Amore e morte ai Caraibi: un'indagine romantica tra spiagge paradisiache

Cassady Cruz è una risoluta detective di Detroit, talmente ossessionata dal lavoro al punto di essere mandata in "vacanza forzata" ai Caraibi dal suo diretto superiore. Ma l'arrivo sull'esotica isola di St. Luke non riesce a spegnere il suo istinto da investigatrice. In abiti civili e sorseggiando drink, attira le attenzioni dell'affascinante marinaio locale Travis King, che inizia a flirtare con lei.

In Amore e morte ai Caraibi il colpo di fulmine sembra corrisposto, al punto che Cassidy accetta per il giorno dopo un invito sulla barca dell'uomo. Quello che sembra l'inizio di un'avventura romantica in piena regola si complica con l'omicidio di Minerva, barista di un pub che in passato aveva avuto una relazione proprio con Travis. Questi finisce per risultare il principale sospettato del delitto, ma Cassidy non crede alla sua colpevolezza e intende vederci chiaro, finendo per ritrovarsi in una situazione estremamente pericolosa...

Amore - mistero - e morte ai Caraibi

Due protagonisti belli e simpatici, una location da sogno come i palcoscenici caraibici e una love-story pronta a intersecarsi con l'anima gialla di un racconto dove, ovviamente, ci scapperà il morto. La settimana scorsa su queste stesse pagine vi avevamo parlato del mediocre I segreti di Yellowstone (2022), che non soltanto per ambientazioni è ben lontano da questa nuova produzione, battente sempre bandiera Lifetime, che ci accompagna invece su queste spiagge da sogno. Anche dal punto di vista della resa infatti Amore e morte ai Caraibi si rivela una visione assai più gradevole, con un approccio leggero in grado di sopperire alle pur evidenti lacune narrative e di relativa messa in scena.

Tutta la parte relativa all'indagine è comunque subordinata alla verve sentimentale, con la discreta alchimia tra Mike Markoff, lungo capello biondo e look selvaggio da "pirata dei sette mari", e Annika Foster, dolce e determinata al contempo. Un duo di protagonisti con i quali il principale target di riferimento potrà facilmente identificarsi nel tentativo di scoprire la verità e di sgominare la rete di corruzione che domina le logiche dell'isola, insinuandosi anche tra le fila di quelle forze dell'ordine che nascondono ben più di qualche scheletro nell'armadio.

Niente di nuovo sotto il sole dei Caraibi

La storia si muove ovviamente sui classici step prefissati e dopo il breve prologo che ci introduce di peso alla protagonista femminile, che scopriamo come una detective fin troppo ligia al lavoro, si affrontano una serie di situazioni chiave nelle quali si muovono anche un discreto numero di personaggi secondari, buoni o cattivi che siano. La caratterizzazione dei suddetti è naturalmente ridotto al minimo, in quanto pedine di uno schema relativamente semplice, dove le ambiguità vengono sin da subito messe da parte in una distinzione abbastanza netta delle varie parti in causa.

Non manca un pizzico di eros, con quella buca sabbiosa che fu quanto mai galeotta, e l'epilogo "a tarallucci e vino" che riconsegna i protagonisti all'agognato lieto fine. Ma rispetto ad altre produzioni a tema Amore e morte e Caraibi, contestualizzato al relativo filone di appartenenza e quindi poco adatto a chi è alla ricerca di sostanza e qualità, sa porsi come una visione piacevole almeno per quel pubblico che ha una certa predilezione per questo tipo di operazioni senza troppe pretese. 

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