Recensione The Outer Worlds: Pericolo su Gorgone

Chi ha detto che le avventure su Alcione sono concluse?

di Simone Rampazzi

A distanza di nemmeno un anno dall’uscita di The Outer Worlds, Obsidian Entertainment rilascia finalmente il primo contenuto aggiuntivo del gioco, un’avventura intensa pronta a darci una buona ragione per tornare nell’universo di Alcione. Pericolo su Gorgone, come suggerisce il nome, conduce il protagonista e la sua banda disagiata nell’asteroide di Gorgone, luogo che nasconde non solo qualche insidia ma anche tanto, tantissimo divertimento.

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L’avvio di Pericolo su Gorgone è già tutto un programma: durante una delle tante scorribande per Alcione, il nostro personaggio alla guida dell’Inaffidabile riceve un pacco da un mittente sconosciuto, contenente per la gioia di pochi un braccio mozzato e un invito, primo di una serie di sfortunati eventi che ci metterà in contatto con famiglie facoltose, robot sgangherati e qualche segreto corporativo della Soluzioni Spaziali.

La famiglia Ambrose, rappresentata nelle vesti dalla giovane Wilhelmina (detta Minnie), ha bisogno di recuperare un diario perduto su Gorgone, precisamente in un centro di ricerca chiuso tempo addietro senza alcuna ragione. La giovane rampolla di famiglia vuole far luce sul mistero della scomparsa della madre, rivendicando contestualmente l’onore perduto a causa dei misfatti accaduti proprio sul piccolo asteroide.

L’intera narrazione procede senza intoppi fino alla realizzazione stessa della trama, tra dialoghi e sparatorie solitamente al limite dell’assurdo. Certo, Pericolo su Gorgone è un contenuto che tenta di presentarsi come un noir investigativo, sebbene spesso le missioni tendano più a donarci la sensazione di passeggiare dal punto A al punto B compiendo la solita serie di missioni standard senza poter fare molto altro.

Non ci sono ulteriori cambiamenti al sistema di gioco, che resta quindi identico all’opera di riferimento, come non ci sono ulteriori cambiamenti in merito ad armi, nemici e quant’altro, un altro piccolo neo che va lievemente a inficiare su quanto compiuto dagli sviluppatori in sede di realizzazione. Si avverte essenzialmente la sensazione che il contenuto aggiuntivo non sfrutti il massimo delle potenzialità dell’opera, fermandosi nella scala di gradimento a un piacevole extra di contorno, accompagnato solo dall’incremento del level cap.

Al netto di questo piccolo difetto, gli amanti di The Outer World troveranno comunque pane per i loro denti, giacché il DLC rappresenta comunque una piacevole occasione per tornare sul gioco grazie al prezzo (ragazzi, 14,99€). Tra l’altro oltre all’asteroide di Gorgone è possibile visitare nuove location presenti sui pianeti già visitati in precedenza durante l’avventura principale, pronti ad arricchire il background di personaggi e corporazioni già incontrati in precedenza.

Restano le scelte karmiche che hanno segnato la produzione principale, elemento che vi permetterà come al solito di scoprire quanto le vostre propensioni potranno cambiare il volto di questo piccolo sistema spaziale. Concludendo il viaggio si notano infatti delle ottime scelte di level design, elemento che permette ai giocatori un buon quantitativo di scelte accessorie da accompagnare al solito, funzionale ed eccellente, sistema di dialoghi confezionato per il gioco.

Sul fronte meramente tecnico, Pericolo su Gorgone non cambia assolutamente nulla di quanto visto in passato nell’opera originale, ma si sofferma sul caratterizzare le varie ambientazioni presentate, pesando con attenzione l’arredo degli interni e tutto il resto delle scene presenti anche sul fronte esterno. Peccato per i nemici, che ospitano qualche dettaglio distintivo utile se non altro ad accomunarli al nemico di turno, in questo senso avrebbe fatto certamente piacere ricevere qualche aggiunta anche su quel frangente.