L'intelligenza artificiale è una minaccia per i doppiatori

Quando le nuove tecnologie mettono in pericolo le professioni tradizionali

Lintelligenza artificiale è una minaccia per i doppiatori

L'intelligenza artificiale potrebbe assestare il colpo di grazia ad una professione storica del mondo dello spettacolo, come quella del doppiatore. A lanciare l'allarme è Francesco Orlando, attore di teatro e doppiatore, intervistato da Il Giorno. Il settore del doppiaggio sta attraversando una grave crisi, nella quale la pandemia ha giocato un ruolo importante, ma non è l'unico fattore: ci sono altri motivi di tensione, come un contratto nazionale di categoria che non viene rinnovato da quindici anni.

Questa situazione ha indotto gli operatori di settore (non solo gli attori, ma anche direttori di doppiaggio, assistenti, dialoghisti ecc...) a proclamare uno sciopero che va avanti da ormai tre settimane. Le prospettive future per la professione sono tutt'altro che rosee, a causa dell'intelligenza artificiale che può venire utilizzata per copiare le voci. Non c'è bisogno di specificare quanto questo fattore sia potenzialmente pericoloso per un doppiatore.

Sussiste infatti il rischio non solo che i doppiatori vengano eliminati per risparmiare sui costi di adattamento, ma anche che l'intelligenza artificiale si appropri indebitamente della voce altrui. Per queste ragioni gli operatori di settore chiedono che si agisca tempestivamente per regolamentare questo fenomeno, così che i loro diritti vengano salvaguardati.