I videogiochi sono un anestetico per la violenza?

I videogiochi sono un anestetico per la violenza?

Un articolo apparso nella rivista "Social Affective and Cognitive Neuroscience" ha evidenziato che secondo alcuni studi effettuati recentemente, l'utilizzo di videogiochi violenti possono avere un impatto negativo nel provare empatia nei confronti di altri soggetti.

I partecipanti al test sono stati suddivisi in due gruppi, uno fatto di giocatori abituali (con più di 30 ore di gioco settimanale), soprattutto di sparatutto in prima persona, e un secondo composto da non giocatori. I sessanta partecipanti si sono sottoposti a diversi test e colloqui individuali e sono stati attentamente monitorati attraverso l'elettroencefalogramma, anche quando sono sottoposti a diversi stimoli visivi. Sono state mostrate diverse immagini di volti felici e tristi per registrare le espressioni facciali dei volontari.

I risultati finali hanno mostrato come il gruppo dei giocatori abituali avessero notevoli difficoltà a elaborare correttamente gli stimoli a cui erano stati sottoposti. I ricercatori hanno quindi concluso che una quantità superiore alle 30 ore settimanale di giochi violenti potrebbero avere delle importanti ripercussioni sulla psiche dei giocatori. A questo fa seguito un comunicato dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha deciso di considerare la dipendenza da videogioco come una vera e propria patologia mentale.


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