Ubisoft: "Gli stealth non sono ancora morti"

di Davide Ottagono

In un mondo sommerso da lungometraggi hollywoodiani e videogiochi d'azione di ogni tipo, c'é qualcuno che resiste ora e sempre all'invasore. Quel qualcuno risponde al nome di "stealth".


Sempre meno al giorno d'oggi, per andare incontro ai favori di un pubblico più vasto, la rivisitazione videoludica del guardie e ladri che tanto adoravamo da piccoli tende sempre più a scomparire. Ubisoft non la pensa così.


"Lo stealth attira tutti. Da piccoli, a chi non piaceva nascondersi e strisciare via per spaventare qualcuno?", ha detto Andréane Meunier, production manager. "Lo stealth piace alle persone, e il fatto che i film di spionaggio vadano tanto di moda lo dimostra"


"Alcuni pensano che il genere stealth sia morto, o che sia troppo difficile da giocare, ma noi non la vediamo così. Dentro di noi sentiamo che ci siano ancora le persone che vogliono giocare agli stealth. Il nostro compito, dopotutto, é solo quello di dar loro questa possibilità"


"Purtroppo, se alcuni pensano che lo stealth stia scomparendo, é solo perché quasi ogni gioco ne sta inserendo un pizzico nel proprio gameplay. Quelli non sono stealth. Ovviamente, se una meccanica funziona, tutti cercano di copiartela per trarne vantaggio. Ma noi andiamo oltre"