Football Manager 26, la recensione: è tornato il re?

Torna il manageriale calcistico per definizione dopo un anno di pausa: cosa c'è di nuovo?

di Fabio Fundoni

Football Manager 26: il ritorno del manageriale per antonomasia!

Dopo tanti anni in cui l’uscita di Football Manager è stato un appuntamento fisso, Sports Interactive ha deciso di marcare visita e mettere da parte l’ipotetico FM 25, per concentrarsi su quello che sarebbe stato Football Manager 26, titolo di cui state per leggere la nostra recensione nella sua versione PC, tra l’altro presente nell’offerta PC Game Pass di Microsoft. Presentare Football Manager è quasi superfluo, visto che da anni è letteralmente il sinonimo di gestionale calcistico e che ha accompagnato intense sessioni ludiche di tantissimi appassionati, al punto che anche se non si ama il calcio, se si è alla ricerca di un titolo manageriale capace di regalare soddisfazioni, si è sempre guardato verso FM come a un porto sicuro.

Un database sconfinato, la possibilità di mettersi alla guida della propria squadra del cuore o della più sconosciuta compagine al mondo e la sicurezza di avere letteralmente in mano il destino del team, gestendone tanto il lato economico quanto quello tecnico sportivo, naturalmente dovendo tenere sotto controllo decine e decine (e decine…) di numeri, fattori e statistiche, sia che si voglia giocare da soli o in multyplayer.


Non perdiamo altro tempo, venite insieme a me davanti alla lavagnetta tattica del nostro campo di allenamento e prendiamo insieme le redini del Cagliari per scoprire cosa ha da proporci FM 26, ma non preoccupatevi, se anche non vorrete sposare la causa della compagine rossoblu e accasarvi altrove, non ve ne vorrò. Tra l'altro sappiate che potete perfettamente utilizzare i salvataggi di FM 23 e FM 24, così da non perdere la vostra storica carriera.


Le principali novità di questa edizione di Football Manager sono l’arrivo di un nuovo motore grafico 3D, l’Unity e l’inserimento del calcio femminile (14 leghe divise per 11 nazioni), ma c’è molto altro da scoprire riguardo il portare avanti il nostro team. Partiamo scegliendo che database caricare, quanti campionati rendere giocabili e, ovviamente, su che panchina sederci (ma rimane valida l’opzione di partire come disoccupati e cercare un ingaggio ai primi esoneri stagionali). Si crea un profilo allenatore dove davi volto e aspetto al nostro avatar, oltre a un curriculum sportivo: siamo una leggenda vivente, un allenatore come tanti o un esordiente alla ricerca dell’occasione della vita? Inutile dire che la nostra credibilità sarà importante per società, giocatori, tifosi e stampa, ma questo è solo uno dei tanti elementi da tenere da conto. Come sempre, alla scelta della grandezza del database da caricare, il gioco ci indica se il nostro hardware lo potrà gestire senza rallentamenti o se dovremo armarci di pazienza tra un calcolo e l’altro, ma per vostra comodità segnalo quanto dichiarato dal team di sviluppo alla voce "requisiti", dove si nota che anche senza un PC di ultima generazione potrete diventare manager virtuali, magari rinunciato a qualche fronzolo e caricando solo uno o due campionati di database.:

Football Manager 26: i requisiti 

Requisiti minimi:

  • Processore: Intel Core i3-530 o AMD equivalente.
  • Memoria: 4 GB di RAM.
  • Scheda grafica: NVIDIA GeForce 9600 o AMD Radeon HD 5450.
  • Spazio su disco: 7 GB di spazio disponibile.  

Requisiti consigliati:

  • Processore: Intel Core i5-2400 o AMD equivalente.
  • Memoria: 8 GB di RAM.
  • Scheda grafica: NVIDIA GeForce GTX 660 o AMD Radeon HD 7850.
  • Spazio su disco: 7 GB di spazio disponibile. 

Football Manager 26: la dura legge del goal

Appena seduto sulla mia nuova panchina sono passato dalla schermata principale chiamata Portale, da cui si dirama ogni notizia in entrata ed è possibile raggiungere qualsiasi fattore che riguarda la gestione del team. Naturalmente l’idea di base è sempre la stessa: si controlla la propria rosa, le giovanili, il sistema di allenamento, i propri aiutanti, le infrastrutture, le finanze, il mercato e via dicendo: nulla che possa cogliere di sorpresa un veterano di FM. Quello che, però, mi ha lasciato stranito è il nuovo sistema di gestione dell’interfaccia e la navigazione tra una sezione e l’altra, oltre alla marea di informazioni a cui alcune schermate ci espongono, comprese notizie pop-up che dovremo sistematicamente chiudere per andare avanti. Inoltre mentre in passato ci si metteva relativamente poco ad eseguire specifiche azioni, adesso si è costretti a compiere più “click”, spesso in situazioni che sono tutto fuorché intuitive. A patire maggiormente è la fase di mercato, dove muoversi tra scout e liste di calciatori o calciatrici è sin troppo elaborato. Con il passare delle ore di gioco le cose migliorano, ma non più di tanto, soprattutto se vorremo osservare un possibile acquisto in ogni sua qualità e, magari, rapportarlo a chi abbiamo già in rosa. 


