Dust & Neon - C'era una Volta il West - Recensione PC

Quando la dura legge del west incontra i neon del cyberpunk, ecco apparire questo nuovo Twin Stick Shooter che arriva dalla fredda Svezia

C’era una volta il West. Mentre molti cercatori d’oro inseguivano la fortuna, altri si ammazzavano per un pugno di dollari in strada, affidando la propria vita a un revolver. In Dust & Neon l’odore della polvere da sparo è praticamente lo stesso di un tempo, peccato però che si tratti, in questo caso, di un futuro post-apocalittico dove i robot hanno avuto la meglio, creando batterie di T-1000 brandizzati come dei veri e propri pistoleri del Far West. 

In questo universo parallelo, David Marquardt Studios ha realizzato un twin-stick shooter semplice quanto efficace, dove ad avere la meglio sarà il giocatore meglio predisposto a mettersi in gioco armato di gamepad, questo perché la configurazione mouse e tastiera finisce per risultare un po’ macchinosa in sede di ricarica.

Ma attenzione. A premere il grilletto ci vuole davvero poco, l’importante è farlo con la giusta condizione di causa.

Dust & Neon - C'era una Volta il West - Recensione PC

Dust & Neon: quel mezzogiorno di fuoco che non passa mai

L’introduzione della nuova opera del piccolo studio svedese indipendente sopracitato si apre con la più classica delle trame a sfondo futuristico: uno scienziato è riuscito a creare il perfetto ibrido tra umano e robot. La sua missione non è però quella di tornare indietro nel tempo per uccidere Sarah Connor ma, più semplicemente, dovrà al contrario restare nella propria epoca con il compito di distruggere il maggior numero di robot presenti sul territorio.

Scritto così potrebbe sembrarvi riduttivo, ma in fin dei conti Dust & Neon non vuole minimamente inscenare una narrazione complessa o ricca di colpi di scena, piuttosto tenta la strada più semplice, ricercando un canovaccio narrativo lineare quanto efficace. Ce lo dimostra il tutorial, veramente ridotto all’osso e pensato giusto per fornirci le basi dei comandi insieme a qualche informazione su abilità e venditori (che vedremo dopo). E ce lo dimostra il gameplay, saldamente fedele al genere proposto.

Un twin-stick shooter non ha bisogno di moltissime presentazioni: lo scopo del gioco, infatti, è quello di destreggiarsi all’interno di arene popolate da nemici più o meno pericolosi, da abbattere nel minor tempo possibile grazie all’utilizzo delle proprie armi. Migliore è l’abilità nel mirare con lo stick dedicato, maggiore sarà la nostra efficacia sul campo, in un gioco di colpo e ricarica dove ad avere la meglio, come di consueto, sarà colui che riuscirà a gestire bene i tempi tra un caricatore e l’altro. 

Spiegato così sembra facile, e all’inizio lo sembra pure, ma proseguendo nel gioco ci si accorge che la tipologia dei nemici migliora col tempo, richiedendo così un maggiore impegno del giocatore che non dovrà più affidarsi soltanto all’abilità di mira, ma dovrà utilizzare in qualche modo anche le coperture e la schivata. 

Dust & Neon - C'era una Volta il West - Recensione PC

E' la linearità a impolverare il neon?

Giocando a Dust & Neon ci si accorge, dopo qualche ora, che il titolo sembra per l’appunto troppo lineare, messo anche a confronto con altri prodotti appartenenti alla stessa fascia di produzione. Il problema non è solo narrativo, ma si ripercuote anche nelle meccaniche, dal momento che la maggior parte delle missioni proposte cambierà soltanto di nome, proponendo di fatto la stessa identica attività svolta nelle altre.

Il titolo di David Marquardt Studios abbozza anche qualche elemento ruolistico, meglio identificato dalla possibilità di sbloccare abilità passive ad ogni passaggio di livello. Oltre a questo, Dust & Neon offre alcune valute in game che possono essere spese per l’acquisto di alcune armi nei venditori dedicati, accompagnati per l’occasione dalla presenza dei nuclei, che potranno essere spesi nell’hub centrale presso una stazione dedicata.

I potenziamenti sono utili ai fini del gameplay, perché capiterà di riuscire a potenziare il drop di alcune armi più rare, nonché la possibilità di trovarle presso i venditori dedicati. L’economia del gioco segue la stessa linearità della narrazione, risultando un buon contorno ma nulla più. Il nostro alter ego potrà equipaggiare fino a tre armi diverse, ognuna munita di una modalità di ricarica univoca, ben rappresentata graficamente da un pannello dedicato in sovraimpressione, che apparirà bene in evidenza all’interno dell’interfaccia di gioco.

La mole di armi presenti differisce per tipologia e potenza, ma il feeling, arma alla mano, resta quasi sempre lo stesso come se la tecnologia spesa sia stata semplicemente adattata alle armi di un tempo, cambiandone giusto qualche effetto e nulla più.

Tecnicamente Dust & Neon offre un piacevole spettacolo in grafica cartoonesca, munita da colorazioni perfettamente in linea con il periodo storico, seppur distopico, che vedrà giusto qualche cambiamento grazie alla presenza di neon (ma non mi dire) collocati in giro per l’ambientazione. Le aree di gioco sembrano un po’ riciclate in merito agli asset utilizzati per il level design, ma d’altronde, considerando la tipologia di gioco che abbiamo di fronte, difficilmente lo si può considerare come un vero e proprio difetto.

Dust & Neon - C'era una Volta il West - Recensione PC

Dust & Neon

Versione Testata: PC

7

Voto

Redazione

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Dust & Neon

Dust & Neon fa il suo lavoro senza strafare, inscenando uno spettacolo che saprà gratificare gli appassionati, senza però avere quell’effetto wow che ci si aspetterebbe da produzioni più recenti. Le intenzioni positive ci sono tutte, lo studio svedese si è impegnato nel rendere il titolo avvincente sul fronte del gameplay, che può tranquillamente trasformarsi in una prima spilla da sceriffo da appendere fieramente sul petto. Prezzo forse non proprio conforme all’offerta, ma di questo potremmo parlarne all’infinito, è giusto menzionarvelo per dovere di cronaca alla fine della disamina.