Lost Eidonlons, la recensione su console!

Arriva su PS5 e Xbox Series S|X l'intrigante strategico a turni occidentale!

di Fabio Fundoni

Lost Eidolons: il Fire Emblem occidentale?

Dopo un buon esordio lo scorso anno su PC, Lost Eidolons arriva anche su console di nuova generazione e per scoprire se il gioco del team Ocean Drive ha mantenuto intatte le sue qualità, abbiamo preso in mano l'edizione per Xbox Series e ci siamo armati di controller: ecco quindi la recensione di Lost Eidolons! Siamo davanti a uno strategico a turni dove le battaglie si svolgono su mappe divise in caselle e ogni personaggio ha a sua disposizione movimenti e azioni varie per cercare di prevalere.

Bastano poche scaramucce per capire una enorme verità: Lost Eidolons è un enorme dichiarazione d'amore a Fire Emblem e ne ricalca le meccaniche in modo quasi completo. Senza alcun dubbio i ragazzi del team Ocean Drive devono aver giocato tantissimo con i titoli sviluppati da Intelligent Systems e se riguardo al gameplay le differenze sono davvero poche, hanno invece cercato di dare una propria impronta artistica alle vicende che se in Fire Emblem sono da sempre legate a un aspetto in stile anime, qui sono rese con un canone fantasy occidentale. La trama di Lost Eidolons si svolge nel regno di Benerio e tutto parte dalla città di Lonetta, dove si trova Eden, il capitano di un manipolo di mercenari.

La truppa di Eden, per quanto affilata, è più simile a un gruppo di amici male armati rispetto a un battaglione vero e proprio e si occupa di missioni di basso profilo. In breve, come accade nelle migliori storie, arriverà sulla schiena del buon Eden una serie di situazioni che lo porteranno a essere totalmente invischiato in una guerra per la liberazione del continente. Così il gruppo di mercenari inizierà a cambiare forma, diventando sempre più simile a un vero esercito, con Eden che mostrerà invidiabili qualità di comando. Dopo alcune missioni introduttive daremo il via alla nostra avventura vera e propria che dal punto vista del gameplay si dividerà in tre situazioni ben distinte.

Al centro, ovviamente, ci sono le battaglia, ma prima di poter scendere in campo assisteremo a delle sezioni di dialogo che daranno il giusto contesto alla situazione e porteranno avanti la trama di Lost Eidolons. C’è inoltre la sezione dell’accampamento, dove potremo ultimare i preparativi per la battaglia e dialogare con i membri della nostra compagnia, tra missioni secondarie, fasi di allenamento, mercanti e tutto quello che serve ad arricchire l’esperienza di gioco. Prima di andare a parlare in maniera più approfondita del gameplay di Lost Eidolons, chiariamo che il gioco risulta tanto soddisfacente in combattimento quanto tedioso in tutto il contorno. Fermo restando che come già detto tutto il complesso del titolo, ma proprio tutto, è figlio illegittimo di Fire Emblem (nello specifico di Three Houses) il giocatore dopo le prime battaglie viene colto da uno slancio di entusiasmo perché, effettivamente queste sono davvero soddisfacenti. Poi, più si ritrova a dover fare i conti con dialoghi e accampamento, più l'entusiasmo viene mitigato.

Le fasi che raccontano la trama tra un capitolo e l’altro sfruttano il sistema narrativo delle visual novel, con i protagonisti che compaiono a mezzo busto per dire la propria battuta in un mix di discussioni che vorrebbero prendere spunto dal fantasy cavalleresco, tra intrighi politici e tradimenti, ma che non riesce a mantenere alta l’attenzione del giocatore. A rendere il tutto poco intrigante sono i protagonisti stessi che sia nel design che nella storia risultano poco profondi e non riescono a imporre la propria personalità. I dialoghi si fanno presto pesanti e skipparli diventa una opzione davvero molto allettante.

Gli eventi dentro l’accampamento soffrono in modo molto simile e sebbene inizialmente poter parlare con tutti i personaggi possa sembrare un ottimo modo per approfondire le personalità e il background, anche qui l’avanzamento veloce è dietro l’angolo. Per poter portare a termine missioni secondarie e migliorare l’affinità con glo altri personaggi è necessario portare a termine svariati dialoghi, ma la loro pochezza rende il tutto un obbligo poco gradito e per fortuna è stata resa disponibile la possibilità di viaggi veloci dentro all’accampamento stesso che permettono di spostarsi immediatamente da un dialogo all’altro. Come dicevamo, lo stesso design non aiuta e la scelta di dare ai personaggi una immagine realistica e verosimile, senza andare ad accentuare i tratti, li ha resi tutti un po’ troppo “normali” e poco riconoscibili gli uni dagli altri rendendo si, tutto più verosimigliante, ma meno immediato agli occhi dell’utente. 

