Rapture: zombi e fede si scontrano nell’Inghilterra del 1348
Survival horror che potrebbe portare una ventata d'aria nuova al genere morti viventi

Tra i titoli più attesi del Marché du Film di Cannes 2025 spicca Rapture, ambizioso horror storico che fonde apocalisse zombi e religione medievale. Diretto dal pluripremiato drammaturgo Jordan Tannahill, il film è ambientato in un monastero isolato dello Yorkshire durante l’epidemia di peste nera del 1348. Qui però il morbo non uccide soltanto ma trasforma le vittime in morti viventi assetati di sangue.
La trama ruota attorno a dieci monaci il cui isolamento spirituale viene sconvolto dall’arrivo di un misterioso messaggero e dal rapido diffondersi dell’infezione. Mentre la fede vacilla e la morte incombe, i religiosi dovranno affrontare un dilemma morale: aiutare gli infetti o proteggere la conoscenza sacra? Negli anni '70 il regista Amando de Ossorio aveva già tentato di proporre storie macabre di Cavalieri Templari "depravati".
La cavalcata dei resuscitati ciechi (1973)
Il cast è composto da tre giovani star internazionali: Will Poulter (Midsommar), Kit Connor (Heartstopper) e Manu Ríos (Élite), pronti a dare nuova vita e morte al genere zombi con quelle che facilmente si immagina come interpretazioni intense e drammatiche.
Prodotto da Elevation Pictures, 2AM e Brookstreet Pictures, con la cinematografia di Eli Arenson (Lamb), Rapture potrebbe porre le basi per un’estetica potente e un’atmosfera gotica travolgente. Le riprese inizieranno a fine 2025 in Ungheria. Unendo il survival horror a temi religiosi e filosofici, nel 2026 Rapture potrebbe portare una ventata d'aria (putridamente) fresca nell'inflazionato sotto-genere horror dei morti viventi.