La politica interpellata dalla pediatra del Corriere della Sera, scrive una lettera a Matteo Renzi riguardo ai giochi violenti.

La politica interpellata dalla pediatra del Corriere della Sera scrive una lettera a Matteo Renzi riguardo ai giochi violenti
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Vi ricordate la pediatra che sui Blog del Corriere della Sera aveva parlato di Grand Theft Auto V e di minorenni? bene! i più attenti di voi si ricorderanno che all'interno della lettera si era invocato l'aiuto addirittura della politica, sotto il nome dell'On. Flavia Piccoli Nardelli.


L'invito sembra sia stato accolto, dato che l'Onorevole ha mandato una lettera direttamente al Presidente del Consiglio Matteo Renzi per metterlo al corrente della situazione. Qui sotto trovate il testo.


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Gentile Presidente, Le scrivo, anche a nome della Vicepresidente della VII Commissione Cultura, Scienza ed Istruzione della Camera dei Deputati, on. Flavia Piccoli Nardelli, e dei rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari presenti in Commissione, in merito al tema delicato dell'utilizzo da parte di minori di videogiochi con bollino rosso "raccomandati per un pubblico di età superiore ai 18 anni". In proposito, Le rappresento la nostra viva preoccupazione circa il rischio concreto che ragazzi, adolescenti e preadolescenti entrino in contatto e si intrattengano con questi prodotti, senza che i genitori ne siano a conoscenza. Il tema è stato da ultimo rilanciato anche da alcune trasmissioni televisive che hanno mostrato in modo chiarissimo come oggi i rivenditori di videogiochi vendano tranquillamente i prodotti riservati ad un pubblico maggiorenne (quelli con il bollino rosso) anche ad acquirenti minorenni.


Il problema affonda le sue radici nel digital divide fra genitori e figli, a causa del quale i genitori non sono a conoscenza dei contenuti violenti di alcuni di questi prodotti, pertanto non vigilano sulle tipologie di giochi utilizzati dai propri figli, che in alcuni casi possono essere del tutto inadatti all'età adolescenziale o pre-adolescenziale e possono, quindi, avere delle ricadute negative sullo sviluppo psicologico del minore.


Per questo, Le sottoponiamo l'esigenza urgente che il Governo avvii una campagna di sensibilizzazione sul tema rivolta ai genitori diretta in particolare a diffondere la consapevolezza circa la necessità che i genitori acquisiscano, anche attraverso l'utilizzo di piattaforme informatiche già presenti nel panorama europeo, informazioni sui videogiochi che i propri figli intendono utilizzare, che comprendano, oltre all'età minima di utilizzo, anche la presenza nei contenuti di scene che generano paura, linguaggio volgare, presenza di scene violente, scene di nudi o di atti sessuali, il riferimento o l'uso di droghe, scene che contengono discriminazione o che possono incoraggiarla e scene in cui si gioca d'azzardo oppure si insegna a giocare d'azzardo.


Certa della sua sensibilità sull'argomento,


Le invio i miei più cordiali saluti,


Ilaria Capua (Vicepresidente della VII Commissione)