Grand Theft Auto IV

di Ferdinando Saggese
L'imponente mercantile procede lentamente verso l'attracco. Sono passati sette mesi dalla partenza ed i marinai non vedono l'ora di passare qualche giorno sulla terra ferma. Uno di loro, però, non farà più ritorno alla nave. Sbarcato a Liberty City, Nicholai “Niko” Belic ha intenzione di seguire le orme del cugino Roman, che in città sta vivendo l'autentico sogno americano. Inizia così il quarto capitolo della serie “Grand Theft Auto”, ed inizia così anche la nostra recensione della versione definitiva del gioco, che abbiamo finalmente provato su Xbox 360.

Così come i ragazzi di Rockstar North, team responsabile dello sviluppo di questo atteso titolo, hanno deciso di eliminare l'inutile incombenza di un menù iniziale, sostituendolo con un elegante schermata di caricamento, anche noi abbiamo deciso di ridurre al minimo i preliminari per portarvi direttamente in game, riassumendo la trama del gioco nelle poche righe che seguono. Dovete sapere che la vita del buon Roman non é esattamente come la racconta nelle lettere che spedisce periodicamente alla famiglia.


La sua attività, una compagnia di taxi, é soffocata dai debiti e lui é costretto ad evitare continuamente i creditori, una banda di usurai albanesi, assecondando per giunta i capricci di Vlad, un capo mafia russo. Niko sarà quindi trascinato dal cugino in una spirale di eventi che, nonostante i buoni propositi, lo porterà ben presto sulla via della perdizione.

Le prime ore a Liberty City sono costruite come un lungo tutorial interattivo che, grazie ad un ritmo piuttosto lento, ci permetterà di assimilare il background della città e familiarizzare poco alla volta con le novità introdotte in “Grand Theft Auto IV”. La prima sorpresa riguarda il sistema con cui il gioco interagirà con il giocatore. Lo stile di vita occidentale non può più fare a meno del telefono cellulare ed anche Niko se ne troverà uno per le mani poche ore dopo essere arrivato in città. Gli sviluppatori hanno quindi pensato di integrare il menù del titolo in quello più compatto del telefonino a disposizione del protagonista, che insieme alla mappa rotante, posta nella parte inferiore dello schermo, costituirà l'interfaccia di gioco.

Accanto alle voci comuni alla maggior parte dei cellulari in commercio, come “rubrica”, “messaggi” ed “agenda”, troveranno quindi posto le voci “multiplayer” ed “opzioni”, grazie alle quali potremo sospendere le avventure del buon Niko per una partita online, piuttosto che per personalizzare alcune funzionalità di base del nostro apparecchio. Progredendo nel gioco, inoltre, potremo acquistare nuovi e più complessi modelli di cellulare che, integrando il menù con le voci “foto” e “musica”, ci permetteranno di raccogliere suggestivi scatti della città e dei suoi abitanti, od ascoltare in qualsiasi momento la nostra stazione radio preferita. Naturalmente non mancherà un menù più strutturato, richiamabile attraverso la pressione del tasto “start”, che però consulteremo quasi esclusivamente per utilizzare la mappa o caricare una partita salvata.


Il nuovo sistema di guida ha ovviamente mantenuto l'impronta arcade dei precedenti capitoli, sfruttando però le potenzialità di Euphoria, un motore fisico di ultima generazione. Ogni veicolo implementato sarà quindi caratterizzato da un modello di guida, diverso da quello di qualsiasi altro, che terrà conto di una manciata di parametri, come aderenza, velocità ed accelerazione, e di un paio di variabili, legate per lo più alle condizioni atmosferiche e del manto stradale. L'ottimo risultato finale, per la verità non semplicissimo da padroneggiare, sarà ulteriormente complicato da una telecamera libera piuttosto pigra nell'assecondare le manovre del giocatore, che verrà coinvolto suo malgrado in pericolosi incidenti.

L'Euphoria ha infatti permesso di implementare un sofisticato sistema di danni che, in caso di sinistri ad alta velocità, potrebbe rendere inutilizzabili i mezzi coinvolti ed addirittura sbalzare fuori dall'abitacolo il povero Niko, che subirà inevitabilmente ingenti danni. Dobbiamo dire che le routine che gestiscono il traffico durante le sezioni di guida non ci sono parse all'altezza della nuova generazione, distribuendo i veicoli a macchia di leopardo e generando frequentemente ingorghi piuttosto che manovre insensate. Non sarà infatti raro attraversare incroci intasati dalle automobili per poi sfrecciare a tutta birra su vialoni completamente sgombri dal traffico, così come assistere a buffi tamponamenti di macchine diligentemente posteggiate ai lati della strada.

Come sempre, i combattimenti potranno essere condotti a mani nude o con l'ausilio di armi da fuoco. Il corpo a corpo si baserà su intuitive combinazioni di tasti, che ci permetteranno di attaccare, contrattaccare ed addirittura disarmare l'avversario. Nonostante la relativa semplicità di queste sezioni, dobbiamo dire che le scazzottate si sono rivelate lente e difficili da gestire, soprattutto in presenza di più di un avversario. Pistole alla mano il discorso cambierà sensibilmente. Il rinnovato sistema di puntamento e l'introduzione delle coperture regaleranno infatti agli scontri a fuoco una profondità tattica fin'ora estranea alla serie. Una volta individuato un rifugio sicuro, potremo infatti sfruttarlo per evitare i proiettili nemici ed aspettare il momento opportuno per eliminarli.

In particolare, la mezza pressione del grilletto sinistro ci permetterà di mirare manualmente, magari dirigendo i nostri colpi verso elementi sensibili dello scenario, mentre premendo a fondo lo stesso grilletto si attiverà il sistema di auto puntamento che inchioderà il mirino del nostro “ferro” al petto dell'avversario più vicino. In quest'ultima modalità sarà comunque possibile modificare la traiettoria dei proiettili con lo stick analogico di destra che, mosso ripetutamente verso l'alto od il basso, ci permetterà di realizzare sventagliate dirette alla testa od alle gambe dei nemici.