Mortal Thor: la morte del Dio del Tuono è solo l’inizio

Marvel rilancia il mito con Mortal Thor, la nuova serie firmata da Al Ewing: un Thor senza poteri né memoria, ma ancora legato al destino degli Dei

Mortal Thor: la morte del Dio del Tuono e solo l'inizio

Attenzione, spoiler in vista!

Thor non è più un dio. E non si ricorda nemmeno di esserlo stato. Con la fine di Immortal Thor, Marvel Comics dà ufficialmente inizio al suo secondo atto narrativo, proponendo una nuova ongoing in uscita a luglio 2025. Il titolo è Mortal Thor, e già il nome è una dichiarazione di poetica: Thor si risveglia sulla Terra con l'identità umana di Sigurd Jarlson, senza poteri, senza ricordi, e con il peso del mito ad addensarsi su di lui come un presagio.

Al Ewing, già autore del precedente ciclo, torna alla sceneggiatura affiancato dal disegnatore Pasqual Ferry, per raccontare il nuovo percorso di un Thor spogliato della sua natura divina. Il passaggio è stato anticipato dal venticinquesimo e ultimo numero di Immortal Thor, in cui – al culmine della battaglia contro gli dèi di Utgard – Loki compie l’impensabile: uccide suo fratello. A seguito di questo sacrificio, il Bifrost viene distrutto, cancellando dalla memoria collettiva ogni traccia di Thor e di Asgard.

Il nome Sigurd Jarlson non è una novità per i fan di lunga data. Creato da Walter Simonson negli anni '80, fu usato da Thor come identità segreta tra gli umani. Riprenderlo oggi significa non solo omaggiare il passato, ma rileggerlo in chiave esistenziale: chi è davvero un dio, senza la sua memoria?

Ed è così che, nella nuova serie, le leggende ricominciano. Ma questa volta da un uomo.

Mortal Thor: la morte del Dio del Tuono è solo l’inizio
Una delle copertine di Alex Ross. Crediti: Marvel Comics

"Thor è morto, e Sigurd Jarlson cammina sulla Terra – senza poteri, senza fama, senza memoria," ha spiegato Ewing, "eppure il destino di Asgard e Midgard dipende proprio da questo mortale, chiamato a compiere un viaggio che possa restituire la magia degli dèi al mondo."

Al Ewing è lo stesso autore che ha riscritto la mitologia di Hulk con Immortal Hulk, e ora tenta un’impresa simile con Thor. La chiave è sempre la stessa: esplorare l’identità dell’eroe attraverso il prisma della perdita e della trasformazione. Secondo la sinossi ufficiale, Mortal Thor esplorerà un mondo privo di divinità, in cui le gesta eroiche sono diventate solo leggende. Eppure, tra le strade di una città qualsiasi, un uomo si risveglia stringendo un martello che non dovrebbe esistere. È Sigurd. E la sua storia è appena cominciata.

Le prime tre copertine della serie, firmate dal maestro Alex Ross, offrono uno sguardo potente e malinconico su questo nuovo inizio. Un Thor stanco, quasi smarrito, ma ancora degno di camminare tra gli uomini.

 

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