Oppenheimer - La verità sugli effetti speciali

Nolan ama il realismo e non scende a patti con il CGI, ma pretendere l'assenza di effetti speciali nel film sarebbe stato impossibile

Oppenheimer  La verità sugli effetti speciali

Già durante le riprese la presunta assenza di effetti visivi è stata usata come uno degli elementi di punta della campagna promozionale. La visione del film rende però evidente la presenza di un certo volume di effetti speciali che hanno contribuito a dare forma ai passaggi più spettacolari. L'ha chiarito il supervisore agli effetti visivi Andrew Jackson, Oscar per Tenet, che recentemente ha tenuto a sottolineare l'ampiezza della gamma di tecniche che gli effetti visivi comprendono e quali fossero le aspirazioni del regista.

"Alcune persone hanno preso l'affermazione interpretandola in senso letterale, come opera totalmente priva di effetti visivi, il che chiaramente non è vero. Va da sé che Nolan non voleva utilizzare simulazioni al computer per l'esplosione nucleare, sfruttando invece il linguaggio dell'era fotochimica". Va infatti distinta la creazione di elementi generati al computer (CGI) e la diversa tecnica di composizione degli effetti visuali.

In sostanza piuttosto che modellare i diversi elementi dell'esplosione del Trinity Test con un software, diverse vere esplosioni e altri elementi sono stati girati con diverse cineprese e ottiche, tra cui IMAX e camere ad alta velocità, sotto il coordinamento del direttore della fotografia Hoyte Van Hoytema e del supervisore degli effetti speciali Scott Fisher.

Secondo Jackson, per creare le esplosioni più grandi sono stati utilizzati 4 serbatoi di carburante da 170 litri e alcuni esplosivi sotto di essi per accendere il liquido e proiettarlo in aria. Inoltre è stata creata una biblioteca con una collezione di circa 400 elementi uniti digitalmente in fase di post-produzione: "avevamo diverso materiale che potevamo sovrapporre per realizzare qualcosa che sembrasse molto più grande”.

In totale si stima che Oppenheimer abbia un totale di 200 inquadrature con effetti visivi, che vanno dalle composizioni sopra citate alle inquadrature in cui sono stati rimossi digitalmente elementi reali dei luoghi in cui è stato girato il film.

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