The Equalizer 3 Senza tregua: recensione dell'edizione Blu-ray 4K

Tecnicamente all'altezza della migliore tradizione Sony Pictures HE, la versione italiana contiene un'inaspettata sorpresa...

di Claudio Pofi

L'ex sicario per il governo americano Robert McCall (Denzel Washington) ha deciso di andare in pensione presso un delizioso paesino sulla costa siciliana, abbandonando per sempre le armi. Pieno di gente semplice e cordiale, luogo di ritiro che potrebbe essere un vero e proprio Eden se non fosse per il vasto assortimento di criminali locali che taglieggiano i negozianti, bruciando, picchiando e seminando terrore. Dopo aver assistito a una serie di soprusi e violenze, con la legge incapace di gestire la situazione McCall attingerà nuovamente alle sue abilità uniche nella dialettica così come nell'azione, intervenendo a muso duro.

Dopo aver abbandonato la professione di assassino al servizio del governo statunitense, McCall proseguirà a espiare le sue colpe cercando di porre rimedio alle terribili azioni commesse in passato, al fianco di ciò che è giusto a favore degli oppressi. Accanto a lui un anziano medico locale dal cuore d'oro che lo ha in cura, mentre sulle tracce dell'ex killer c'è una giovane agente dei servizi segreti americani.

Non lasciare la strada vecchia...

Nonostante gli sforzi nel rendere intriganti gli eventi anche il terzo capitolo del franchise di Equalizer, sempre diretto con buona mano da Antoine Fuqua, non si avvicina al primo capitolo. Perso all'interno di gabbie narrative e cliché, scivola sempre più nel déjà vu e nello scontato soprattutto nella parte finale. Tra corsi e ricorsi ritroviamo anche il famoso cavatappi, che finisce nello stesso punto vulnerabile in cui ci si aspetta che vada, soprattutto se si è visto il primo notevole film, dove il cattivo infilzato era un tirapiedi della mafia russa: qui il “tappo umano” è invece un affiliato alla camorra.

Forse Washington e i suoi principali collaboratori, come lo sceneggiatore Richard Wenk e lo stesso regista, avranno pensato che la ripetizione aggiungesse un senso di retrospettiva, sorta di nostalgico saluto finale a McCall e al mondo oscuro che si trascina come un'ombra ovunque vada. Un solitario cittadino americano dal carattere apparentemente mite, patriarcale e dal carisma cupo che passa dal sorriso a violenza totale in un istante: giuria, giudice e boia. Pur restando sopra il secondo film, l'avventura girata in parte ad Amalfi e sulla costiera amalfitana vince più per la profondità delle schermaglie verbali messe in opera dal nostro, che con la violenza che segue a ruota.

E se il prequel invece fosse una serie TV?

Strano che al sempre ottimo regista afroamericano, che portò proprio Washington a vincere l'Oscar con il notevole  Training Day, non sia venuto in mente di spostare il baricentro della produzione all'interno di una serie televisiva. Anche se il grande attore ha già dichiarato che questa sarebbe stata la sua ultima interpretazione dell'ex sicario, di fatto Fuqua avrebbe in mente una sorta di prequel per raccontare le origini del personaggio. In Equalizer 3 le scelte nelle riprese appaiono meno irrequiete che in passato, il regista ha ridotto in parte una certa maniacale ostentazione visiva muovendo tra primi piani e panoramiche aeree.

Nel cast il sempre ottimo Remo Girone e la cresciuta Dakota Fanning, con cui Washington è tornato a recitare dopo il notevole Man of Fire – Il fuoco della vendetta, che il compianto Tony Scott diresse nel 2004. A conti fatti la vera novità di questo terzo film sta nelle location e nel misconosciuto cast (dove spicca il volto del veterano Bruno Bilotta, cui è affidata l'apertura della storia), dato che si è preferito restare nell'ambito della familiarità narrativa. Tardiva giunge la spiegazione del perché McCall si trovi in Italia, informazione irrilevante dato che conta unicamente il divertimento nel vederlo punire i cattivi. Per una diversa recensione artistica qui trovate quella di Elisa Giudici.

