James Ransone - Morto suicida l'attore statunitense
Noto soprattutto per il ruolo di Ziggy Sobotka nella seconda stagione di The Wire
L’attore statunitense James Ransone, noto soprattutto per il ruolo di Ziggy Sobotka nella seconda stagione di The Wire, è morto a Los Angeles all’età di 46 anni. Secondo quanto comunicato dall’ufficio del medico legale della contea, la morte è avvenuta venerdì ed è stata classificata come suicidio per impiccagione.
Traumi personali, dipendenze, logoramento emotivo
Ransone è diventato un volto riconoscibile grazie alla serie cult creata da David Simon, in cui interpretava il tormentato figlio di un portuale di Baltimora, personaggio rimasto impresso per la sua fragilità e imprevedibilità. Ha poi lavorato di nuovo con Simon in Generation Kill, dove ha vestito i panni del caporale Josh Ray Person in tutti i sette episodi della miniserie HBO.
Negli ultimi anni il pubblico lo ha ritrovato anche nel cinema mainstream, in particolare in It: Capitolo 2, dove interpretava Eddie Kaspbrak, distinguendosi all’interno di un cast che includeva Bill Hader, Jessica Chastain e James McAvoy. Alla notizia della sua scomparsa sono seguiti numerosi messaggi di cordoglio sui social. L’attore François Arnaud ha scritto: “Un attore unico, capace di ispirare e sorprendere continuamente”.
Nato a Baltimora nel 1979, Ransone aveva parlato apertamente negli ultimi anni di traumi personali e dipendenze, raccontando come la recitazione fosse per lui una forma di catarsi ma anche di profondo logoramento emotivo. La sua scomparsa lascia un vuoto in coloro che hanno apprezzato le sue capacità di dare umanità a personaggi difficili e contraddittori.