Le Olimpiadi dei video game lasciano l'Arabia Saudita

Si chiude prematuramente un accordo che avrebbe dovuto durare 12 anni

di Davide Tognon

Nel 2024, il Comitato Olimpico Internazionale e quello nazionale dell'Arabia Saudita hanno stretto un accordo storico, relativo all'organizzazione degli Olympic Esports Games: il paese saudita avrebbe dovuto ospitare le olimpiadi dei video giochi per ben 12 anni, a partire dalla prima edizione nel 2025. Successivamente, la prima edizione è stata spostata al 2027, ma c'è un colpo di scena: il divorzio fra il CIO e gli arabi.


Il futuro incerto degli Olympic Esports Games

In un comunicato ufficiale, il CIO informa di aver riesaminato la questione assieme al comitato olimpico arabo e alla Esports World Cup Foundation: le parti sono giunte alla conclusione di terminare qui la loro cooperazione. Viene aggiunto che il CIO e gli arabi continueranno a perseguire le loro ambizioni nel campo degli eSport, ma seguendo vie separate: la logica conseguenza è che i giochi di Riyadh del 2027 siano cancellati (anche se ciò non viene detto esplicitamente nel comunicato).

Il CIO prosegue sostenendo di voler adottare un approccio diverso al problema, facendo tesoro dei feedback ricevuti in quest'ultimo periodo di riflessione. Per le olimpiadi dei video giochi, il Comitato adotterà quindi un modello differente di partnership: l'obiettivo è quello di poter disputare i giochi inaugurali il più presto possibile.