NieR Automata

di Simone Rampazzi

Quando si dice Combat-System Profondo!

Uno degli aspetti che più ci ha colpito è stato proprio il sistema di combattimento, vero organo pulsante di questa macchina complessa, che sfrutta diverse dinamiche di approccio proprio per rendere l’esperienza completa sotto quasi ogni punto di vista. Il nostro alter ego femminile non viene soltanto accompagnato da 9S, ma può vantare anche l’utilizzo di un POD elettronico, che volteggia sopra la sua testa con la funzione di comunicatore.

Durante il combattimento, però, questo POD acquista anche un’importanza strategica non indifferente, dato che potrà trasformarsi in un’arma da fuoco piuttosto fastidiosa, soprattutto quando potenziata a dovere. Grazie al tasto R1, infatti, possiamo sparare senza sosta come nell’ultimo Hot Shots, magari anche menando fendenti con le nostre armi bianche (Quadrato per la prima, Triangolo per la seconda) mentre schiviamo gli attacchi dei nostri nemici con il tasto R2. Questa perfetta armonia di intenzioni bellicose aiuta a creare uno spettacolo per gli occhi, che vede il suo momento più alto quando riuscirete ad acquisire il giusto timing per indirizzare le combo disponibili. Considerate che, come se questo non bastasse, il multitasking di azioni utilizzabili aumenta quando prenderete possesso di più armi e POD, che potranno essere switchati senza troppi fronzoli mediante l’utilizzo dei tasti direzionali.

Tutto questo rocambolesco trambusto vede il suo culmine nelle boss-fight, che anche alla difficoltà Normale sapranno mettervi piacevolmente alla prova (ragazzi, consiglio caldamente di tenere sempre una grossa scorta di Medikit). Ogni boss usa tattiche, attacchi e movimenti diversi, dandovi moltissime gatte da pelare. Non preoccupatevi più del dovuto, comunque, perché gli sviluppatori hanno previsto una difficoltà meno impegnativa, che vi permette di equipaggiare chip (vi spiego fra poco) che automatizzano le vostre azioni, facendo tutto al posto vostro.

Rimanendo brevemente nel tema delle boss-fight, avrete il piacere di affrontarne spesso di diverse anche cambiando inquadratura della telecamera, ovvero trovandovi in situazioni dove si sembrerà di cambiare letteralmente gioco. Passerete infatti da una visuale in perfetto stile Aero Fighter ad una visuale più vicina al platform bidimensionale, solo per tornare appena possibile a quella in terza persona. Cosa volete di più?

Parlando appunto di chip, il sistema JRPG prevede che il nostro personaggio possa acquistare delle abilità peculiari, qui rappresentate da alcuni processori che il protagonista equipaggia per migliorare la propria performance sul campo. È possibile automatizzare il processo di scelta, facendo affidamento ai sempreverdi Equilibrato, Aggressivo e Difensivo, ma il nostro consiglio è quello di spulciarveli autonomamente, magari potenziandone anche gli effetti dagli appositi mercanti. Nessuno vi vieta di automatizzare magari la cura, così da non dovervi ricorrere voi mediante l’uso dei tasti preposti. Tale espediente, insieme alla possibilità di utilizzare due set armi (composto da due armi equipaggiabili ognuno) dà un senso di libertà d’approccio piuttosto importante, che farà sicuramente contenti tutti quelli che amano forgiarsi un personaggio per proprio conto.

Grazie alla modalità online potrete anche trovare diversi corpi, appartenenti a giocatori di tutto il mondo, che potranno essere rianimati, ottenendo un aiuto notevole durante i combattimenti, oppure recuperati, ottenendo al contrario qualche chip e denaro. Occhio anche ai salvataggi, visto che il gioco non ne effettua in automatico per proprio conto.