Come dovrebbe essere strutturato un corso per creatori di videogiochi?

di Tommaso Alisonno

Quella del programmatore di videogiochi è indubbiamente una delle figure professionali più ambite da molti appassionati: non sono pochi i giovani che scelgono di seguire un corso di studi di natura tecnico/informatica con il sogno di poter, un giorno, lavorare nell'industria videoludica. Inoltre, se in passato la figura del programmatore di videogiochi era vista come un "trampolino di lancio" per poi accedere alle più alte sfere del mondo della programmazione e dell'informatica, la stabilità e le possibilità di guadagno offerte dall'industria videoludica sono rapidamente cresciute, tanto da far sì che ci siano sempre più figure autorevoli anche di "una certa età".


Per questo e per altri motivi, si è resa nel tempo necessaria la nascita di svariati corsi di formazione e specializzazione professionale destinati a tutti i coloro i quali intendono addentrarsi in questo ambito lavorativo.


A questo proposito è particolarmente interessante un test d'opinione pubblicato in questi giorni e che potete raggiungere presso questo Link: con 10 semplici domande, il test chiede all'utente pareri molto specifici a proposito di possibili corsi da proporre, nonché sulle fasce orarie, la frequenza e la durata di un simile corso.


Voi cosa ne pensate? Cos'altro introdurreste in un corso per game developer?