Blizzard: cancellato il Survival game in sviluppo

La notizia segue quella dei licenziamenti di Microsoft

Blizzard cancellato il Survival game in sviluppo

"Odyssey" non s'ha da fare. Ci giunge infatti notizia secondo cui il Survival Game su cui Blizzard stava lavorando dal 2017, di cui dal 2022 era noto solo il nome del progetto, ha chiuso i battenti prima ancora di essere mostrato al pubblico.

Secondo quanto riportato su Bloomberg, il portavoce di Blizzard Andrew Reynolds ha confermato che lo sviluppo di Odyssey è stato interrotto così che la società possa "focalizzarsi su progetti più promettenti per la crescita futura" e che "alcuni membri del team saranno spostati su altri progetti".

Odyssey tagliato via dai licenziamenti di Microsoft

E gli altri? La maggior parte del team di sviluppo, a quanto pare, e finito nel tritacarne del pesantissimo taglio del personale che Microsoft ha operato all'inizio del 2024 - di cui abbiamo parlato QUI - più o meno come primo atto dirigenziale dopo la travagliata acquisizione di Activision Blizzard King.

Odyssey era un progetto varato dal veterano Craig Amai, inizialmente prototipato in Unreal Engine ma il cui motore grafico è stato uno delle principali pietre d'incampo allo sviluppo. L'idea era infatti quella di realizzare mondi in cui potessero aggirarsi fino a 100 giocatori contemporaneamente, ma tale limite era irraggiungibile dall'engine di Epic Games. Si era dunque passati allo sviluppo di una versione speciale di Synapse, un motore che Blizzard ha realizzato a suo tempo per i titoli Mobile, ma le cose in questo senso stavano andando per le lunghe.

"Per difficile che sia prendere simili decisioni - spiega Reynolds - sperimentazione e rischi sono parte della storia e del processo creativo di Blizzard. Le idee si riversano su altri giochi e in certi casi diventano giochi a sé stanti. Iniziare qualcosa di completamente nuovo è tra le cose più difficili da fare nel gaming, e siamo immensamente grati a tutte le talentuose persone che hanno supportato il progetto." Belle parole, Andrew, ma il gioco non è più.