F-Zero X

FZero X
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Dov'eravate nel '91? Guardatevi negli occhi, vi siete forse persi un pezzo di storia moderna dei videogiochi? Brutto affare, ma nulla d'irrimediabile. Chi ha vissuto quel biennio del lancio della console a 16 bit Nintendo, il Super Famicom/Super Nintendo, può probabilmente essere soggetto a crisi mistiche e coccoloni storici al sentir risuonare nomi come Mute City, Port City e via di questo passo. In una tempesta di ricordi che coglierà tali giocatori, la mente potrebbe essere effettivamente assalita da una marea di colori scintillanti, da un'inspiegabile sensazione di movimento e di rotazione da tante altre belle rimembranze lacrimose. Per chi non c'era, bando ai sentimentalismi e date il bentornato a un Re dei Re, F-Zero!SQUILLI DI TROMBE!Sette lunghi anni, e Shigeru Miyamoto riporta nelle case di tutti i fan Nintendo quella strepitosa alchimia di giocabilità e frenesia che fecero del primo F-Zero (SNES-1991) un autentico must per la console Nintendo. Provare F-Zero X é come tornare a casa dopo tanto tempo, ritrovarsi in un ambiente amico e tornare alle sane vecchie abitudini. E ben vengano abitudini di questo tipo... Ma torniamo coi piedi per terra e vediamo di far capire che tipo di gioco é F-Zero X anche a chi non ha avuto la fortuna di apprezzare il primo capitolo per Super NES. Innanzitutto si tenga presente che quei piccoli capolavori di WipEout, WipEout 2097 e WipEout 64probabilmente non esisterebbero se anni prima non ci fosse stato Mr. Miyamoto con il suo F-Zero. In un tripudio di astronavi capaci di toccare velocità inimmaginabili, il Mode 7 dello SNES (effetto che permetteva di ruotare qualsiasi agglomerato di pixel bitmapposi e ricrearequindi situazioni assai più evolute tecnologicamente) si offriva in una delle sue incarnazioni migliori, dando ai giocatori la possibilità di lottare per la palma di miglior pilota della Formula Zero. Niente fronzoli inutili, scegliete la macchina, una tra le tre coppe esistenti e schiacciate a tavoletta il pedale, sospesi a pochi centimetri da terra grazie ai nuovi motori a propulsione al plasma. Nasceva così il genere dei giochi di guida spaziali, che fino ad allora non avevano riscosso particolare successo. F-Zero X riprende esattamente lo stesso principio, aggiungendo una veste grafica rifatta e, soprattutto, una fluidità (60 frame al secondo SEMPRE, li ammazzassero stecchiti quei giapponesi!) e una velocità assolutamente impressionanti, fattori particolarmente significativi se legati alla possibilità di giocare in multiplayer (fino in 4) con una sola console e con una copia del gioco
F-Zero X
Un gioco di guida? Un cartone animato più che altro...

F-Zero X
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F-Zero X

Codemasters ha fatto dell'espressione Pure Gameplay il suo motto, e in un certo senso glielo si può anche concedere (Micro Machines è loro dopotutto), ma allora cosa dovrebbe dire Mr. Miyamoto e il suo celebre Miyamoto Touch? Ancora una volta F-Zero X è la spettacolare vittoria della giocabilità, della frenesia, dell'adrenalina e della sfida su troppi giochi che puntano solo ad abbagliare gli occhi dei giocatori, ma non il cuore. Come il migliore poeta romantico, Miyamoto tocca invece la straordinaria pompetta di sangue di ogni giocatore. F-Zero X è giocabilità allo stato puro, è (mi ripeto) frenesia senza sosta e adrenalina che scorre nelle vene... signori e signori, F-Zero X.