Game Pass sarebbe insostenibile? Arriva una smentita

A quanto pare, il servizio in abbonamento non danneggerebbe i giochi first party

di Davide Tognon

La sostenibilità del modello economico di Game Pass è argomento di discussione fin da quando il servizio venne inaugurato, nel 2017. Gli altissimi investimenti sostenuti negli anni da Microsoft stanno dando i loro frutti o no? Ad oggi non è ancora pacifico se il sistema concepito da Phil Spencer sia in grado di reggersi sulle sue gambe o meno e la discussione sul punto si è riaccesa negli ultimi giorni, dopo i pesanti licenziamenti che hanno colpito i dipendenti di Microsoft e Xbox.


Game Pass è profittevole per i giochi first party

Due giorni fa abbiamo visto l'opinione di Raphael Colantonio, fondatore di Arkane, secondo cui il modello sarebbe insostenibile e danneggerebbe l'industria sempre di più. Il giornalista Christopher Dring, in contatto con fonti interne di Xbox, riporta invece informazioni di carattere opposto. Dring si è documentato circa la sostenibilità di Game Pass in relazione ai titoli first party, ossia quelli sviluppati dalle molteplici sussidiarie di Xbox Game Studios.

Dring è stato rassicurato: anche contando le perdite per le mancate vendite dei giochi e dei DLC, Game Pass resta comunque profittevole per i titoli first party. Quindi, almeno per Xbox Game Studios, Game Pass sarebbe sostenibile. Tuttavia, il discorso non si esaurisce certo qui: per completezza, bisognerebbe poter valutare l'impatto di Game Pass tenendo conto di tutti, non solo dei first party.