Bose e il costo extra per le feature tech più importanti

L'ipotesi quella di imporre abbonamenti per le funzioni che "non usano tutti"

di Claudio Pofi

Secondo un'intervista che Lila Snyder, amministratore delegato Bose, ha rilasciato al podcast Decoder, l'azienda statunitense sta seriamente pensando di offrire feature tech avanzate sulle proprie cuffie solo a chi fosse disposto a pagarle.

Dopo gli abbonamenti per l'ascolto musicale via streaming di qualità anche Hi-Res, l'apertura ora sembra proprio essere verso l'opportunità da parte di Bose di addebitare agli utenti un abbonamento per accedere a determinate funzionalità hardware. L'idea muove dalla riflessione secondo la quale non tutti desiderano determinate funzioni, ma che per contro potrebbero essere preziose per altri, come per esempio l'ANC, sistema di cancellazione intelligente del rumore.

Spillare altri soldi a un cliente potrebbe anche rivelarsi un'idea vincente nel caso di marchi blasonati come nel caso di BMW che (non solo) in Italia, chiede abbonamenti per attivare le funzioni dei sedili riscaldabili (25 euro al mese) e del volante riscaldabile (19 euro al mese).

Un conto però è un brand riconosciuto a cui (non) si può rinunciare e un altro avere di fronte una miriade di alternative anche di qualità tecnica equivalente o superiore che non impongono gabelle post-acquisto.