura. Ecco la recensione della versione console di Frostpunk 2.
Come già accennato, sono passati trent’anni dai fatti narrati dal precedente capitolo, ma il mondo è sempre nella morsa della implacabile era glaciale che sta mettendo in forte rischio la sopravvivenza della razza umana. Se prima ci eravamo dovuti occupare principalmente dei bisogni materiali dei nostri cittadini, adesso tutto questo non basterà per portarci al successo, perché arriva anche la politica a reclamare un ruolo da protagonista. La base del gameplay di Frostpunk 2 rimane quella di un gestionale con raccolta di risorse dove si sfrutta una visuale dall'alto (estremamente zoommabile) in cui tutto girerà intorno al generatore della comunità, un'enorme centrale che grazie a una fornace è la nostra principale fonte di calore e energia, fattori necessari per poter avere qualche possibilità di sopravvivenza. Gli spaccaghiaccio sono potenti macchinari capaci di rompere la coltre ghiacciata e ci permettono di liberare zone della mappa e di costruirvi sopra distretti di vario tipo, tra abitazioni, zone di lavoro e di produzione. Per quanto riguarda questa parte di gameplay, tutto rientra negli stilemi “classici”, tra ricerche scientifiche e miglioramenti che puntano a rendere sempre più funzionali e più produttivi i nostri edifici e il lavoro dei cittadini, mantenendo sempre un occhio attento alle necessità del popolo e alle scorte di materie prime. Però, come detto, in tutto questo fa capolino la gestione politica di Nuova Londra, per cui diventa importantissimo ascoltare le inclinazioni dei cittadini, pena perdere il ruolo di sovrintendente e rischiare di fare una brutta fine. Non più singoli più o meno soddisfatti delle proprie condizioni di vita, ma gruppi organizzati in base al modo di vedere il mondo.
Frostpunk 2: tra gestione e politica
Sono presenti tre frazioni principali, ognuna con le sue idee e priorità: i Domaghiaccio ritengono che poco ci sia da fare contro il gelo e che il modo migliore per sopravvivere sia accettarlo e imparare a conviverci in maniera molto pragmatica, i Fedeli, profondamente devoti alle tradizioni e al culto del Generatore, visto come una vera e propria divinità e i Nuovi Londinesi, ferventi sostenitori della crescita tecnologica e della scienza sopra a ogni cosa. Tutti questi gruppi hanno dei seggi nel consiglio di Nuova Londra, dove tutte le scelte vengono messe ai voti per decidere che strada seguirà l’insediamento. Il nostro ruolo è molto complicato e spesso ci troveremo a dover gestire situazioni in cui saremo a rischio di perdere la fiducia del consiglio, situazione che ci porterà verso un rapido game over. Intorno a questa meccanica di gameplay si snoda una fitta rete di variabili e situazioni. Per prima cosa le fazioni non sono sempre coese e spesso al loro interno ci saranno diverse correnti che vivranno le linee guida generali in maniera diversa e che renderanno ancora più complicato anche con un singolo gruppo.
Scordatevi di gestire Nuova Londra puntando alla giustizia assoluta e a una condotta integerrima: la strada verso la sopravvivenza è lastricata di accordi sottobanco, promesse che non saprete se sarete in grado di mantenere, sotterfugi e doppiogiochismo, tenendo sempre a mente che a ogni votazione del consiglio dovrete riuscire ad avere la maggioranza a vostro favore. Insomma, non un semplice gestionale, ma anche un fine simulatore di rapporti politici, dove dovrete sempre tenere da conto che qualsiasi accordo preso potrebbe spezzarsi da un momento all'altro e che la parola “fiducia” ha molto meno valore del termine “interesse”. Frostpunk 2 è un mix ottimamente riuscito tra questi due fattori: la gestione di risorse e edifici e la capacità di districarsi nella difficile vita politica di una comunità che pensa solo a sopravvivere con entrambi che risultano credibili e soddisfacenti. Il risultato finale mette quasi perfettamente in equilibrio i due elementi, rendendo il gameplay estremamente intrigante. Ci sono ben cinque livelli di difficoltà, ma sappiate che anche quello mediano offre una sfida impegnativa ed è assolutamente consigliato completare il tutorial, fuso nella storia principale,per poi affrontare gli otto scenari disponibili. Frostpunk 2 ha, inoltre, il grande pregio di offrire un'esperienza molto stratificata, grazie alla quale più andrete avanti più scoprirete nuove funzionalità: una volta raggiunto un buon livello di scorte potremo iniziare a guardarci intorno e vedere cosa nasconde il ghiaccio intorno a Nuova Londra, ma la gestione interna non permette mai di abbassare la guardia: in qualsiasi momento potrebbe arrivare una tormenta e potremmo essere costretti a compiere scelte difficili per la salvaguardia del popolo: sacrificare i cittadini più anziani? Costringere i lavoratori a turni massacranti? Spingere il generatore a produrre maggiore energia, rischiando di creare un malfunzionamento? Questi sono solo alcuni degli esempi delle situazioni difficili in cui potremmo trovarci e state sicuri \ che ogni decisione peserà come un macigno.
Frostpunk 2: Cosa cambia da pc a console?
Il gameplay di Frostpunk 2 offre tantissimi elementi di interesse e i ragazzi del team di sviluppo sono riusciti a trasportarli anche su console, per quanto si è dovuto scendere a qualche compromesso nel passaggio da mouse e tastiera a controller. L’utilizzo dei tasti dorsali e dei grilletti per aprire i vari menù funziona, ma si nota qualche incertezza riguardo al movimento del cursore tra le caselle esagonali che suddividono le mappe di gioco. Il movimento non è sempre libero e in alcuni casi, per muovere il cursore tra le caselle, dovremo per forza seguire la posizione della scacchiera in maniera poco intuitiva. Inoltre dal punto di vista grafico si sono dovuti trovare alcuni compromessi rispetto alle partite fatte su pc di fascia alta. Abbiamo a disposizione tre modalità, una dedicata alla fluidità, una alla qualità visiva e una ibrida. Visto che siamo davanti a un titolo dove non serve avere 60 FPS costanti, consiglio di giocare al massimo della qualità grafica, ma a volte il motore grafico potrebbe mostrare il fianco, soprattutto quando le mappe inizieranno a essere affollate. Come su PC il gioco ha tutti i testi tradotti in italiano, ma le scritte sono davvero piccole e anche ingrandite al massimo rimangono problematiche da leggere, tanto che ho fatto fatica su una TV da 55 pollici: un vero peccato, visto la grande mole di righe da leggere.
Frostpunk 2 porta in dote una direzione artistica di gran pregio ed è un piacere zoomare sugli edifici per andare a spiare da vicino quel che sta facendo il nostro laborioso popolo, ma anche tutto il contorno concorre a creare un’atmosfera suggestiva, tra una colonna sonora evocativa e artwork di tutto rispetto. Frostpunk 2 non tradisce le attese e riesce a imporsi anche su console, per quanto la conversione non sia stata totalmente indolore. Gli 11 Bit Studios dimostrano ancora una volta che con intelligenza e passione si possono portare con successo i gestionali anche su console, ma è ovvio che se avete a disposizione un buon PC, questa rimane la piattaforma migliore per diventare i sovrintendenti di Nuova Londra (qui trovate la recensione della versione PC). Se invece siete console gamer accaniti, basta scendere a qualche accettabile patto per vivere un'avventura tanto gelida quanto indimenticabile: anche un controller può farvi sopravvivere in mezzo all’era glaciale peggiore della storia!
Frostpunk 2 è disponibile anche su Amazon (per PlayStation 5 e Xbox Series S|X).