Dead Island: Riptide

Dead Island Riptide
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Uscito nel non troppo lontano 2010, il primo Dead Island aveva richiamato l'attenzione di tutti i videogiocatori, e non solo, per un trailer d'annuncio in CG che aveva fatto il giro del mondo in pochissimo tempo. La qualità altissima della creazione di Techland - tanto da meritarsi un premio alla rassegna di Cannes - aveva posto i riflettori sul titolo fino a quel momento rimasto nell'anonimato.

Dopo un discreto successo, gli sviluppatori polacchi ci riprovano con questo seguito - anche se hanno più volte precisato che si tratta di uno spin off - in cui torneremo a giocatore nei panni dei quattro immuni che cercano di sopravvivere all'infezione scoppiata sulle isole del sud del pacifico. Ce l'avranno fatta? scopriamolo insieme!

Dead Island: Riptide


Isola nuova, problemi vecchi!
Come detto il titolo ci metterà nuovamente nei panni dei nostri quattro eroi. Logan, Sam B, Xian Mei e Purna che scappati dall'isola di Banoi con un elicottero, riusciranno a trovare apparente riparo su una nave militare. Tranquillità che riusciranno a godersi per un tempo relativamente breve, visto che una terribile tempesta farà naufragare la nave sulle coste dell'isola di Palanai, un'altra isola dell'arcipelago situato nel sud del pacifico. Al gruppo si unirà anche John Morgan, ex soldato anche lui immune al virus e molto abile nel combattimento corpo a corpo, sopratutto quando utilizza degli artigli simili a quelli di Wolverine.

Scopo del gioco sarà, ovviamente, quello di scappare nuovamente dal terrore dopo aver scoperto che anche quest'isola é stata infettata. Nonostante all'interno del plot narrativo siano presenti antagonisti, tradimenti e qualche piccolo colpo di scena, ancora una volta ci troviamo di fronte ad un titolo che sicuramente non fa della trama il suo punto di forza. I dialoghi sono concisi e quasi mai fanno trasparire la personalità di coloro che stiamo impersonando. Un problema ben presente anche nel capitolo precedente a cui gli sviluppatori pare non abbiano voluto porre rimedio.

Sotto l'aspetto prettamente ludico, invece, se avete avuto modo di giocare il primo capitolo della serie, non avrete difficoltà a prendere confidenza anche con quest'ultimo. A partire dalla giocabilità sino ad arrivare alla mappatura dei tasti il concept di gioco non é cambiato. Ci troviamo ancora una volta davanti ad un first person shooter arricchito da elementi ruolistici. Scelto il personaggio dovremo, infatti, farlo crescere con i classici punti esperienza e migliorare i rami delle abilità presenti che prevedono miglioramenti difensivi, curativi, offensivi e dell'abilità speciali specifica per ogni personaggio. Esattamente come il primo episodio, grossa enfasi sarà data al combattimento all'arma bianca. Sparsi per i livelli avremo modo di trovare tantissimi tipi di armi reali o improvvisate. Remi, accette, mazze chiodate, asce e tanto altro ancora. Queste, ovviamente, man mano che le useremo si consumeranno, anche se a differenza del passato una volta esaurite potranno comunque essere tenute all'interno del proprio inventario in attesa di riparazione.



Riparazione che potrà avvenire solamente quando troveremo tavoli da lavoro che ci permetteranno -appunto- sia di far tornare efficaci gli strumenti da mattanza, ma anche di migliorare le loro caratteristiche e, previo recupero di progetti sparsi in giro per il mondo di gioco, modificarli rendendoli ancora più letali con acido, elettricità o fuoco.

Gli sviluppatori hanno anche cercato di rendere più importante e corposa la presenza delle armi da fuoco. Ora sarà più facile trovarle in giro per i livelli e solo un uso smisurato di quest'ultime ci lascerà a secco di munizioni. Le bocche da fuoco hanno anche subito un ritocco totale nella balistica, rendendole più efficaci se si mira alla testa del non morto o nei punti vitali dei nemici. Inoltre, anche questa tipologia d'arma potrà essere modificata creando progetti tanto elaborati quanto fantasiosi.

Come sempre ogni personaggio preferirà un tipo di oggetto contundente, tuttavia, utilizzando sempre lo stesso tipo di arma (ad impatto, da taglio o da fuoco) potremo migliorare l'abilità che abbia con quella categoria di armi, rendendole più efficaci anche se non é lo stile che padroneggiamo.

Tutto é fatto, ovviamente, in funzione dell'uccidere gli zombie per sopravvivere e per superare le diverse missioni sia primarie che secondarie che i diversi personaggi ci metteranno davanti. Sia per quanto riguarda i camminatori che per la tipologia di missioni gli sviluppatori hanno voluto regalare qualche novità.

Dead Island: Riptide


Per quanto riguarda i nemici che incontreremo sul nostro percorso, oltre al versione classica dello zombie, troveremo quelli rapidi ed in grado di correre, gli assassini - temibili giganti difficili da abbattere -, grassoni sputa veleno e tante altre tipologie. Il parco mostri, inoltre, si arricchisce anche di due new entry: degli scienziati mutati che lanciano granate velenose e i galleggiati, nemici apparentemente morti nell'acqua ma che in realtà aspettano l'agguato per colpire quando meno ve lo aspettate. Nemici aggiunti in maniera non del tutto causale, visto che oltre alle auto in questa versione del gioco potremo anche metterci alla guida di imbarcazioni, anche se come avrete facilmente intuito la gita sul fiume non sarà delle più tranquille.

Dead Island: Riptide
7.5

Voto

Redazione

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Dead Island: Riptide

Dead Island: Riptide é il classico more of the same che accontenterà i fan del primo prodotto. Qualche piccola aggiunta non basta a giustificare un'impalcatura che non offre particolari elementi innovativi su cui riflettere. Se avete amato il primo apprezzerete anche questo, se lo avete odiato..be la risposta é superflua!