Hugo Bukkazoom

Hugo Bukkazoom
Hugo Bukkazoom

I più navigati videogiocatori avranno certamente già sentito parlare del simpatico personaggio che risponde al nome di Hugo: si tratta di un Troll (tralasciando i significati Tolkieniani o RPGistici del termine, prendetelo come una specie di gnometto) che già ha fatto la sua comparsa in diversi titoli, soprattutto nel panorama PC (giusto per citarne un paio, "The Evil Mirror" o "Black Diamond Fever", entrambi usciti anche per PS1). Nel suo panorama videoludico mancava, però, il tipico gioco di corse umoristico che è lecito aspettarsi da un personaggio di una certa fama (Mario, Crash e Sonic, infatti, non ne fanno difetto).
Mancava, perlomeno, fino ad oggi, dato che con Bukkazoom gli ITE intendono per l'appunto colmare questa lacuna. Cominciamo subito col dire che Bukkazoom si discosta non poco dalla filosofia standard di questo genere di giochi, che prevede solitamente di sviluppare soprattutto l'aspetto puro delle corse su circuiti più o meno fuori di testa e lasciando la componente "battaglia" in un rispettabile secondo piano; Bukkazoom, viceversa, è studiato per mettere in risalto gli aspetti combattivi, aggressivi e, se vogliamo, strategici di una mischia di kartarmati (via di mezzo tra un kart e un carrarmato), con obiettivi spesso molto differenti dal raggiungere il traguardo per primi.


A prescindere dalla modalità di gioco che sceglieremo, le sfide si svolgeranno sempre in arene aperte in cui, salvo presenza di ostacoli di varia natura, saremo sempre liberi di scegliere il percorso che più ci aggrada. Lo scopo della partita, ovviamente, varierà a seconda della modalità scelta:
CORSA: concettualmente la modalità più semplice, consiste nel passare attraverso dei Checkpoint in un determinato ordine, seguendo grossomodo un circuito circolare. Vince il primo che effettua tre giri completi.
GARA TRA I PALLONCINI: nell'arena compare un solo Checkpoint: il primo che lo supera lo fa sparire guadagnando un punto, mentre uno nuovo compare in un altro punto dell'arena. Vince il primo che raggiunge dieci punti.
CORSA COL PALLONCINO: simile alla Gara tra i Palloncini, differisce nel fatto che per conquistare un punto non è sufficiente varcare il Checkpoint, ma è necessario farlo trasportando un apposito palloncino (e ce n'è uno solo nell'arena, da disputarsi con le unghie e coi denti). Essendo molto più difficile fare punti, la vittoria viene assegnata al quinto anziché al decimo.
CATTURA IL VERMONCHIO: nell'arena si muove una piccola automibilina recante un insetto, il quale và catturato e riportato alla propria base; l'insetto è sottraibile come il palloncino di cui sopra, ma sparisce e viene sostituito da uno nuovo nel momento in cui si segna un punto. La vittoria và al primo che segna cinque punti.
CORSA IN TAXI: praticamente identica a Cattura il Vermonchio, con la sola differenza che anziché avere ciascuno una propria base bisogna portare l'insetto ad un punto di arrivo comune che cambia di volta in volta. Ancora una volta la vittoria và al primo che totalizza cinque punti.

CORSA A TEMPO: è una Corsa effettuata in solitario, in cui senza interventi esterni si cerca di ottenere il miglior tempo possibile.
Il CAMPIONATO, infine, è composto da una successione delle cinque modalità succitate, e se otterrete sufficienti vittorie passerete alla categoria successiva; è in questa categoria che è possibile, vincendo determinate gare, sbloccare i corridori e le arene non disponibili sin dall'inizio.
A conti fatti, comunque, lo schema di gioco si può riassumere nel dover raggiungere determinati CheckPoint (siano essi porte o basi), con o senza un oggetto (palloncino o insetto che sia). A complicare le cose e a differenziare più marcatamente le modalità, gli sviluppatori hanno pensato di aggiungere un po' di pepe: oltre ai vari PowerUp con cui i contendenti potranno ostacolarsi a vicenda (PowerUp di cui parlerò tra un momento), infatti, niente sarà semplice come sembrerebbe. Nelle modalità con l'insetto, infatti, questo originariamente sta su un'automobilina che farà di tutto per non farsi acchiappare, mentre nelle modalità con le porte CheckPoint (porte delimitate da due barili contenenti un insetto a cui è legato un palloncino enorme) quest'ultime avranno l'antipatica abitudine di "saltellare" di lato o circolarmente per non inforcare. Giocando al livello massimo di difficoltà, mi son trovato più volte in situazioni in cui sia io sia i tre corridori pilotati dall'IA continuavamo a girare affannosamente intorno ad un CheckPoint che sembrava più inafferrabile di un fantasma.

Hugo Bukkazoom
6

Voto

Redazione

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Hugo Bukkazoom

Hugo Bukkazoom non è affatto un brutto gioco: la realizzazione tecnica semplice ma pulita e priva di bachi ed il gameplaying "accalappiante" rendono il gioco immediato, divertente seppur ad alte difficoltà decisamente impegnativo. Quello che però fa storcere il naso e riduce il giudizio globale è la mancanza di profondità del titolo: si ha quasi l'impressione che si sia cercato di realizzarlo il più rapidamente possibile, e malgrado alcune idee siano decisamente carine, accattivanti e vincenti, è il fine stesso del gioco che rimane inconsistente e vuoto.
Insomma: un giochino carino e divertente, ma sempre un giochino.