Nella città di Marshfield finisce il ban dei videogiochi arcade

Nella città di Marshfield finisce il ban dei videogiochi arcade
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Chi si ricorda delle vecchie sale giochi e dei coin-op? Oggi sono quasi scomparsi, ma in tanti hanno speso lì la loro adolescenza e tonnellate di monetine. Bene, per quanto possa sembrare incredibile e ai confini con la peggiore distopia, esiste una città negli Stati Uniti dove le sale giochi sono state vietate: è successo nella cittadina di Marshfield, Massachutes, dal 1982, per merito di Tom Jackson, direttore della commissione cittadina contro il vandalismo.

Sono stato un ufficiale della narcotici- dichiarò all'epoca l'uomo- ho visto cosa fanno ai ragazzi queste macchinette.

Nonostante il divieto molti cittadini non si sono piegati. I "ribelli" hanno collezionato macchine arcade nella propria cantina, organizzando tornei casalinghi. L'effetto del divieto è stato, come spesso accade nei casi di proibizionismo, che il numero di cabinati in città è aumentato.

Finalmente, dopo vari tentativi di cambiare la situzione, la legge è stata rimossa grazie all'attivista Craig Rondeau, e ora la città potrà finalmente godersi la libertà di riunirsi e gocare.