Resident Evil: Umbrella Corps

di Luca Gambino
Diciamolo da subito, giusto per mettere in chiaro le cose: Resident Evil Umbrell Corps é un NO grande come una casa. NO, perché dopo l'infelice esperimento di Operation Raccoon City (che, per inciso, é mille volte meglio) era chiaro fin da subito che il popolo della grande rete non gradisce questo genere di esperimenti che vogliono solo sfruttare un logo e l'affetto dei giocatori per i personaggi storici della saga Capcom, senza avere sotto nessun costrutto o idea di fondo. NO, perché é un gioco fatto male, impreciso, con un codice di rete buggato, modalità poco divertenti e tecnicamente mediocre.



Ma soprattutto é un NO perché Capcom deve capire che non può continuare a proporre prodotti così mediocri, svendendo al peggior offerente una saga che avrebbe bisogno di ben altre vetrine e operazioni ben ponderate. Così com'é Umbrella Corps non ha nessun senso di esistere, presentando al pubblico una sorta di campagna in singolo, che altro non é che un susseguirsi di mappe dove sconfiggere zombi e recuperare DNA nel minor tempo possibile, e un multigiocatore di cui davvero si fa fatica a trovare il senso logico.

Quello proposto é un gameplay a metà tra il tattico, in virtù di un sistema di coperture altamente fallce, e l'action puro, riuscendo nel difficile compito di scontentare davvero tutti e poco importa se il giocatori più affezionati al brand potranno agghindare il proprio personaggio con maschere/divise dei propri beniamini visti in tanti anni di Resident Evil. Non fatevi trarre in inganno dal basso costo del prodotto Capcom, perché rischiate di ritrovarvi davvero in pochi sui server di gioco, ma soprattutto andreste a premiare un prodotto che davvero non merita la vostra fiducia.