Grand Theft Auto IV

di Ferdinando Saggese
Peccato che la localizzazione dei colpi sia limitata ai soli avversari, che avranno ragione di noi solamente azzerando la nostra barra vitale. Un'altra piccola novità riguarda gli scontri a bordo dei veicoli. In “Grand Theft Auto IV” sarà infatti possibile infrangere il finestrino del guidatore ed utilizzare armi automatiche, anche se di piccolo taglio, e devastanti bombe a mano durante le sezioni di guida. É quindi da interpretare in quest'ottica la scelta della telecamera libera di cui abbiamo parlato qualche riga più su, anche se avremmo sicuramente gradito la possibilità di bloccare l'inquadratura alle nostre spalle.

Le istruzioni che regolano l'intelligenza artificiale dei personaggi gestiti dal computer non ci sono sembrate particolarmente raffinate. Le forze dell'ordine, ad esempio, si sono rivelate estremamente gelose dei loro mezzi, che non potremo nemmeno sfiorare senza subire conseguenze, ma non reagiranno quasi mai a situazioni ben più gravi come l'investimento dei pedoni, che realisticamente cercheranno di attirare la loro attenzione. In caso di crimini particolarmente efferati però, l'interesse delle forze di polizia sarà inevitabilmente attratto su di noi o sul nostro veicolo.

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Pur non abbandonando il celebre sistema basato sulle stelline, i ragazzi di Rockstar North hanno pensato ad un nuovo metodo per indicare al giocatore il suo status di ricercato. Sulla mappa comparirà infatti un cerchietto lampeggiante di diametro variabile, che indicherà al giocatore la zona di influenza delle pattuglie di polizia. Per sfuggire all'arresto, quindi, non dovremo solamente azzerare l'indicatore di sospetto, ma allontanarci dalla hot zone evitando di essere avvistati da altri poliziotti, eventualità che riposizionerà sopra di noi il centro della circonferenza.

Uno dei difetti più evidenti di “Grand Theft Auto IV” é la ripetitività delle missioni che costituiscono la trama principale, che non tradiranno quasi mai il collaudato canovaccio: guido, sparo, guido ancora. Fortunatamente ci verranno in contro le cosiddette quest sociali, che forniranno l'occasione per approfondire l'esperienza di gioco grazie a numerose attività di contorno. L'ultima creatura Rockstar permetterà infatti di instaurare e mantenere rapporti di amicizia con numerosi personaggi secondari, che allieteranno con la loro compagnia il nostro soggiorno a Liberty City.

Il telefono cellulare sarà il centro della nostra vita sociale poiché ci permetterà di contattare amici e fidanzate, organizzando romantiche cenette a lume di candela, piuttosto che selvagge serate al night club. Frequentare altri personaggi non si rivelerà mai controproducente poiché ognuno di essi sbloccherà un'abilità speciale, che potrebbe tornarci utile nel corso dell'avventura. Frequentare Roman, ad esempio, ci permetterà di usare gratuitamente il suo servizio taxi, mentre entrare nella cerchia di Litle Jacob di acquistare nuove armi ad un prezzo di favore.

Naturalmente la vita sregolata che dovremo condurre per entrare nelle grazie di tutti comprometterà il nostro stato psicofisico. L'Euphoria é stato infatti utilizzato per “simulare” gli effetti derivanti dall'assunzione di alcune sostanze, come l'acool, che condizioneranno il nostro equilibrio e le nostre capacità alla guida. Mettersi al volante, ma anche solo camminare sotto l'effetto di queste sostanze, si rivelerà veramente impegnativo a causa dei continui ed imprevedibili scarti dell'inquadratura e delle frequenti, quanto fastidiose, sfocature dell'immagine. Non mancheranno comunque attività più salutari come il bowling o il biliardo, confezionate sotto la forma di veri e propri mini giochi, ed altre più “intellettuali” come gli spettacoli teatrali.

Se anche le quest sociali non dovessero bastare a saziare la vostra fame di "Grand Theft Auto", potrete dedicarvi al gioco in multiplayer, una delle novità di maggior rilievo introdotte in questo quarto capitolo della serie. Accedendo al menù del cellulare potremo infatti raggiungere in pochi passaggi una delle numerose stanze create dagli utenti su Xbox Live e sperimentare una delle quattordici modalità pensate dagli sviluppatori per questo gioco.

