Epic si becca una multa da mezzo miliardo

520 milioni di dollari. Questo è l'ammontare complessivo delle sanzioni che Epic Games dovrà pagare, dopo aver raggiunto un accordo con la Federal Trade Commission, l'agenzia governativa americana che si occupa della tutela dei consumatori. Nello specifico, la compagnia del Nord Carolina si è presa una multa da 275 milioni per la mancata tutela dei minori, ai quali si aggiungono altri 245 milioni che serviranno a risarcire gli utenti. La causa di tutto ciò è da ricercare nelle pratiche scorrette messe in atto nel videogame Fortnite.

Ad Epic viene contestata la violazione del Children’s Online Privacy Protection Act (COPPA). Fortnite ha raccolto i dati di minori di anni 13 senza la previa notifica ai genitori, quindi senza ottenerne il necessario consenso. Un altro aspetto critico è che le impostazioni di default del gioco consentano ai suddetti minori di accedere alle chat vocali e testuali, dove si sono verificati episodi di molestie, anche di natura sessuale.

La Commissione ha puntato il dito contro Epic anche per i dark pattern di Fortnite. Con l'espressione "dark pattern" si indicano tutti quegli espedienti inseriti apposta per peggiorare l'esperienza dell'utente; in questo caso si guarda agli acquisti indesiderati. Sotto accusa è la confusionaria interfaccia di Fortnite, che in moltissimi casi ha indotto ad acquisti involontari a seguito della semplice pressione di un pulsante, ad esempio durante una schermata di caricamento o guardando la preview di un oggetto.

I dark pattern hanno fatto sorgere problemi anche sotto il profilo della tutela dei minori, poiché fino al 2018 gli under 13 potevano acquistare V-Bucks premendo un pulsante, eludendo i controlli parentali. Epic Games ha ignorato più di un milione di richieste di rimborso e anzi, a coloro che hanno contestato il pagamento indebito ha bloccato l'account, o minacciato un ban permanente (e in diversi casi si parla di persone che hanno speso migliaia di dollari su Fortnite...).