Novità non solo visive, ma anche gestionali per quel che riguarda le tattiche, dove la fase di possesso palla è ben distinta da quella in cui dovremo arginare l’avversario. Questa è sicuramente una delle novità più ghiotte per i manager e permette una buona liberta d’azione per avere un controllo davvero completo della propria squadra, ma anche qui regna una certa confusione visiva dell’interfaccia, mentre alcune scelte potevano decisamente essere più ovvie. C’è una grande quantità di tattiche da scegliere, ma una volta selezionata una base avrei gradito poter agire direttamente sul giocatore e spostarlo sul campo in punta di mouse, così da regolare al millimetro la sua posizione. Resta il fatto che, utilizzando il tempo adeguato e con un po’ di pazienza, i risultati che si possono raggiungere sono soddisfacenti.

Durante la mia avventura ho testato diverse formazioni con relative indicazioni a tutto tondo, cercando di farle combaciare con punti forti e deboli della rosa e ho potuto notare, come da sempre accade in Football Manager, che il sistema continua a essere coerente con le scelte fatte e con le capacità dei giocatori a libro paga, tanto che ho passato mesi a cercare disperatamente di arginare un chiaro problema della mia fascia difensiva destra, per poi riuscire a trovare la quadra, con mia grande soddisfazione. Ho qualche dubbio sul funzionamento dell'opzione che permette di vedere il risultato immediato di una gara: ad esempio dominando alla grande il primo tempo, scegliendo di passare subito al "novantesimo", alcune volte ho subito delle sonore sconfitte che sembravano avere poco a che fare con i reali valori in campo, ma immagino che il tutto sia sistemabile tramite patch.

FM 26: come funziona il nuovo motore 3D?

Passiamo al tanto citato utilizzo del motore Unity per la rappresentazione 3D delle partite, che potremo sfruttare a nostro piacimento in base a quanto tempo vorremo utilizzare nel seguire una singola gara. Testando le varie opzioni ho notato qualche bug legato al vedere in 3D solo le azioni più pericolose, visto che a volte il sistema si è “incantato” e anche dopo la fine del momento di pericolo ha continuato a farci vedere il continuo del gioco. Dal punto di vista tattico l’uso del 3D è utile in modo da vedere i reali movimenti dei nostri atleti, ma la resa è decisamente rivedibile, con una qualità che poco a che vedere con i giochi moderni.

Naturalmente nessuno si aspettava che un titolo così vorace di potenza di calcolo potesse mostrare una grafica anche solo simile a quella dei titoli dove la partita è il fulcro, ma la resa è abbastanza deludente, tra movimenti legnosi e aspetto anche dei calciatori più famosi che non rende giustizia a un titolo che si fregia dei diritti FIFA. Ricordiamo che, a oggi, i diritti del mondo del calcio sono frammentari e sebbene il gioco edito da SEGA si sia accaparrato molti dei tornei ufficiali (compresi i mondiali che avranno un update dedicato), il discorso è più complicato per le leghe e gli atleti. Alcune squadre sono senza nome e marchi ufficiali, senza contare che non tutti i calciatori hanno la loro foto profilo. Ad esempio, in Serie A l’Atalanta diventa Bergamo, l’Inter i Blu-ner, il Napoli è Parthenope e altre ancora, con una manciata di team che cade in questo compromesso.


Football Manager 26 porta avanti la tradizione e per riuscire ad essere un buon manager si devono tenere da conto tantissimi aspetti della vita del “mister”, ma sembra che il tentativo di innovarsi dei ragazzi di Sports Interactive non sia andato del tutto a buon fine. Certo, il gioco non è mai stato indirizzato ai casual, ma adesso alcuni passaggi sembrano davvero troppo cervellotici e si sarebbero potuti rendere più semplici, senza contare che l’utilizzo del nuovo motore 3D necessita di maggior esperienza. FM 26 fa storcere qualche naso, ma sotto una scorza non perfettamente confezionata, mantiene indubbie qualità nella sua struttura gestionale.