Gli eroi salvano la galassia nella recensione di MARVEL Cosmic Invasion
Dotemu non conosce la superhero fatigue
Se l’idea di dover attendere fino a dicembre del 2026 per poter assistere a una nuova, gigantesca battaglia che coinvolga tutti gli eroi dell’Universo Marvel con l'arrivo nei cinema del tanto hypato Avengers: Doomsday, Tribute Games e Dotemu hanno la soluzione che fa per voi. È infatti disponibile da ora su PC e console MARVEL Cosmic Invasion, un’avventura ricca di scontri che conduce gli eroi Marvel ai confini della galassia e che al contempo celebra un genere intramontabile, il picchiaduro da sala giochi.
In una galassia lontana lontana
Nella galassia Marvel si aggira una minaccia che non ha precedenti ed è pronta a raggiungere la Terra, eliminando lungo la sua strada ogni forma di vita conosciuta. La Annihilation Wave, setta di distruttori galattici guidata dal temibile Annihilus, ha fissato sulla Terra il suo prossimo obiettivo e da New York al Wakanda, dalla Terra Selvaggia alla Zona Negativa, l’invasione è già in corso. Per opporsi alla minaccia della cancellazione dell’esistenza, che appare ineludibile, un manipolo di eroi ha unito le forze per respingere l’invasione. Su questa epica trama da crossover estivo, Tribute Games ha innestato una struttura profondamente debitrice nei confronti del picchiaduro da sala giochi (altro classico estivo, a ben pensarci) ripensato però per adattarsi al 2025 con una serie di piccole modifiche, rispettose della tradizione, ma abbastanza gustose da far avvertire il sapore di novità.
La Modalità Campagna segue infatti dal punto di vista concettuale la struttura classica del picchiaduro a scorrimento. L’avventura è raccontata attraverso una serie di livelli ambientati in luoghi diversi dell’Universo Marvel, distribuiti lungo un percorso di avanzamento, ciascuno introdotto da un breve filmato introduttivo, affrontabile con una coppia di eroi scelta tra quelli al momento disponibili. Fino a qui, tutto secondo la norma. Vite e possibilità di continuare, però, sono illimitate, e anzi si è proprio invitati a rigiocare più volte i vari livelli non solo per mettersi alla prova con un eroe differente, ma anche per migliorarne le abilità e il lavoro di squadra. Ottenendo successi sul campo, infatti, ciascun eroe traduce il proprio contributo in battaglia in un aumento di livello a fine missione che si concretizza in una maggiore efficacia in combattimento.
Visto che i ragazzi di Tribute Games vi conoscono, per evitare che vi concentriate solo sui vostri preferiti, portando Spidey e Iron-Man al livello massimo e lasciando i poveri Beta Ray Bill e Nova a terra, ciascuna missione presenta una serie di sfide legate a un preciso set di personaggi. Le sfide dei livelli più avanzati potrebbero però avere per protagonisti personaggi usati poco in precedenza, o appena aggiunti al roster attraverso gli eventi della trama (unico modo per sbloccarli), rendendo così necessario il loro potenziamento in qualche livello precedente per portarli a un livello adatto alla difficoltà proposta dal livello (o magari per sbloccare la loro abilità passiva).
Anche se nessuno vi vieta, in teoria, di procedere per l’intera avventura solo con il Lancia-Ragnatele e Testa di Latta se così vi aggrada, ma se puntate a raccogliere tutti i collezionabili un po’ di pseudo-backtracing è obbligatorio, per quanto non particolarmente pesante. A dirla tutta, MARVEL Cosmic Invasion permette anche di essere giocato esattamente nelle stesse condizioni di una sala giochi virtuale. La Modalità Arcade, la seconda disponibile, è esattamente questo: l’intera avventura affrontabile con vite e possibilità di continuare limitate, facendo affidamento solo su riflessi, nervi e memoria per arrivare ad affrontare Annihilus nella battaglia finale.
Gli eroi MARVEL contro la Cosmic Invasion
Il picchiaduro a scorrimento però, è un genere ruffiano, così solido di suo che bastano poche variazioni per vivacizzarlo, senza bisogno di stravolgerlo. La partita di solito infatti si gioca altrove, sul campo di battaglia e nei panni di chi lo calpesta. Detto in altri termini, più di come si menano le mazzate, spesso conta dove si menano e con quali personaggi. E in questo senso, Tribute Games si è giocata molto bene le proprie carte. Il roster iniziale, ben nutrito e vario, pesca da diversi angoli dell’Universo Marvel (nonostante immagino ci siano sempre limitazioni legate ai diritti), tra grandi classici come Cap e Wolverine ai personaggi legati alla dimensione cosmica (Silver Surfer e Nova), dai favori del pubblico (Rocket Raccoon) agli outsider (She-Hulk), con un occhio ben attento sul presente (Cosmic Ghost Rider).
Ciascun personaggio sfoggia un set di mosse sufficientemente ampio tra combo, attacchi legati al focus come lanci e raggi vari, abilità passive, parate/parry e attacchi speciali, con evoluzioni nel tempo. Poiché la selezione prevede una coppia di eroi è anche possibile eseguire manovre combinate, stile wrestling, chiamando in causa il compagno nei momenti di necessità. La caratterizzazione è ottima, sia dal punto di vista stilistico (ne parliamo tra poco) che del move-set del personaggio: è innegabile la soddisfazione che si prova quando con Wolverine ci si lancia addosso a un nemico e tenendolo saldo con le gambe lo si affetta con una pioggia di artigliate.
La varietà dei nemici non è eccezionale, ma è in parte compensata dai numerosi scenari che mappano con la vivacità del bitmap quasi l’intera estensione dell’Universo Marvel, regalando già nei primi livelli battaglie decisamente suggestive come quella sopra u n helicarrier dello S.H.I.E.L.D. in movimento o la corsa sul ponte dell'arcobaleno che altera la prospettiva.
Benché giri senza intoppi (ma con tempi di caricamento ovviamente più lunghi) anche sul notebook muletto con scheda grafica integrata che uso per scrivere in movimento, MARVEL Cosmic Invasion offre una versione deliziosa dei luoghi del cuore di ogni lettore Marvel popolate di eroi che nelle movenze conservano un fascino antico, seppure in chiave moderna. Più in generale MARVEL Cosmic Invasion fa un ottimo lavoro di cesura tra classico e moderno (nelle illustrazioni usate per i filmati tra i livelli mi è sembrato di scorgere il contributo di Humberto Ramos e altri celebri illustratori della Casa delle Idee), sfornando un picchiaduro divertente, coloratissimo, ottimamente ispirato e senza pensieri, con la possibilità di affrontarlo con un maggiore livello di profondità, senza che ciò ne comprometta l’accessibilità e l’immediatezza, offrendo come ricompensa una valanga di costumi e personalizzazioni che faranno la gioia di tutti i true believers. La possibilità di giocarlo in quattro (gestendo ciascuno una coppia), anche online e cross platform è la ciliegina sulla torta.