Prisoner of War saprà stupirci con la sua AI???
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Ha attirato molta attenzione fin dal suo annuncio, Codemasters sta confermando proprio oggi ulteriori dettagli per Prisoner of War, il 'simulatore di fuga' ambientato nella Seconda Guerra Mondiale.
Previsto per l'inizio del 2002, il gioco è attualmente in sviluppo per PlayStation 2, PC e altre piattaforme o console di ultima generazione dalla Wide Games. La novità è l'evoluzione che in gioco sta subendo per quanto riguarda la AI. Il gioco infatti implementerà l'Artificial Life Engine, un motore intelligente capace di creare all'interno del gioco una forma di vita artificiale. Il motore A-life creerà i movimenti naturali di individui e gruppi di persone, ed abiliterà una simulazione di comportamento di folla che apparirà incredibilmente realistico. Questo è vitale per creare un ambiente popolato di personaggi credibili che devono eseguire i compiti quotidiani del campo di prigionia. Insomma ci sembrerà di trovarci all'interno di una sceneggiatura interattiva e non monotona o scontata.
Prisoner of War, vista la nostra esperienza ludica, assomiglia vagamente ad due titoli usciti tanti anni fa per Commodore 64 e Spectrum. Ci riferiamo a The Great Escape ed Escape from Colditz. Anche qui infatti il giocatore doveva scappare dal carcere e c'erano degli accenni di AI come il morale dei soldati e l'intelligenza artificiale delle guardie. Che i nostri sviluppatori abbiano preso spunto da questi due titoli???
Previsto per l'inizio del 2002, il gioco è attualmente in sviluppo per PlayStation 2, PC e altre piattaforme o console di ultima generazione dalla Wide Games. La novità è l'evoluzione che in gioco sta subendo per quanto riguarda la AI. Il gioco infatti implementerà l'Artificial Life Engine, un motore intelligente capace di creare all'interno del gioco una forma di vita artificiale. Il motore A-life creerà i movimenti naturali di individui e gruppi di persone, ed abiliterà una simulazione di comportamento di folla che apparirà incredibilmente realistico. Questo è vitale per creare un ambiente popolato di personaggi credibili che devono eseguire i compiti quotidiani del campo di prigionia. Insomma ci sembrerà di trovarci all'interno di una sceneggiatura interattiva e non monotona o scontata.
Prisoner of War, vista la nostra esperienza ludica, assomiglia vagamente ad due titoli usciti tanti anni fa per Commodore 64 e Spectrum. Ci riferiamo a The Great Escape ed Escape from Colditz. Anche qui infatti il giocatore doveva scappare dal carcere e c'erano degli accenni di AI come il morale dei soldati e l'intelligenza artificiale delle guardie. Che i nostri sviluppatori abbiano preso spunto da questi due titoli???