In arrivo il miliardario italiano
Nell'interessante cornice degli studi televisivi della trasmissione, è stata ufficialmente presentata alla stampa la versione italiana del videogioco di Chi Vuole Essere Miliardario?, uno dei più apprezzati quiz delle ultime stagioni televisive. Com'è facile intuire, Il nuovissimo titolo Eidos cerca di riprodurre in versione casalinga la formula del gioco reale, con la classica scalata al miliardo (questa volta virtuale ovviamente) attraverso le ormai famose quindici domande.
Il videogame è stato pensato per ricreare l'atmosfera della trasmissione, grazie all'utilizzo delle stesse musiche e alla realizzazione di uno studio virtuale identico a quello televisivo; inoltre la versione italiana sotto questo punto di vista può contare sulla piena partecipazione del presentatore televisivo Gerry Scotti, che per la realizzazione del titolo ha prestato la propria voce per condurre virtualmente il giocatore attraverso la sfida, ricordandogli quali aiuti può ancora utilizzare, a che punto è arrivato nella corsa verso il miliardo, chiedendogli se vuole confermare le sue risposte e così via; in pratica ricostruendo nei limiti del possibile ciò che fa nel programma reale.
Il gioco dovrebbe garantire al giocatore una discreta longevità, visto l'elevato numero di domande, mille circa, e soprattutto considerando l'opzione multiplayer che vedrà fino a quattro giocatori sfidarsi in due differenti modalità.
Per concludere, riportiamo che all'inevitabile domanda sul perché il videogioco abbia avuto così successo, soprattutto in Gran Bretagna, nonostante l'assenza della colonna portante della trasmissione, ovvero la possibilità di vincere una considerevole somma di denaro, Gerry Scotti ed i responsabili di Leader hanno assicurato che il pubblico ha apprezzato soprattutto la possibilità di mettersi alla prova con un quiz così conosciuto, un po' come accade guardando la trasmissione in tv e immedesimandosi nei concorrenti. Vedremo fra qualche giorno, visto che le edizioni Pc e PSX sono attese per il quindici novembre; in attesa gli interessati possono iniziare a nascondere le enciclopedie.
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