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Al fianco di modalità piuttosto convenzionali come “deathmatch”, “guerra per il territorio” o “corsa” (anche a bordo di elicotteri), trovano spazio alternative come “mafyia srl” che, sfruttando l'estensione delle mappe di gioco ed il nuovo sistema di combattimento, sapranno proporre qualcosa di nuovo anche ai giocatori più esperti. Proprio quest'ultima modalità ci ha colpito per il suo ritmo indiavolato che, nonostante la ripetitività degli obbiettivi, ci terrà incollati alla sedia per parecchie ore. Tutti i giocatori coinvolti in una partita "Mafyia srl" riceveranno infatti una telefonata, che assegnerà a tutti la medesima missione. Inizierà così una corsa contro il tempo e contro gli altri, che cercheranno di ostacolare in ogni modo la nostra avanzata.

Non mancheranno modalità cooperative come "guardie e ladroni"o "il guasta feste", che ci coinvolgeranno in azioni di squadra giustificate da una trama appena abbozzata da alcune scene di intermezzo. La modalità libera, infine, conclude degnamente un comparto ben strutturato e divertente da giocare, che farà felici tutti coloro che passano intere nottate sull'ottimo servizio multiplayer di casa Microsoft. Le uniche perplessità riguardano la durata complessiva dell'esperienza online che, vista la scarsa vocazione competitiva di questo gioco, ed alla quantità di titoli meritevoli a disposizione sul Live, potrebbe ridursi considerevolmente e l'età media di chi frequenta i server di gioco che, decisamente al di sotto di quella indicata dal pegi, potrebbe compromettere il coinvolgimento degli utenti più grandicelli.

Dobbiamo anche dire che il design delle lobby tradisce l'inesperienza del team di sviluppo nei confronti del gioco online, alcune opzioni nascoste o poco pratiche complicano infatti le cose nella fasi di creazione o accesso delle stanze online. Il codice di rete si é invece distinto per la capacità di gestire senza incertezze partite molto affollate mantendo un framerate accettabile e riducendo al minimo gli episodi di lag. Come molti dei titoli Xbox 360 fanno da tempo, anche “Grand Theft Auto IV” può contare su di un sito di supporto, che Rockstar ha chiamato “Social Club”.

Registrandosi al portale, ed inserendo i dati relativi alla gamertag, sarà possibile consultare le nostre statistiche e confrontarle con quelle di altri giocatori, monitorare l'attività criminale a Liberty City ed entrare in aree riservate a chi ha completato la trama, si presume ricche di sfiziosi goodies. Rockstar ha persino organizzato dei concorsi che premieranno il primo giocatore a completare il gioco al 100% ed una maratona che sommerà le miglia percorse a piedi, a nuoto a bordo di auto e così via. I nostri progressi verranno poi registrati in un'apposita pagina chiamata "stanza dei trofei". Nulla di rivoluzionario, insomma, sicuramente una buona idea, che porterà più di un giocatore a completare un'esperienza di gioco che si preannuncia infinita.

Tecnicamente il titolo si presenta molto bene anche se non mancano alcune zone d'ombra. Chi conosce questa fortunata serie sa bene che la pulizia grafica non é mai stato uno dei suoi punti di forza e dobbiamo dire che non lo sarà nemmeno in questo quarto capitolo. Accanto a scorci cittadini di rara bellezza, trovano infatti posto elementi anonimi e poco dettagliati, spesso ricoperti da texture approssimative. La modellazione dei veicoli si attesta su ottimi standard di qualità, un pò meno belli gli interni ed i personaggi, ai quali sono state applicate animazioni piuttosto rozze.

L'ottima gestione delle fonti di illuminazione, ed in conseguenza delle ombre, e lo spettacolare sistema che regola le condizioni meteo in tempo reale meritano una sottolineatura, anche se il vero punto a favore del Rage, il motore grafico che muove “Grand Theft Auto IV”, resta l'impressionante capacità di gestire senza incertezze una metropoli grande come Liberty City. Una menzione speciale meritano le numerose cut scene che, realizzate con lo stesso Rage, racconteranno l'ottima trama del gioco.

Le scene di intermezzo si sono fatte apprezzare per la qualità dei dialoghi, ma soprattutto per l'ottima recitazione dei personaggi, paragonabile solo a quella ammirata nel recente “Mass Effect” di Bioware. Un grande lavoro é stato inoltre fatto sul doppiaggio, che fortunatamente apprezzeremo in lingua originale e che asseconderà sempre l'accento e lo slang proprio delle varie etnie che popolano i quartieri della città.

La colonna sonora é come sempre una selezione di ottimi brani, più o meno famosi, raccolti in svariate radio a tema, mentre gli effetti audio ci sono parsi ben realizzati, ma alla lunga ripetitivi. In conclusione dobbiamo segnalare la presenza di alcuni piccoli bug inevitabilmente scappati alla fase di testing del gioco e che, siamo sicuri, Rockstar correggerà a breve. Come dire? Se non riuscite a togliervi gli occhiali da sole, non disperate!

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