Bye Sweet Carole, il capolavoro italiano nato da un lutto

Tra horror maturo, una grafica che sembra uscire da un film Disney e temi universali.

di Luca Gambino

Una terapia chiamata videogioco: Il messaggio segreto nascosto nella fiaba oscura

Ho iniziato a scrivere Bye Sweet Carole subito dopo la morte di mia madre. 

Sono le prime parole che l’autore italiano Chris Darril ha usato per raccontarci la genesi del gioco appena disponibile sugli store digitali di tutte le piattaforme.

Realizzarlo, continua, mi ha aiutato a elaborare il lutto, a canalizzare il mio dolore nella scrittura e nella sua realizzazione. E’ stato terapeutico.


E in effetti, dietro l’aspetto fiabesco che sembra uscito da un libro dei fratelli Grimm, Bye Sweet Carole non è un gioco “per bambini”. Parla di perdita e riconquista, di resilienza e speranza, della continua ricerca di una soluzione permanente al dolore. Temi importanti e universali che non rinnegano, però, lo stile di Darril, che ha fatto dell’orrore il suo vero marchio di fabbrica.

Dopo l’ottimo successo di Remothered, Bye Sweet Carole riprende i temi adulti e il malessere sotterraneo tipico dei giochi horror, travestendolo da un “Innocuo” gioco a scorrimento che mescola enigmi, esplorazione e tanta, tanta, narrazione. A cui si aggiunge la possibilità di nasconderci ai mostri che dovremo affrontare nel gioco. Un vero e proprio marchio di fabbrica nell’universo “Darrelliano”.

Non è un caso che il New York Times e Forbes abbiano inserito Bye Sweet Carole tra i giochi più importanti dell’anno e che per qualcuno possa essere uno dei candidati più papabile per essere una delle sorprese per i prossimi The Game Awards. Perché al di là di qualche legnosità nelle animazioni e una UX che a volte “si incastra”, Bye Sweet Carole è un gioco che ha tutti gli elementi giusti per intrattenere, divertire e portare ad una riflessione.

L'horror si traveste da favola disney: il mix esplosivo tra enigmi, esplorazione e paura

Lavorando per sottrazione, il sistema di controllo e l’interfaccia utente si sono asciugati tantissimo, lasciando spazio ad un’azione di gioco che rispecchia la semplicità di fondo, dando modo alla narrazione di emergere e diventare il fulcro del gioco. Una vera e propria favola per adulti, accompagnata da uno stile estetico che sembra uscire dai migliori prodotti Disney. Tutto disegnato a mano, tutto perfettamente calibrato nei colori e nell’illuminazione da lasciare davvero sbalorditi.

E in un momento in cui i giocatori lamentano la mancanza del doppiaggio in italiano, ecco l’ulteriore perla della localizzazione completa, sia per i testi che per le voci, con un cast davvero perfetto in tutti i ruoli, con un meraviglioso Bruno Schirippa in veste di narratore.

Bye Sweet Carole è un brillante esempio di artigianato italiano (con un team quasi interamente femminile), con uno stile di narrazione unico e meccaniche di gioco che racchiudono un adeguato tasso di sfida per tutti i tipi di giocatori. Perdersi un’avventura come questa sarebbe un vero peccato.

Per noi è un must have