Equalizer 3 4K - Come si vede

Girato interamente digitale (Arri Alexa 35) a risoluzione nativa 4.6K, il master 4K ha favorito la realizzazione di questo strepitoso UHD. Formato immagine 2.39:1 (3840 x 2160/23.97p), codifica HEVC su BD-66 doppio strato. Uno spettacolo tecnico di altissimo livello, che risalta ulteriormente le scelte del cinematographer Robert Richardson (Aviator, Kill Bill Vol.1, Bastardi senza gloria) che ha impostato toni freddi che attraversano l'intera opera. L'incisività e diversità dei punti luce e la ricchezza cromatica sono legate alla presenza del Dolby Vision, con ulteriore raffinatezza e un superiore senso naturale rispetto alla controparte Blu-ray Full HD/2K, inclusa nell'edizione. 

Anche nelle transizioni più cupe il nero resta profondo, mantenendo una marcatura sorprendente nonostante le ombre pesanti e i toni tipici da noir messi in opera dal regista. I dettagli sono straordinari, ancor più impressionanti rispetto alla versione 2K, contorni nitidi senza alcuna distorsione, le sfumature sottili rivelano una precisione totale, a partire dai primi piani dei volti, mentre solo per qualche inquadratura si percepisce una leggera morbidezza, lasciando l'impressione più di scelte stilistiche piuttosto che compromessi di codifica. Assenti artefatti, banding (sigla Sony in testa a parte) e problemi sulle sfumature colore, mantenendo una resa impeccabile sia nelle scene più buie che con intensa luminosità. Un'edizione nettamente da preferirsi a quella solo Full HD.

Equalizer 3 4K - Come si sente

Da podio anche l'audio, dove l'italiano si piazza un paio di gradini sotto il riferimento assoluto con un'ottima DTS-HD Master Audio 5.1 canali (16 bit), che favorisce la narrazione all'interno di un ricco missaggio tra musiche ed effetti. Ottimo il parlato dal centrale, aggressività per i canali sia anteriori che posteriori e buona profondità del subwoofer: sono sufficienti i momenti concitati del prologo, oppure la seconda parte del racconto, l'attentato dinamitardo o il passaggio delle moto dei criminali per gustarsi una codifica che non delude

Sopra a tutte c'è l'inglese Dolby ATMOS 7.1.4 canali (24 bit), trasformando la colonna sonora in uno spettacolo che fa tornar bambini, arrivando a travolgere l'ascoltatore da ogni singolo diffusore. Un'altra dimostrazione del livello raggiungibile quando il materiale di partenza è clamorosamente ricco di dettagli e sfumature sonore, catalizzando l'attenzione all'interno dei tanti confronti non solo armati ma anche verbali. Una autentica delizia per chi possiede un vero impianto Home Theater a canali separati.

Attenzione all'audio italiano

L'edizione steelbook che abbiamo avuto il piacere di testare include i dischi 4K e 2K serigrafati e localizzati anche per il mercato italiano, ma inserendoli nel player potrebbe non comparire subito la traccia con il nostro doppiaggio. Se l'offerta audio fosse solo inglese, tedesco e turco occorre entrare nelle impostazioni di sistema del lettore e specificare come lingua base l'italiano. Una volta eseguita tale modifica l'offerta audio passa a inglese e italiano, così come finiscono nascosti tedesco e turco. Eagle Pictures ci ha prontamente risposto di aver già provveduto a fare segnalazione presso gli store online, con la seguente dicitura:

"Attenzione. Qualora all’avvio del disco non comparisse nel menu l’opzione audio “italiano”, per riprodurre il disco con audio e sottotitoli italiani assicurarsi di aggiornare il firmware del lettore blu-ray e/o impostare in lingua italiana le opzioni di sistema e di modalità riproduzione audio/sottotitoli direttamente dal menu impostazioni del lettore stesso".

Equalizer 3 4K - Gli extra

Quanto agli extra, come per altre recenti uscite Sony 2023, sono presenti brevi featurette della durata di alcuni minuti che sorvolano senza veramente approfondire alcuni aspetti della produzione.

Si tratta di focus tra location, attori, sequenze action, il personaggio di Robert McCall, la collaborazione tra Washington e Antoine Fuqua e la “reunion” tra Denzel e Dakota. Sottotitoli in italiano.