Doctor Strange è il nuovo Stregone Supremo di Asgard, una serie regolare svela il suo destino lontano dalla Terra

Con il mese di dicembre, Doctor Strange inaugura una nuova era editoriale che segna un distacco radicale dalle sue avventure più note. Privato del titolo di Stregone Supremo della Terra, Stephen Strange trova un nuovo equilibrio ad Asgard, diventando Stregone Supremo del regno degli dèi nordici. La serie, scritta da Derek Landy e disegnata da Ivan Fiorelli, non si limita a spostare il personaggio in uno scenario diverso, ma ne rielabora identità e ruolo, collocandolo al centro di una dimensione più mitologica che urbana.

Il contesto narrativo parte da un evento drammatico: Loki ha ucciso Thor, spezzando il legame tra Midgard e Asgard e lasciando Strange senza possibilità di tornare sulla Terra. Questa condizione di isolamento diventa il punto di partenza di un lungo viaggio nei reami mitici, dove Strange incontra civiltà inesplorate e nuove figure, come la famiglia reale di Heven e un oscuro stregone elfico. Il mago non è però solo: al suo fianco appare finalmente Angela, personaggio atteso da tempo, che qui assume il ruolo di guida e alleata in un percorso che riecheggia le atmosfere della storica collana Journey Into Mystery.

Il tratto innovativo della serie non risiede soltanto nella geografia narrativa, ma anche nel potenziamento delle abilità del protagonista. Strange apprende infatti nuove arti magiche asgardiane, che gli permettono di brandire armi e incantesimi mai visti prima, rendendolo un guerriero tanto quanto uno stregone. Questa evoluzione amplia la sua gamma di possibilità e lo distingue dalle sue precedenti incarnazioni, accentuando la tensione tra il vecchio Strange legato alla Terra e il nuovo Strange immerso in una cosmologia più ampia.

Come ha dichiarato Derek Landy, “the story we’re telling is only going to get bigger, crazier, and more mind-bending”. Il nuovo corso mira a dilatare l’immaginario visivo e concettuale delle avventure di Strange, arricchito dai disegni di Fiorelli e dai colori di Dono Sánchez-Almara. Anche Alex Horley contribuisce al fascino della serie con copertine dal taglio pittorico, capaci di evocare la grande tradizione del fantasy epico.