Sega of Japan torna all'attacco
La dirigenza Sega of Japan (che amministra le operazioni principali della compagnia) ha illustrato nuovamente i piani per il futuro della società alla stampa finanziaria, sull'onda di un ottimo momento attraversato dalle azioni del gruppo (salite di ben 20 punti percentuale dal 31 gennaio, data in cui Sega annunciò l'abbandono del Dreamcast). Secondo Tetsu Kayama, Chief Operating Officer di Sega, il marchio blu riuscirà a tornare in attivo già alla chiusura dell'anno fiscale 2001. Le previsioni ottimistiche della dirigenza Sega sono giustificate da diversi fattori, peraltro citati dallo stesso Kayama: prima di tutto, le vendite del software prodotto nell'arco di aprile-settembre hanno pienamente rispettato i dati previsti e in seconda battuta Virtua Fighter 4, l'ultima creazione di Yu Suzuki, ha superato le previsioni con una richiesta da parte del pubblico semplicemente fenomenale (sul mercato giapponese). I traguardi fissati dalla casa di Sonic entro il 2003-2004 sono piuttosto ambiziosi, visto che si parla della conquista del 15% del mercato software giapponese/americano (contro l'attuale 5%) e del 13% di quello europeo (contro l'attuale 3%). Passando alla cosiddetta "Console War", lo scontro in arrivo tra Nintendo, Microsoft e Sony, Kayama ha espresso una decisa preferenza per il concorrente più avvantaggiato, ovvero la PlayStation 2: "La maggior parte dei nostri progetti attualmente in fase di sviluppo è indirizzata alla PlayStation 2, ma offriremo giochi anche per le altre piattaforme scegliendo accuratamente in base al tipo di utenti e alle loro abitudini. Visto il ritmo di vendita acquisito dalla macchina Sony, già vicina ai 6 milioni di installato [riferiti solo al Giappone NDR] Penso proprio che sarà la PS2 a prendersi lo share più elevato alla fine della prossima guerra delle console, perlomeno qui in Giappone."


