Nintendo vs Palworld: rigettati due brevetti

Piuttosto dubbi per l'autority giapponese

di Tommaso Alisonno

La causa legale che vede da un lato Nintendo e The Pokémon Company e dall'altro Pocketpair, team autore di Palworld, per le infrazioni di brevetti che questi ultimi avrebbero compiuto nella realizzazione del gioco, sta diventando sempre più un esempio iconico di come una software house possa "reagire eccessivamente" ad una provocazione operata da un team indie.

Facciamo un brevissimo riassunto: quando Palworld è stato presentato al grande pubblico è stato immediatamente evidente a tutti come i mostriciattoli Pal facessero il verso ai Pokémon, e questo sebbene il gioco si basasse in realtà su meccaniche di fighting, crafting e survival che niente hanno a che spartire coi giochi della casa di Mario. Nintendo non ha gradito per nulla la cosa, ma non potendo muovere causa a Pocketpair per infrazione dei diritti d'immagine [i Pal sono comunque sufficientemente discernibili dai Pokémon] si è appellata ad alcuni brevetti depositati a loro tempo e opportunamente rinnovati, aggiornati e modificati [persino dopo il lancio di Palworld] in cui vengono "tutelate" alcune meccaniche del gioco.

Per la precisione sono tre le meccaniche di cui Nintendo reclama la paternità e per cui chiede il risarcimento a Pocketpair:

  1. la meccanica del lancio di una palla per avviare un combattimento con un mostro che poi sarà catturato all'interno della stessa;
  2. la meccanica della ricerca di nemici in territori selvaggi;
  3. la meccanica di una semplice transizione in sella a uno dei propri mostri per esplorare una mappa open world.

L'Ufficio Brevetti Giapponese: 2 a 1 per Palworld

Facciamo avanti veloce fino ad oggi e fino alla nota rilasciata dall'Ufficio Brevetti Giapponese, così come la riporta Games Fray in cui si legge che due dei tre brevetti presentati da Nintendo risultano essere "piuttosto dubbi". L'Ufficio contesta insomma il fatto che tali meccaniche siano state inventate da Nintendo essendo già individuabili in altri videogiochi precedenti e siano dunque considerabili di dominio pubblico. Tra gli altri, l'Ufficio cita Monster Hunter 4ARKCraftopia [che è un altro gioco Pocketpair] e addirittura Pokémon GO. È abbastanza intuibile che l'osservazione sia riferita agli ultimi due brevetti citati, mentre quello del lancio della palla è più probabilmente un'invenzione di The Pokémon Company.

Come sempre la palla torna in mano agli avvocati: Nintendo può decidere di abbandonare quei due percorsi - e sostanzialmente perdere la causa, visto che Pocketpair ha già modificato Palworld in modo da far sparire le Sfere di Cattura - oppure proseguire con una petizione di riesame verso l'Ufficio Brevetti.

C'è anche da dire che la legislatura a proposito dei brevetti in Giappone è piuttosto peculiare: nel resto del mondo non è infatti possibile registrare una meccanica di un gioco - e questo vale tanto per i videogiochi quando per altre forme di intrattenimento ludico, come i giochi di ruolo o i giochi da tavolo: immaginatevi cosa succederebbe se qualcuno registrasse una meccanica come "tira un dado" o "pesca una carta"! È però certamente possibile registrare termini e dettagli - per esempio solo in Magic: The Gathering è possibile "TAPpare" le carte, essendo "to TAP" un verbo inventato da Richard Garfield e registrato da Wizards of the Coast: altri giochi che usano meccaniche simili la chiamano in altro modo - e in questo senso la scopiazzatura delle Pokéball può essere certamente perseguibile.

...ma è certamente il meno di tutta questa tignosa vicenda...