Due miliardi di dollari in mano alla pirateria
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Secondo quanto riportato da Reuters l'industria statunitense dei videogiochi ha subito nello scorso anno un impressionante danneggiamento, pari a ben 1,9 miliardi di dollari, vittime di una dilagante pirateria.
A dare l'allarme è stata l'Interactive Digital Softwar Association, che ha comunicato l'intenzione di fare pervenire i risultati della ricerca allo United States Trade Representative, con la richiesta formale di intervenire contro quelle 50 nazioni che, secondo l'associazione, non si impegnerebbero abbastanza per fermare il diffondersi della pirateria. In base ai dati raccolti sul campo lo U.S. Trade Representative potrebbe prendere seri provvedimenti, sanzionando come nel caso dell'Ucraina (colpevole di non avere fermato la pirateria nei propri confini) proibizioni commerciali pari 75 milioni di dollari in beni.
In testa alla classifica dei paesi con il maggior numero di copie illegali in circolazione vi sono la Korea, la Cina e il Messico; va specificato tuttavia che la ricerca non tiene conto delle perdite interne agli Stati Uniti, al Canada e all'Europa Occidentale (oltre al traffico illegale attraverso la Rete).
A dare l'allarme è stata l'Interactive Digital Softwar Association, che ha comunicato l'intenzione di fare pervenire i risultati della ricerca allo United States Trade Representative, con la richiesta formale di intervenire contro quelle 50 nazioni che, secondo l'associazione, non si impegnerebbero abbastanza per fermare il diffondersi della pirateria. In base ai dati raccolti sul campo lo U.S. Trade Representative potrebbe prendere seri provvedimenti, sanzionando come nel caso dell'Ucraina (colpevole di non avere fermato la pirateria nei propri confini) proibizioni commerciali pari 75 milioni di dollari in beni.
In testa alla classifica dei paesi con il maggior numero di copie illegali in circolazione vi sono la Korea, la Cina e il Messico; va specificato tuttavia che la ricerca non tiene conto delle perdite interne agli Stati Uniti, al Canada e all'Europa Occidentale (oltre al traffico illegale attraverso la Rete).