Sega ancora in perdita

di Redazione Gamesurf
I fatti hanno immancabilmente smentito le previsioni ottimistiche del presidente Isao Okawa per Sega Enterprises, indirizzata ancora una volta e per il quarto anno consecutivo verso la "zona rossa". Le previsioni ufficiali parlano di 22 miliardi di Yen di perdite (quasi 500 miliardi di Lire) entro il marzo 2001, a chiusura dell'ennesima annata da dimenticare per la casa del porcospino blu. Responsabile di questa nuova delusione finanziaria è ancora il Dreamcast, le cui vendite a livello mondiale sono state ritenute "inadatte" dalle alte sfere Sega of Japan. Il 2001 vedrà un cambio netto nella strategia economica della compagnia, con l'ulteriore potenziamento del mercato Internet e, soprattutto, la produzione di videogiochi per piattaforme prodotte dalla concorrenza. La notizia, a dir poco clamorosa, arriva direttamente da Hideki Sato del gruppo dirigenziale di Sega of Japan (Sato diventerà Chief Operating Officer di Sega da inizio novembre). Secondo le dichiarazioni ufficiali, Sega è già in avanzata fase di trattativa con alcune "compagnie straniere" (il che lascia pensare a Microsoft) per la fornitura di software ludico. Si aprono quindi le scommesse sulla piattaforma, concorrente al Dreamcast, che vedrà l'uscita di software con marchio Sega: sarà Sony, Nintendo o Microsoft?