Call of Duty – L'FPS sul grande schermo con Taylor Sheridan
Lo sparatutto in prima persona nel film che racconterà un'avventura con echi dal capolavoro di Villeneuve
Dopo aver rischiato di perdere Taylor Sheridan, l’autore che ha ridefinito la narrazione dell’azione con Sicario e Yellowstone, la Paramount lo ha riportato in squadra per una missione ad alto rischio: scrivere la sceneggiatura del primo film tratto dallo sparatutto in prima persona Call of Duty. Alla regia ci sarà Peter Berg, esperto di tensione e realismo bellico grazie a titoli come Lone Survivor e Mile 22.
L’obiettivo dello Studio è chiaro: replicare il modello vincente di Top Gun: Maverick combinando spettacolo, emozione e autenticità tecnica. E chi meglio di Sheridan per dare spessore morale a un mondo dominato da fuoco e strategia? Lo sceneggiatore texano ha sempre raccontato la guerra come un labirinto etico, dove non esistono eroi puri né confini netti tra bene e male — la stessa ambiguità che definisce l’universo di Call of Duty.
Da Sicario a Call of Duty, un passo delicato
Il legame tra il videogioco e Sicario appare evidente: paesaggi desertici, operazioni sotto copertura e persino personaggi che condividono nomi e atteggiamenti. Non sorprende quindi che alcune missioni di Modern Warfare II riecheggino il film del 2015.
Con Sheridan alla penna e Berg dietro la cinepresa, Call of Duty promette di andare oltre l’adrenalina dei proiettili, trasformando la guerra digitale in un dramma umano dove ogni scelta può essere fatale. Paramount punta al top assoluto e con un franchise videoludico di livello altissimo come questo bisogna sperare che il colpo vada davvero a segno.