Molto bello il combattimento, ma il resto?

“Però c’è un però”, direbbe qualcuno. Perché nonostante tutti questi problemi che potrebbero affossare Lost Eidolons, la fase di combattimento funziona dannatamente bene. Si, lo abbiamo già detto, tutto è palesemente preso da Fire Emblem, ma ciò non toglie che se gli Ocean Drive hanno avuto diversi problemi nella realizzazione degli elementi di contorno, qui hanno saputo rendere alla perfezione il feeling che gli amanti della strategia a turni hanno imparato ad amare. Prima di iniziare si può osservare tutto il campo di battaglia per poi scegliere il miglior schieramento possibile per le truppe.

Lost Eidolons è giocabile a diversi livelli di difficoltà e con varie opzioni, ma io vi consiglio di non rinunciare alla morte permanente di personaggi, fattore che vi renderà più attenti alla fase strategica e che vi farà affezionare maggiormente ai compagni. Potrete scegliere se avere un limite di turni per portare a termine una missione o se non essere legati ad alcun counter, ma a prescindere da questo consiglio di non abbassare troppo il livello di difficoltà: già a quello mediano l’intelligenza artificiale sarà un po’ troppo permissiva e in alcune occasioni sembrerà volerci graziare senza affondare il colpo. Spade, asce, archi o magie, tutto segue un sistema di debolezze che impone di controllare con che arma si sta attaccando uno specifico avversario, tenendo da conto che ogni personaggio può equipaggiarne due differenti e switcharle in base alla necessità.

Quella che si viene a ricreare a schermo è una intrigantissima sfida strategia che richiede al giocatore di mettere in campo tutte le sue qualità di stratega volte non solo alla ricerca della vittoria immediata, ma anche alla crescita sensata delle proprie truppe, perché a prescindere alle nostre scelte relative alle classi da assegnare ai personaggi, più questi utilizzeranno una specifica arma, più diventeranno bravi nel suo utilizzo, donando ulteriori sfaccettature al combattimento stesso. A rendere ancora più interessante il pacchetto c’è la presenza di alcune bestie magiche da abbattere (anch’esse riprese da Fire Emblem e lo dico a costo di risultare noioso) con un sistema di attacchi che grazie a specifiche armi da utilizzare su particolari parti del corpo nemiche, possono dare vita a combo mortali. Insomma, ci si diverte grazie a un sistema che sarà anche ai limiti del plagio, ma è studiato bene e offre una buona sfida.

Anche per quanto riguarda il punto di vista tecnico, Lost Eidolons non è affatto male, quanto meno al primo colpo d’occhio. La grafica è piacevole e come già detto ricalca gli stilemi del fantasy occidentale, purtroppo però in alcuni frangenti si notano diverse pecche, principalmente nelle animazioni dedicate ai singoli attacchi: una volta ingaggiato uno scontro vedremo nello specifico il botta e risposta tra le due unità, ma purtroppo sarà afflitto da enormi problemi di frame rate, con scatti macroscopici che difficilmente sono scusabili. Un altro problema, quantomeno per il pubblico italiano, è la totale mancanza di una localizzazione nella nostra lingua, sia per quanto riguarda il doppiaggio, sia per i testi che non sono affatto pochi. La stessa colonna sonora non convince a pieno, mescolando temi ispirati ad altri dimenticabili.

Lost Eidolons è quindi un progetto che gli amanti della strategia dovrebbero tenere sott’occhio, sempre tenendo da conto la sua genesi di titolo “clone”, capace comunque di offrire decine di ore di divertimento, a patto di resistere allo scarso fascino di tutto quello che si trova intorno alle battaglie. La vendita a un prezzo budget è un elemento che potrebbe rendere il titolo ancora più interessante per chi ha già spolpato tutti i vari Fire Emblem e che è alla ricerca di un prodotto con un feeling simile. Entrare nelle truppe di Eden potrebbe riservare non pochi piaceri, l'importante è arruolarsi conoscendo i limiti dell'esercito comandato da Eden!