Operation Air Assault

Operation Air Assault
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Tanto rari sono ormai i simulatori di volo per console, ancor meno dedicati agli elicotteri come questo, che ogni titolo che si affaccia sul mercato suscita immediatamente curiosità. Ci si inizia però ad insospettire quando il titolo arriva in sordina e si presenta con un prezzo decisamente "budget" (al di sotto dei venti euro). Noi però siamo pronti ad immolarci contro una mediocre realizzazione tecnica (percepita anche dal supporto, al posto del dvd un cd-rom, oltretutto con circa solo metà della capienza sfruttata) nel nome della simulazione più agguerrita e tenace.

Atto di fede: mettiamo da parte i pregiudizi
Siam dunque pronti ad emarginare ogni pregiudizio, ben consci che le poche simulazioni viste per console non hanno mai goduto di un buon supporto estetico. Energy Air Force è il lampante esempio di come l'appassionato di comandi simulativi debba scendere a patti con la mancanza di "effetti speciali" presenti al contrario in un titolo come Ace Combat 5. Una volta caricato il cd-rom, le nostre speranze iniziano ad incrinarsi ulteriormente: a quanto pare, non solo la presentazione grafica può definirsi infima, ma persino in quanto ad opzioni offerte dai menù non riusciamo a rintracciare le basi minime per un buon simulatore. Nessuna configurazione dei comandi, nessuna opzione per settare null'altro che il livello dell'audio e lo schermo. Niente di niente: né tutorial, né qualsiasi altra modalità se non quella di partire in missione. Ovviamente la presentazione della trama è tutto fuorché esaltante, anzi nemmeno decente (sarebbe giusto dire "assente") oltre che scontata: il solito gruppo di terroristi che si riunisce, ruba del materiale nucleare e minaccia l'intero pianeta. Nonostante tutto ciò vogliamo ancora credere che tutte queste mancanze siano giustificate da un certo sforzo (seppur di profilo low-budget) profuso nel creare una simulazione che, joypad alla mano, sappia divertire, o quantomeno accontentare, gli appassionati.


All'apparir del vero anche tu, misera, cadesti (quando la speranza viene abbattuta da un terrorista virtuale)
Ci ritroviamo finalmente nella nostra cabina di pilotaggio, ci aspettiamo qualche istruzione, qualche palese erudimento su come manovrare questo bestione (un Bell AH-1Z, l'unico a disposizione per l'intero gioco), ma l'unica cosa che ci viene suggerita è quella di premere il tasto L1 per avviare i rotori, dopodiché null'altro ci verrà riferito sui comandi o su cosa questo bestione d'acciaio è in grado di fare; dovremo scoprire tutto noi andando, come si dice, a naso. Una volta che ci libriamo in volo possiamo constatare quanto scarso possa rivelarsi il sistema di controllo: lento, macchinoso, poco soddisfacente. Il tutto non certo montato ad arte per ricreare una qualche componente profondamente simulativa, anzi...si percepisce subito come l'impossibilità di ricreare certi movimenti denoti gravi mancanze anche a livello di motore fisico.

Proprio non ci siamo: non è possibile che per alzarsi di qualche centinaio di metri si debbano aspettare tempistiche accostabili al tempo che ci metterebbe un ascensore trainato a mano a giungere in cima all'Empire State Building. Per non parlare della rapidità in avanzamento, veramente risibile, non solo a causa della grafica (già deprecabile in quanto a definizione, proporzioni e avvenenza generale), ma anche delle capacità concesse all'elicottero, che prende velocità come un mulo in salita.
Passando dalla manovrabilità al metter mano al grilletto, scopriamo che di nuovo non c'è di che rallegrarsi. A disposizione avremo 3 sole armi: la veloce mitragliatrice a puntamento automatico, utile con i guerriglieri appiedati, molto meno per qualsiasi mezzo, per annientare il quale ci vorranno interi minuti di fuoco; molto più facile sarà utilizzare i missili Hydra a puntamento automatico (giusto che siano solo 8), altrimenti i razzi non guidati. Sarà però un vero delirio mandare a segno questi ultimi, in quanto per puntare un nemico bisognerà tenere il muso basso, ciò implicherà puntare verso terra e quindi perder quota. Sembra tutto naturale raccontato così, ma basta prendere la seconda missione come esempio per far capire quanto poco ci sia da divertirsi: si tratta di annientare un intero campo di terroristi. Non essendoci la possibilità di posizionarsi e, stabilizzandosi, far fuoco sui molteplici obiettivi (come un elicottero farebbe, dovutamente alle sue capacità), bisogna lanciarsi in continui ed avventati passaggi radenti per poter puntare il muso in basso e sperare che qualche colpo vada a segno. Nel frattempo ovviamente verremo crivellati dai colpi nemici, rischiando di venire abbattuti in poco tempo. Davvero spregevole che non si possa tener fermo l'elicottero abbassando il muso per poter far fuoco sui vari obiettivi.

In confronto i capitoli Arcade di Desert/Jungle/Urban Strike per il vetusto Mega-Drive (riproposti anche per PSOne, insieme a Nuclear e Soviet Strike) offrendo l'identico armamento richiedevano una strategia più approfondita ed appagante, oltre che una trama incommensurabilmente più attraente e un divertimento di sicuro impatto. Il sonoro è forse l'unico parametro che potrebbe rasentare la decenza, per quanto qualche effetto sonoro discreto possa ricreare atmosfera. Portare a termine le 30 missioni, ricalcanti gli stereotipi classici del genere, sarà un compito duro, oltre che per l'impegno nel manovrare un bestione secondo leggi fisiche che trascendono la comprensione di un pilota, anche per il peso di dover sopportare le mancanze in quanto a grafica, carisma e giocabilità. Un compito semplice forse solo per la categoria dei masochisti, tutti gli altri farebbero bene a non cadere nella facile tentazione imposta dal prezzo basso e a non confidare di trovarsi di fronte ad una simulazione profonda in luogo della scarsa realizzazione tecnica. In questo caso non c'è un accenno di qualità né da una parte nè dall'altra.

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Operation Air Assault
3

Voto

Redazione

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Operation Air Assault

Possiamo credere che un prezzo budget intorno ai 20 euro possa aiutare ad equilibrare il rapporto prezzo/qualità di questo titolo. Vana speranza: il gioco, seppur donato, rappresenterebbe più una condanna che un qualche possibile divertimento. E' davvero difficile riuscire a trovare un qualche pregio a questo Operation Air Assault, sia per l'appassionato di simulazioni che potrebbe scendere a patti con la scarsa realizzazione tecnica, sia per colui che desidera uno sparatutto divertente ed immediato, definizione quanto mai lontana dal descrivere questo prodotto. Certi titoli usciti per PSOne sono nettamente più meritevoli, e magari si riescono a trovare ad un prezzo ancor più conveniente.